14 giorni dopo di te

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
Solidea
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da Solidea »

Per il tuo conoscente la vita di suo padre aveva comunque un valore immenso, anche se arrivata ad un'età ragguardevole.
L'età conta sempre molto relativamente.
L'amore per una nostro caro non si manifesta solo negli ultimi istanti della sua vita ma è una costante presenza in tutti gli anni passati insieme
Mimetta
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da Mimetta »

mi spiace Solidea, non sono minimamente d'accordo, e mi spiace scriverlo, ma i distinguo vanno fatti.
l'età non conta sempre relativamente, l'età conta.

innanzitutto la morte di un genitore è una cosa cui siamo preparati dalla nascita: è giusto che un genitore muoia prima di un figlio, le madri muoiono ancora mettendo al mondo un figlio, e ci sono quelle che non si curano per salvaguardare la vita del figlio.

non è giusto che un genitore muoia giovane, e non è giusto che soffra benché in tarda età.
la sofferenza andrebbe evitata a tutti, perché è la sofferenza delle persone che amiamo che fa male, più della morte stessa.
quando soffri veramente, la morte sembra una panacea preferibile a qualunque ulteriore buco, o infiltrazione, o chemio, o operazione..

mio marito 2 gg prima di andarsene mi diceva: questa non è vita.. e purtroppo aveva ragione. io che scrutavo il suo corpo e vedevo ogni piccolo livido, bozzo, neo, gonfiore, smagrimento repentino, buco che non si rimarginava, e buchi che perdevano sangue a dismisura.
gli ultimi due giorni lo trovavo in un lago di sangue al petto, che lo spurgo non teneva più e la notte lo allagava. poi lo ripulivano e per un pò teneva. questa non è vita, per nessuno a nessuna età e con qualunque rapporto di parentela.

ciò detto, ognuno ha il proprio dolore da piangere. il proprio dolore è il più importante per ognuno di noi e va attraversato con le lacrime e la sofferenza che la grave perdita richiede.
il mio conoscente mi ha telefonato qualche gg dopo, smarrito e quasi vergognandosi del suo dolore per un padre che ha vissuto serenamente fino a 101 anni. alla fine l'ho consolato io.
girina69
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da girina69 »

Solidea ha scritto: mar 10 set 2019, 3:10 Per il tuo conoscente la vita di suo padre aveva comunque un valore immenso, anche se arrivata ad un'età ragguardevole.
L'età conta sempre molto relativamente.




Solidea non si può proprio leggere quello che hai scritto. Paragonare la sofferenza di una ragazza di 32 anni al dolore per la morte di un ultracentenario..... Non commenterò ulteriormente per rispetto al momento terribile che sta vivendo Luca. Scusami Mimetta se mi sono intromessa nel tuo post.
Solidea
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da Solidea »

Io invece mi chiedo perché si debbano guardare le cose necessariamente dal vostro punto di vista.
Il dolore è dolore e ognuno lo vive a modo suo. Quando viene a mancare una persona cara questa può avere anche 100 o 200 anni che il dolore sarà comunque molto forte. In questo forum ci sono tante persone che hanno perso i loro genitori o i loro cari, che non erano più giovani: perché non andate a fare le pulci anche a loro? Non hanno il diritto di soffrire? O ce l'avete soltanto voi?
Girina, piantala di scrivere quello che si può o non si può leggere: non è la prima volta che lo fai.
Non sei nessuno, ma proprio nessuno, per fare distinguo sul dolore. O, se proprio vuoi farlo, usa altri termini. Grazie.
L'amore per una nostro caro non si manifesta solo negli ultimi istanti della sua vita ma è una costante presenza in tutti gli anni passati insieme
Solidea
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da Solidea »

Mimetta ha scritto: mar 10 set 2019, 11:39 mi spiace Solidea, non sono minimamente d'accordo, e mi spiace scriverlo, ma i distinguo vanno fatti.
l'età non conta sempre relativamente, l'età conta.

innanzitutto la morte di un genitore è una cosa cui siamo preparati dalla nascita: è giusto che un genitore muoia prima di un figlio, le madri muoiono ancora mettendo al mondo un figlio, e ci sono quelle che non si curano per salvaguardare la vita del figlio.

non è giusto che un genitore muoia giovane, e non è giusto che soffra benché in tarda età.
la sofferenza andrebbe evitata a tutti, perché è la sofferenza delle persone che amiamo che fa male, più della morte stessa.
quando soffri veramente, la morte sembra una panacea preferibile a qualunque ulteriore buco, o infiltrazione, o chemio, o operazione..

mio marito 2 gg prima di andarsene mi diceva: questa non è vita.. e purtroppo aveva ragione. io che scrutavo il suo corpo e vedevo ogni piccolo livido, bozzo, neo, gonfiore, smagrimento repentino, buco che non si rimarginava, e buchi che perdevano sangue a dismisura.
gli ultimi due giorni lo trovavo in un lago di sangue al petto, che lo spurgo non teneva più e la notte lo allagava. poi lo ripulivano e per un pò teneva. questa non è vita, per nessuno a nessuna età e con qualunque rapporto di parentela.

ciò detto, ognuno ha il proprio dolore da piangere. il proprio dolore è il più importante per ognuno di noi e va attraversato con le lacrime e la sofferenza che la grave perdita richiede.
il mio conoscente mi ha telefonato qualche gg dopo, smarrito e quasi vergognandosi del suo dolore per un padre che ha vissuto serenamente fino a 101 anni. alla fine l'ho consolato io.
Il tuo conoscente non avrebbe dovuto sentirsi in colpa per il suo dolore: era suo padre.
Tu ti sei dispiaciuta per il suo, tanto da non dormirci la notte? Non credo. Perché non era un tuo caro. Sarebbe stata la stessa cosa anche se di anni ne avesse avuti la metà. Cerchiamo di non essere ipocriti.
Tu dici che siamo preparati alla morte dei nostri genitori. Addirittura dalla nascita. Ma che ne sai... vallo a dire agli altri utenti del forum. Nessuno è preparato alla morte di una persona cara, nessuno. Non lo eri tu, non lo sono gli altri. A prescindere dall'età e da tutto. Si va avanti, esattamente come cerchi di fare tu. Magari gli altri non lo dicono, né lo scrivono. Ma soffrono ugualmente.
Il cancro accomuna tutti, vecchi e giovani. Quando vedi una persona cara consumata dal cancro non ti importa che abbia venti o cent'anni. Ciò che importa è che quella persona, fisicamente, per te non ci sarà mai più. E vederne la sofferenza è qualcosa che ti logora, e ti distrugge.
Non ci sono gare col cancro. Non è una gara a chi soffre più o di meno.
Il dolore è semplicemente dolore.
L'amore per una nostro caro non si manifesta solo negli ultimi istanti della sua vita ma è una costante presenza in tutti gli anni passati insieme
BettaViky
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da BettaViky »

Solidea concordo pienamente con te...anche io ho la mia mamma,62 anni con ben 2 cancro addosso,e giuro,darei la mia vita x salvare la sua!!!!la sofferenza e il dolore non hanno età!certo,sentire di ragazzi/e giovani dispiace,ma anche vedere una mamma o un papà consumarsi,doloranti e chi più ne ha più ne metta fa stare tanto male....io non posso immaginare la mia vita senza di lei...è stata da sempre il mio faro nella notte....e scusatemi,ma la morte non si accetta a nessuna età....
Ewa
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da Ewa »

Ciao Mimetta , io sono assolutamente d'accordo con te. I tuoi post mi emozionano e mi commuovono . Anche io ho perso la mia meta' a soli 50 anni . Mi rivedo molto in tutto quello che scrivi . L'età ha un suo peso , e nel caso di mio marito scomparso a soli 50 anni il dolore è immenso . Per girina : il senso di ingiustizia e la rabbia che ci accompagnano quando si perde l'amore della propria vita in età cosi prematura è indescrivibile . Solo tra di noi possiamo capirci.
Per Solidea : secondo me i termini li devi moderare tu , non è la prima volta che rispondi in maniera cosi aggressiva e sgradevole . Dovessi avere più rispetto del dolore altrui . Vogliamoci bene , la vita è troppo breve per sprecarla in discussioni inutili.
Non c'è vita dove c'è dolore
Non c'è strada se non passi tu
Se ti porti l'aria che respiro non respiro più
Solidea
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da Solidea »

Ewa, ma tu non dovevi lasciare il forum? Dopo tanti proclami sei ancora qui a rompere le scatole.
Lascia perdere il vogliamoci bene, cerca di essere meno ipocrita e soprattutto più obiettiva: sei tu la prima a polemizzare perché vorresti che tutti rispettassero il tuo dolore quando tu sei la prima a non rispettare quello altrui.
L'amore per una nostro caro non si manifesta solo negli ultimi istanti della sua vita ma è una costante presenza in tutti gli anni passati insieme
girina69
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da girina69 »

Solidea ha scritto: mar 10 set 2019, 12:32 Io invece mi chiedo perché si debbano guardare le cose necessariamente dal vostro punto di vista.
Il dolore è dolore e ognuno lo vive a modo suo. Quando viene a mancare una persona cara questa può avere anche 100 o 200 anni che il dolore sarà comunque molto forte. In questo forum ci sono tante persone che hanno perso i loro genitori o i loro cari, che non erano più giovani: perché non andate a fare le pulci anche a loro? Non hanno il diritto di soffrire? O ce l'avete soltanto voi?
Girina, piantala di scrivere quello che si può o non si può leggere: non è la prima volta che lo fai.
Non sei nessuno, ma proprio nessuno, per fare distinguo sul dolore. O, se proprio vuoi farlo, usa altri termini. Grazie.


Io non sono nessuno ma sono un ' utente del forum esattamente come te , libera di esprimere la mia opinione. Le pulci le tolgo già ai miei cani quindi non ho bisogno di farle a nessuno. Mi sa che hai visto troppe puntate di Highlander all ' epoca. Piaceva anche a me ma purtroppo come scriveva Tiziano Terzani nessuno ci può guarire dalla malattia più terribile dell' umanità ossia la mortalità. Ciao B
BettaViky
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Re: 14 giorni dopo di te

Messaggio da BettaViky »

Ragazze io credo che ora si stia un po’ esagerando....qui non siamo al mercato,ma in un luogo dove c’è gente che soffre sia direttamente (malato)che indirettamente (familiare)....quello che dice solidea è giusto,il dolore x una persona cara ce a prescindere dall età di essa....sicuramente voi avete perso la vostra metà,ci sono passata prima di voi,anzi lo ha fatto mia madre che all era di 39 anni si è vista morire il marito di soli 35 anni davanti!io di conseguenza ho perso un padre a soli 9 anni e la mia sorellina ne aveva solo 3....ma tt questo x dirvi che comunque la vita va avanti anche x rispetto a loro che avrebbero pagato oro x un anno in più o x essere sani!quindi basta polemiche!non esiste un dolore più forte dell altro!pensate che x alcune di voi la vostra metà ha lasciato anche dei figli,e credetemi,il dolore x la perdita di un genitore è fortissimo e sono certa che non accetterebbero di vedere L altro genitore ancora in vita che preferirebbe morire!
 


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