Cosa succederà adesso?

[Antigone]

Salve. È già qualche settimana che vi leggo, alla ricerca di qualche informazione per mio padre. Ora ho bisogno di aiuto. Spero possiate rispondermi. Ve la faccio breve, risparmiandovi il racconto di un iter che purtroppo tutti voi conoscete già troppo bene. Mio padre (69 anni) ha avuto una diagnosi di cancro al seno piriforme con metastasi ai linfonodi. La chemioterapia non è servita a niente, la radioterapia non era possibile per l'ulcerazione del linfonodo, così oggi hanno tentato l'ultima carta: lo svuotamento laterocervicale. L'intervento è stato lungo e complesso con un'emorragia che per poco non è stata fatale. Il chirurgo è riuscito a salvarlo ma ci ha detto che ormai le metastasi sono molto diffuse e che l'intervento ha avuto come obiettivo fondamentale quello di alleviare le sue sofferenze e cercare di fargli vivere al meglio gli ultimi mesi che gli restano. Ora, è proprio questo che vorrei chiedervi. Cosa succederà? Il dottore ci ha fatto capire che appena papà starà meglio lo dimetterà, ma a quel punto cosa dobbiamo aspettarci? Non faranno più nessuna cura, presumo, ma solo la terapia del dolore? E lui come vivrà in queste settimane che gli restano? Soffrirà, manterrà la sua autonomia e lucidità, riuscirà ad avere una vita "normale" o non potrà alzarsi dal letto? Lo so che forse non avete risposte alle mie domande, ma sono molto in ansia per ciò che lo aspetta e che dovremo affrontare. Ho paura di quello che verrà d'ora in avanti.

[Franco953]

Mi spiace veramente per tuo padre e ti esprimo la mia solidarietà sincera.
Cosa accadrà, caro Antigone, d'ora in poi nessuno lo sa e , probabilmente neppure i medici.
Dipende da un gran numero di fattori tra i quali l'estensione del tumore, gli organi che sono stati colpiti e la gravità della situazione complessiva.
Mio padre , una volta dimesso perchè ormai la medicina ufficiale, non aveva più nulla da dire, è stato ricoverato in un hospice dove è stato seguito da medici e infermieri fino alla fine dei suoi giorni
Non ha sofferto fisicamente grazie alla terapia del dolore .
E' importante comunque l'aspetto psicologico. Papà sapeva che doveva morire e l'impegno di tutta la famiglia è stato quello di stargli vicino facendogli sentire il nostro amore
Spero tanto che per tuo padre ci siano altre prospettive, altre soluzioni.
Un abbraccio

Franco

[Antigone]

Ciao Franco. Grazie per la tua risposta.
Io spero che papà possa tornare a casa. So che sarà difficile ma vorrei stesse con noi. Con mia mamma e mia sorella abbiamo deciso di non dirgli della sentenza dei medici ma cercare di fargli credere che l " intervento gli ha tolto il male. Forse sbagliamo? Forse lui capirà ugualmente? Ho tanta paura! E dire che non siamo mai andati d'accordo e fino a poche settimane prima di scoprire la sua malattia, mi ero ripromessa di non aver più nulla a che fare con lui. Poi questa diagnosi ci ha travolti e io ho scoperto di amarlo tanto. Quanto vorrei continuare ad odiarlo se questo volesse dire cancellare tutto il suo dolore!

[Franco953]

Cara Antigone ti capisco.
Condivido la scelta di non dire nulla a papà. Sarebbe inutile e, a mio avvivo, controproducente. Lo farebbe agitare inutilmente
Lui capirà ugualmente ? Penso di si e , come fece mio padre, probabilmente lo accetterà perchè, perlomeno , vorrà dire "non soffrire più"
Forza! Dovete cercare di aiutarvi a vicenda in famiglia perchè sarà un periodo terribile che dovrete affrontare tutti uniti.
Antigone, di fronte alla morte non ci sono rancori, asti ecc. C'è soltanto tanta pietà e tanta comprensione
Se hai bisogno sono qui

Franco

[Antigone]

Grazie di cuore! Mi sento così persa. Spero che i medici ci diano qualche indicazione su cosa sia meglio. Ora sto andando in ospedale per vedere se l'hanno risvegliato dalla sedazione. Un abbraccio.