Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
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Franco953
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Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più

Messaggio da Franco953 »

omissis
Ultima modifica di Franco953 il gio 1 ott 2015, 9:39, modificato 1 volta in totale.
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Franco953
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Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più

Messaggio da Franco953 »

Care profamu, elenaele e silvy
come dicevo nel mio precedente post, se riuscite a non prendere gli antidepressivi, è tanto di guadagnato

Gli antidepressivi, per farvi passare l'ansia non fanno altro che annullare o quantomeno modificare le vostre sensazioni le vostre emozioni ,i rapporti con gli altri. Quando li prendevo mi sembrava di vivere sotto una campana di vetro piena di nebbia dove, psicologicamente gli altri li vedevo e non li vedevo ma soprattutto quando parlavano, le loro parole, i loro ragionamenti arrivavano alle mie orecchie ma non al mio cervello.
In pratica vivevo in un mondo mio, isolato dagli altri.

E' una sensazione veramente terribile ve lo posso assicurare. Per non parlare del periodo in cui si decide dii uscire dalla pseudo-dipendenza. La chiamo pseudo-dipendenza perchè molto difficilmente uno psicologo o uno psichiatra è disposto ad affermare che gli antidepressivi danno dipendenza. Se lo chiedete vi diranno che sono tutte fantasie. Ma io, che ho vissuto direttamente sulla mia pelle questa esperienza, posso assicurarvi che c'è la dipendenza e ci si accorge, in particolare, quando si decide di uscire dal "giro vizioso"

Non voglio affermare che gli antidepressivi sono dei farmaci negativi e da evitare ma , a mio avviso, devo essere utilizzati in modica quantità e nei casi veramente necessari. In presenza di stati di panico acuti, di depressione che può portare a mettere in pericolo la propria vita.
Non mi sembra che la vostra depressione sia giunta a tale livelli.

L'antidepressivo comunque non cura il panico, la paura e la depressione ma può solo aiutare a gestirle. A questo punto però preferisco utilizzare i tanti prodotti presenti in erboristeria

Tralascio il discorso psicologo, psichiatra perchè sarebbe lungo e complesso. Riconosco che , nel momento in cui siamo consapevoli di non avere la forza psicologica necessaria per risolvere il nostro problema è bene farsi aiutare.

La domande, comunque , è sempre : "come uscire dalla depressione ?"

Io, forse lo sapete, non sono un medico e neppure uno specialista per cui i miei consigli si fondano semplicemente sull'esperienza personale.

Vi siete mai chieste perchè il suggerimento principale è quello di fare dello sport ?. Semplicemente perchè se siete concentrate nel fare qualcosa che impegna sia la mente che il corpo, non avete il tempo di pensare a ciò che è all'origine della depressione, E nel nostro/vostro caso l'origine è la morte di un proprio caro.
Allora, non è detto che si debba fare solo e comunque sport per impegnare la mente. Si può leggere, fare i mestieri, giocare con i bambini, Impegnarsi, in attività che ci portano via determinanti pensieri dalla mente

Ciò che ad esempio mi aiutò, a suo tempo, fu la scoperta e la passione della fotografia. La fotografia mi caricò e mi impegnò per fare prove, esperimenti, sviluppo delle foto ecc, Ma potrebbe essere anche il volontariato, un nuovo lavoro, l'impegno nella scuola dove vanno i nostri figli, una nuova storia d'amore ( scherzo naturalmente e comunque vale per chi non è sposata o fidanzata) Bisogna trovare quindi qualcosa che attiri il nostro interesse e che faccia nascere in noi il desiderio di impegnarci fattivamente in una attività per la quale ci sentiamo coinvolti.

Allora qual'è il punto cruciale della depressione ? Il punto cruciale siete voi e la vostra mente. dovete cercare qualcosa che faccia scattare nel vostro cervello la voglia, il desiderio di uscire dalla depressione. Ripeto, le parole dello psicologo, degli amici , dei famigliari sono belle, i farmaci in alcuni casi sono utili, le erbe altrettanto ma tutto dipende solo ed unicamente dalla vostra decisione di lasciarvi il passato alle spalle e iniziare qualcosa di nuovo.

Ma non è un processo che nasce dall'oggi al domani. Deve maturare attraverso, nel vostro caso, l'accettazione della morte del vostro caro. Riconoscere e "digerire" (scusate se sono franco) che è morto e che questa morte non ha alcun legame con la vostra conoscenza, che la morte non è stata determinata, anche inconsciamente, da un vostro comportamento o da una vostre decisione sbagliata

Provate , bisogna però essere convinti e "volerne uscire"

Un abbraccio
Franco
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delena
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Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più

Messaggio da delena »

Ragazze datevi tempo.... Un grande e affettuoso abbraccio <3
elenaele
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Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più

Messaggio da elenaele »

Franco sei stato gentilissimo e veramente sentirsi dire ste cose fa bene.
La sensazione di alienazione l'ho provata, in quel caso erano le cervicali tremendamente infiammate, mi spiegò la fisioterapista che potevano dare effetti così (testa per aria, pesante, le persone viste da una patina di nebbia e le parole distanti) e, che dio me ne scampi, non voglio più stare così!!
Se mi dici che l'antidepressivo dà simili effetti non voglio saperne.

Ci sono state delle parole dello psicologo che mi hanno però un po' aiutata "la componente ansiosa di solito fa parte della persona, se lei è così è la sua natura" era come se mi dicesse che non ero "pazza" ma fatta così e quindi potevo tenerla a bada; cosa diversa la depressione, quella invece era il motivo della "pillolina", non era l'ansia il vero problema ma il binomio delle 2 a essere un eventuale problema.
Dormo senza problemi, mangio (devo anche tenermi..) e sono relativamente normale, ho qualche crisi dovuta al ricordo e cose che parlano di lui (vivo nella casa che mi ha regalato dove vissi coi miei, sto a fianco di mia madre dove loro si trasferirono e lui nacque/morì, il cortile comune ha ospitato i miei nonni, lui fin da bimbo, tutto, TUTTO parla di lui, anche il gatto, che di nome fa Lionel ma soprannominato "il gatto del nonno" che mi fa venire il groppo quando mi viene in braccio a coccolarsi..) ma mi aggrappo anche al fatto che al 50% sono parte di lui (anche di più perchè fisicamente e caratterialmente sono simile) quindi, in un qualche modo, se vivo io, lui vive con me (idem i nipoti, parte sua).

Io non mi definisco depressa..ansiosa si molto ma più che altro triste e tanto, tantissimo legata al passato che non c'è più.. sono nata che lui c'era e ho vissuto sempre a fianco (anche da sposata, 3 metri a fianco da me di casa), odio il fatto che non possa vedere i suoi adorati nipoti..
Tutti parlano di tempo e cavolo, io vorrei tutto e subito...
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Franco953
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Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più

Messaggio da Franco953 »

Cara elenaele
tutti noi vorremmo tutto e subito, ma non è possibile.
E' necessario che il tempo maturi determinate situazioni per darci la possibilità di uscire dal nostro "lutto"
Con il tempo diverrà meno forte la mancanza e nascerà una dolce e intensa nostalgia.
Purtroppo l'ansia e la tristezza fanno parte della depressione per cui a volte sottovalutiamo il problema
Naturalmente la tua situazione mi sembra decisamente controllabile per cui continua , se lo ritieni opportuno, a farti aiutare dallo psicologo
In realtà dobbiamo seguire la strada che riteniamo più giusta e adeguata alla nostra personalità
E poi , non so ci credi, ma tuo padre è ancora lì vicino a te e ci resterà per aiutarti
Un "puffetto" a Lionel
Se hai bisogno scrivi
Un abbraccio
Franco
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Raffaellasvotto.rs
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Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più

Messaggio da Raffaellasvotto.rs »

Ciao a tutti, ho perso mio padre sabato scorso e ancora non riesco a crederci. Se ne è andato per un colangiocarcinoma praticamente in dieci giorni e io ancora mi aspetto di svegliarmi e scoprire che ho solo fatto un brutto sogno. No n so è come se non provassi quello.che dovrei
sehela
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Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più

Messaggio da sehela »

Cara elenaele,

capisco bene la tua situazione, a marzo di tre anni fa ho perso mio padre di tumore ai polmoni.
Abbiamo scoperto troppo tardi il male e in meno di sei mesi era andato.
Non ho mai pianto davanti a lui o a qualcuno, perché il dolore era troppo anche solo per riuscire a parlarne.
Ho passato un intero anno senza nemmeno mai nominare mio padre, era come se mi aspettassi che da un giorno all'altro sarebbe tornato, come se fosse in un viaggio di lavoro.
Avevo vent'anni e quindi sono più giovane e ho meno esperienze nella vita di te ma spero di poterti essere un pochino utile.
Ho deciso di lavorare e di impegnare il mio tempo come potevo, perché non agire e non mettersi in moto è peggio.
Alla fine mi sono decisa di iniziare l'università, anche perché non avevo i mezzi economici prima e ora sto realizzando il mio sogno e quello di mio padre.
Ho finito il primo anno e sono fiera di me stessa e so che anche lui lo sarebbe di me.
Ora parlo spesso di lui, della sua generosità e forza interiore.
Conosci un sogno di tuo padre? Il realizzarlo ti farebbe sentire più vicina a lui, questa è stata la mai soluzione.
Non rimanere in casa con la paura, non ti fa bene, i pensieri cupi arrivano quando sei sola.
Pensa a ciò che di bello hai nella vita, alla tua famiglia e tuo figlio, devi essere forte per loro e per te stessa.
So che c'è la paura ora di essere malata ma con la paura costante del male non si vive, si perde solo tempo prezioso che potevi usare per portare tuoi figlio al parco o semplicemente giocare con lui in casa.
Fai i controlli necessari per sentirti sicura ma non esserne ossessionata, finisci che ti ammali per lo stress.
Ricordo che io ero così stressata che non mangiavo, mi cadevano tanti capelli e la mia pelle era molto rovinata.
Non farlo, pensa che se tuo padre non voleva che piangessi è perché ti amava e vederti soffrire non era l'ultima immagine che voleva avere di te.
Devi farcela e puoi farcela.
Non ho mai usato antidepressivi, gocce per dormire o altri medicinali. Bevi delle tisane rilassanti, passa la sera in compagnia di chi ami, fatti delle risate e piangi quando senti di dover piangere. E' normale che soffri, non è sbagliato, non sei debole e nemmeno patetica nel farlo...sei umana e gli esseri umani piangono per il dolore. Non sforzarti di non piangere, fallo con chi sai che ti asciugherà ogni lacrima e vedrai che pian piano andrà meglio.

Un abbraccio grande e in bocca al lupo per tutto.
elenaele
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Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più

Messaggio da elenaele »

Sehela ho pianto a leggerti, non so ma qualcosa mi avvicina a te e alla tua storia, leggere anche che il tempo ha fatto il suo dovere mi rassicura un po'.
Mio padre i sogni li aveva per noi, che noi vivessimo degnamente e così è, lui adorava trovarsi al bar con gli amici e badare a casa sua e mia, mettere a posto il monte, si godeva la sua pensione girando qualche week end con mia madre e tenere i nipoti, giocare con loro... che uomo meraviglioso non conosceranno mai...
Lui non era di grandi parole, non era melenso, il dottore oncologo che lo seguiva lo definì "un uomo tutto d'un pezzo, di quelli di una volta che la famiglia era sacra e andava protetta".
Sapete cosa mi fece stare male? Ne ho parlato solo questa settimana con mia madre perchè non volevo turbarla.
Lui come ho detto sopra era di poche parole e pensavo che, vista la malattia mortale, volesse lasciarmi detto qualcosa, un gesto, qualsiasi cosa e invece se n'è andato solo dicendo che non piangessi. Sono arrivata a dubitare del suo amore per me e mi lacerava...se n'era andato e non potevo sapere la verità.. Mi sono fatta forza e l'ho chiesto a mia madre e mi ha raccontato che nemmeno a lei, compagna di una vita, ha lasciato detto nulla, un gesto, non voleva parlare della malattia. Lui era così prima e nemmeno la malattia lo cambiò. In compenso fece di TUTTO per lasciarci senza problemi, fece sistemare delle cose a mia madre per la casa, terreni e altro e si assicurò che tutto per noi fosse più facile per quando lui non ci fosse stato più.
Ecco, questo è stato il suo modo per dirci che ci amava e che voleva solo il nostro bene.

La mia situazione attuale è che al mattino sono sola (non lavoro, non posso nemmeno cercarlo perchè non saprei come gestire i bambini) e al pomeriggio ho a casa i bimbi, mio marito lavora distante e parte presto e torna per le 18.30. Mi hanno detto di buttarmi sullo sport (io adoro il nuoto) così potrei scaricare i nervi e aiutare il mio nuovo regime alimentare per calare di peso.
Voi avete provato a fare sport? Avete trovato giovamento?

Comunque grazie di cuore a tutti, veramente
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Franco953
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Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più

Messaggio da Franco953 »

Brava Sehela!
ottimi consigli

Franco
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profmanu
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Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più

Messaggio da profmanu »

un abbraccio a tutti.
Elena, io un lavoro ce l'ho e, se ti può consolare, non è un modo per "distrarsi". Sono tornata a scuola (insegno) dopo i canonici tre giorni. Non mi è stato di aiuto nell'immediato e non lo è ora.
Nell'immediato non è stato consolatorio avere chi i guardava con occhi compassionevoli, non è stato facile avere a che fare con gente che mi trattava come un oggetto di cristallo avvolto nella plastica con le bolle e nemmeno è stato facile avere a che fare con chi, fregandosene dello sforzo, mi ha sottoposto a domande più o meno inopportune perchè, così. mi dava l'idea (secondo lui/lei) di essere interessato a come stessi. Come facevano sbagliavano. Non erano loro ero, e purtroppo ancora sono, io.
Il lavoro non è stato un aiuto neanche di per sè. Mi ha ulteriormente caricato di pensieri e tutte le responsabilità correlate mi hanno letteralmente sfinito. Non ero e non sono ancora in grado di occuparmi di me stessa, figuriamoci degli alunni o di tutto il carosello che gira intorno alla macchina, sempre molto bistrattata, del mondo scolastico. Lavorare è necessario, ma tutta la violenza che faccio su me stessa non mi sta aiutando. E' un ulteriore motivo di stress ed io avrei bisogno di calma.... Di nuovo non è il lavoro,sono io, ma tant'è
quanto allo sport su me non funziona. Per motivi di salute (ho qualche problemino alla schiena) vado in piscina. Fa bene al corpo, non allo spirito ...
Ultima modifica di profmanu il dom 4 ott 2015, 10:24, modificato 2 volte in totale.
 


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