Mi hai fatto commuovere, quando penso a Mia Madre anche dopo quasi 4 anni dalla sua perdita mi sento morire; io dopo ancora dopo quasi 4 anni mi sento sprofondare quando mi rivengono in mente certi ricordi, le Nostre Madri vegliano su di Noi (e non lo dico da credente sono ateo), cercate di sentirle più vicine a Voi e vi sentirete meglio; quando mi succede qualche bella cosa ogni tanto mi piace pensare che sia Mia Mamma che ha fatto qualcosa per me; prima o poi, presto o tardi, io mi ricongiungeró a Mia Madre, una Donna, un'anima Vera, una persona che ho amato e stó sempre amando cosí tanto.Luna86 ha scritto: ↑mar 3 gen 2023, 20:16 EDMONDO DE AMICIS, Cuore (Milano, Treves 1886).
Amico, tu non vedrai mai più tua madre su questa terra. Questa è la tremenda verità. Io non mi reco a vederti, perché il tuo è uno di quei dolori solenni e santi che bisogna soffrire e vincere da sé soli. Comprendi ciò che voglio dire con queste parole: – Bisogna vincere il dolore? – Vincere quello che il dolore ha di meno santo, di meno purificatore; quello che, invece di migliorare l'anima, la indebolisce e l'abbassa. Ma l'altra parte del dolore, la parte nobile, quella che ingrandisce e innalza l'anima, quella deve rimanere con te, non lasciarti più mai.
Quaggiù nulla si sostituisce a una buona madre. Nei dolori, nelle consolazioni che la vita può darti ancora, tu non la dimenticherai mai più. Ma tu devi ricordarla, amarla, rattristarti della sua morte in un modo degno di lei. O amico, ascoltami. La morte non esiste, non è nulla. Non si può nemmeno comprendere. La vita è vita, e segue la legge della vita: il progresso. Tu avevi ieri una madre in terra: oggi hai un angelo altrove. Tutto ciò che è bene sopravvive, cresciuto di potenza, alla vita terrena. Quindi anche l'amore di tua madre. Essa t'ama ora più che mai.
E tu sei responsabile delle tue azioni a Lei più di prima. Dipende da te, dalle opere tue d'incontrarla, di rivederla in un'altra esistenza. Tu devi dunque, per amore e riverenza a tua madre, diventar migliore e darle gioia di te. Tu dovrai d'ora innanzi, ad ogni atto tuo, dire a te stesso: – Lo approverebbe mia madre? – La sua trasformazione ha messo per te nel mondo un angelo custode al quale devi riferire ogni cosa tua. Sii forte e buono; resisti al dolore disperato e volgare; abbi la tranquillità dei grandi patimenti nelle grandi anime: è ciò che essa vuole.
Grazie Mamma per quello che mi hai fatto diventare, e grazie di avermi aiutato a crescere ad affrontare questa vita dura.
Ti amo da morire Mamma, mi manchi da svenire