7 mesi senza te

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
Franco zhu
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Messaggio da Franco zhu »

Io ho fatto un album con tutte le foto di mio papà

Con mio figlio... Non sono tante però almeno c'è qualcosa di cui lui da grande potrà vedere...

Quello che fa male è anche che foto dopo

Foto si vede che mio figlio cresce mentre papà cambia diventa sempre più stanco ma il sorriso rimane sempre lo stesso.. Solo un po' più malinconico perché penso che se ne rendeva conto che le forze non erano più come quelle di prima..

france74
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Messaggio da france74 »

Anche io sto raggruppando le foto di mio figlio insieme al mio papà, putroppo non sono moltissime rispetto a quello che avrei voluto.

Appena papà se ne è andato tutti mi hanno incitato ad andare avanti per i miei bambini, ad essere forte per loro. Pensare a loro, ovvio che loro sono il mio pensiero principale. Ma allo stesso tempo se penso a loro penso al tempo che non potranno mai trascorrere con il nonno e ne soffro tantissimo. E' doloroso quando mio figlio mi dice che suo nonno è in cielo, chissà se si rende davvero conto che il nonno non lo rivedrà mai piu'.

Vi abbraccio tanto

Francesca

Francesca
doct69
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Messaggio da doct69 »

ciao ragazze non so voi ma a me pare di aver perso la fede. Infatti provo una fortissima rabbia. Domenica ho provato andare a messa con mia figlia e mio marito e ad un certo punto ho in iniziato a piangere a fontana con un senso di oppressione al petto, tipo attacco di panico, e così mi sono resa ancora più conto che non sono pronta a tornare in chiesa ma soprattutto in quella chiesa del mio paese dove da quando mio papà ha iniziato a fare indagini sul suo stato di salute fino a quando ci ha lasciato, quindi più di un anno, ogni mattina sono andata davanti alla statua di padre Pio a pregare e ad accendere un cerino. Sono partita a dicembre 2013 chiedendo di aiutare mio papà che non si trattasse di un tumore ma bensì di una pleurite atipica, a chiedere che il tumore fosse guaribile e poi man mano che passavano i mesi le mie richieste si ridimensionavano sempre di più fino a che l'ultimo mese pregavo e gli chiedevo di portarselo via il prima possibile senza farlo soffrire ancor di più. Io sono davvero molto delusa non riesco proprio a essere vicino alla fede e questo mi dispiace perché forse troverei conforto e invece niente... come posso fare ? qualcuno di voi ha avuto queste mie stesse sensazioni ? grazie

rori
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Messaggio da rori »

Non ero molto credente prima della malattia di papà, ma sicuramente non lo sono adesso! L'unica cosa che sento per ora è il vuoto, la nostalgia e pessimismo. Neanche del funerale di papà ho un buon ricordo, non mi è piaciuto il sermone del parroco, quello che ha detto.. Comunque probabilmente sono io che per ora rifiuto di avere un conforto, che voglio rimanere arrabbiata e triste.

rori
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Messaggio da rori »

Però sinceramente il pensiero che papà abbia sofferto tanto qua , abbia patito qui il suo purgatorio per godere del paradiso ( era questo il discorso del prete) mi sembra stupido e semplicistico! E soprattutto non è una consolazione.. Insomma non sei la sola ad essere delusa ;)

doct69
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Messaggio da doct69 »

hai perfettamente ragione approvo completamente ciò che dici

risha
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Messaggio da risha »

Io parlo da credente ovviamente e penso che ogni male che esiste sulla terra è attribuibbile esclusivamente al genere umano e non a Dio e purtroppo lui non puo guarire tutti non è il nostro servo che qualsiasi cosa gli chiediamo per forza ce la deve concedere, non funziona così. Io l'ho pregato tanto, mio padre è morto lo stesso ma non per questo ho incolpato Dio. Io conosco gente che ha pure bestemmiato e poi al momento del bisogno chiedeva aiuto a lui, ma scherziamo? Avrei tante cose da dire ma ci vorrebbe una vita, spero solo che un giorno ritroviate la vostra fede.

france74
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Messaggio da france74 »

buongiorno ragazze. Non sono mai stata molto religiosa ma ammiro chi ha fede. Solo la fede credo possa dare conforto quando una persona cara viene a mancare. Appena scoperta la malattia di papà ho pensato che se Dio esiste deve essere davvero crudele. A mio padre il tumore è stato diagnosticato lo scorso 8 novembre. Io ero incinta di 8 mesi e tutta la famiglia si stava preparando con gioia alla nascita della mia bimba. E' stata una doccia fredda per tutti. Non solo papà era malato ma era già nella fase terminale, i medici ci dicevano che gli restavano pochissimi mesi di vita. Mi sono chiesta perche', perche' in quel momento, perche' quel tumore e perche' in fase terminale. Perche' Dio ha voluto punirci in questo modo?? So che sono le domande che tutte voi vi sarete chieste. Papà se ne è andato il 9 dicembre scorso, dopo solo un mese dalla diagnosi. Non abbiamo nemmeno avuto il tempo di realizzare cosa stava succedendo e lui se ne è andato. Ci dicono meglio così, meglio che abbia sofferto un solo mese. Non lo so, so solo che avrei voluto avere mio padre accanto quando la bimba è nata, che lo vorrei vedere giocare con mio figlio che lo adorava. Niente sembra avere piu' senso, la vita non ha più senso, capisco le persone che alla domanda "come stai"? rispondono "si va avanti". nemmeno la nascita della bimba mi ha dato una consolazione per quello che era successo, anzi ha accentuato l'assenza di papà, del nonno fantastico che era.

Doct69, chiedi come si fa a ritrovare la fede dopo quello che è successo. Ci vorrà tempo, e di fede ce ne vorrà tanta. Forse solo la fede ti darà il conforto della vita eterna dell'anima del tuo papà. Io spero solo che sia un arrivederci e che un giorno rincontrerò il mio papà perche' mi manca da morire.

Francesca
Erika76
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Iscritto il: mar 9 lug 2013, 23:45

Messaggio da Erika76 »

France, io non credo che sia Dio a fare di noi e di chi amiamo dei bersagli per freccette. Credo semplicemente che il nostro corpo non sia perfetto, che sia un meccanismo complesso, tanto più è complesso quanto più si presenta fragile e a rischio di malattia. C'è chi vive un'intera vita senza un solo acciacco, chi invece si ammala da bambino. Non esiste una logica divina nel colpire l'uno o l'altro. Se è vero che Dio ci ama come un padre non ci vorrebbe veder soffrire e tutti noi vivremmo in eterno. Penso piuttosto che negli ultimi anni, le malattie, e nella fattispecie il cancro, colpiscano prima e con più violenza, complici l'alimentazione, lo smog, la vita che facciamo, il fumo e chi più ne ha più ne metta. Non vado in chiesa la domenica, più che pregare ho invocato Dio spesso affinché mi aiutasse. Solo una volta, il 9 luglio scorso ho pregato Dio che anziché aiutare me a sopportare la sofferenza di Dani, aiutasse lui. Il giorno dopo Dani è volato via, sereno, dopo un'agonia di pochi minuti. Ecco, in questo sì vedo il volere di Dio. Ci ammaliamo perché siamo fatti di carne, ossa, cellule e nessuno ci hai mai garantito di essere eterni o una durata media che potesse soddisfarci. Ma forse Dio aiuta lenendo le sofferenze, sottraendo chi amiamo da un'agonia che potrebbe durare anni e anche, scusa il riferimento personale, dandoti un bambino quasi come a volerti compensare di una perdita tanto dolorosa.

Si tratta della mia visione della vita e non l'ho scelta lucidamente per stare meglio e farmene una ragione, lo credo da sempre. E quello che accade ora nella mia vita, la serenità che torna, il cuore che torna ad aprirsi, anche questo lo interpreto come una forma di ricompensa per il tanto dolore provato. Sai, se chiudi il cuore, se lasci che la rabbia abbia il sopravvento e se incolpi Dio o il destino, potresti non cogliere quei piccoli segnali che possono trasformare il dolore, anche se lentamente, in serenità e vita.

Erika

risha
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Iscritto il: sab 16 feb 2013, 1:51

Messaggio da risha »

Erika sono perfettamente d'accordo con quello che scrivi, oggi la causa di tutti i mali purtroppo è l'uomo stesso che sta rovinando tutto, ci stanno e ci stiamo avvelenando...basti pensare alla terra dei fuochi...anche in questo caso sarebbe colpa di Dio? Non penso proprio!!! A france74 volevo dire che io mi sono trovata esattamente nella tua stessa situazione, all ottavo mese scopro la malattia del mio papà e quando mio figlio ha compiuto il terzo mese lui se ne è andato. Ho vissuto l ultimo periodo della gravidanza piangendo, ho dovuto smettere pure di allattare mio figlio, non mi sono goduta come meritavo la vita da mamma e tanto altro che non sto qui a scrivere. Tuttavia come ho già scritto, di tutto questo non incolpo Dio anzi lo ringrazio perché mio padre è andato via sereno consapevole di raggiungere l altro mondo....

 


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