adenocarcinoma pancreas fase IV, met linfonodali e polmonari
Re: adenocarcinoma pancreas fase IV, met linfonodali e polmonari
Maratra, questa è una guerra e la cosa più sbagliata che puoi fare è proprio deporre le armi! !! Accertati prima di cosa sta succedendo e cerca una via d'uscita. Forza. Combatti
Re: adenocarcinoma pancreas fase IV, met linfonodali e polmonari
Ciao amica Leonmari,
Non ho detto di voler deporre le armi ma che sembra arrivato il momento.
A casa non siamo in grado di gestire i dolori ,anche se ci appoggiamo alla Vidas ,e
siamo costretti con grandissimo dolore a ricoverare mio papà in Hospice ,sperando che ne possa uscire.
Questo è un altro passaggio che distrugge l'anima e spero solo il meglio per lui perché vederlo soffrire così tanto non ha senso.
Non ho detto di voler deporre le armi ma che sembra arrivato il momento.
A casa non siamo in grado di gestire i dolori ,anche se ci appoggiamo alla Vidas ,e
siamo costretti con grandissimo dolore a ricoverare mio papà in Hospice ,sperando che ne possa uscire.
Questo è un altro passaggio che distrugge l'anima e spero solo il meglio per lui perché vederlo soffrire così tanto non ha senso.
Re: adenocarcinoma pancreas fase IV, met linfonodali e polmonari
Maratra, come ti capisco! Questa malattia è' un vero calvario, sia per i pazienti che per tutti noi. E posso anche comprendere in pieno la stanchezza fisica e mentale di tuo papà che non ha più voglia di combattere. Però se c'è ancora qualcosa da fare, qualsiasi cosa -ovviamente nel rispetto della sua dignità - fatela! Magari riuscite ancora a ritagliarvi qualche momento di serenità insieme.
Io anche in questi giorni sono triste. Mio papà ha finito i suoi sei mesi di folfirinox ma è ridotto ad uno straccio. Senza energia e stanco, tanto stanco. Spero si riprenda un po' anche perché la prox settimana lo aspetta la tac di rivalutazione e poi sapremo come procedere, forse. Ieri sera mio fratello ci ha dato la bella notizia che diventerà papà ma lui non è mica riuscito a gioirne più di tanto. spero almeno lo possa conoscere e magari godere un pochino.
Quanto a te leomari continua così, hai forza e grinta più di tutti noi messi assieme!
Io anche in questi giorni sono triste. Mio papà ha finito i suoi sei mesi di folfirinox ma è ridotto ad uno straccio. Senza energia e stanco, tanto stanco. Spero si riprenda un po' anche perché la prox settimana lo aspetta la tac di rivalutazione e poi sapremo come procedere, forse. Ieri sera mio fratello ci ha dato la bella notizia che diventerà papà ma lui non è mica riuscito a gioirne più di tanto. spero almeno lo possa conoscere e magari godere un pochino.
Quanto a te leomari continua così, hai forza e grinta più di tutti noi messi assieme!
Re: adenocarcinoma pancreas fase IV, met linfonodali e polmonari
Grazie Stefi73
Faremo tutto quello che è in nostro potere,
nel rispetto della sua vita e della sua dignità.
Vedrai che tuo papà starà un po' meglio,adesso che ha finito la chemio.
Se riesci senti con l'oncologo se può prendere vitamine o integratori per aiutarlo a trovare un po' di forze.
Sono contenta x tuo fratello ,un bambino è sempre una gioia ,un regalo della vita e porta una forza che viene dalle stelle,u na nuova linfa x tutta la tua famiglia,anche per tuo papà.
Ti abbraccio
Faremo tutto quello che è in nostro potere,
nel rispetto della sua vita e della sua dignità.
Vedrai che tuo papà starà un po' meglio,adesso che ha finito la chemio.
Se riesci senti con l'oncologo se può prendere vitamine o integratori per aiutarlo a trovare un po' di forze.
Sono contenta x tuo fratello ,un bambino è sempre una gioia ,un regalo della vita e porta una forza che viene dalle stelle,u na nuova linfa x tutta la tua famiglia,anche per tuo papà.
Ti abbraccio
Re: adenocarcinoma pancreas fase IV, met linfonodali e polmonari
Ciao amici miei!
Avevo detto che non avrei più scritto, ma volevo sapere come stavate e ho letto i vostri commenti. Mi spiace che la morte di papà abbia colpito così duramente anche voi. Quel che mi sento di dirvi è che ogni caso è a se stante. Con papà ci avevamo sperato tanto e - solo ora che è tornata la lucidità - mi domando come nelle ultime ore potessimo pensare di poterlo ancora curare. È stato però giusto così: finché c'era anche una sola speranza ce l'aveva. Ed è quella speranza che mi ha permesso di sorridere sempre davanti a lui e condurre una vita pseudonormale in quegli 8 mesi.
È un tumore brutto e difficile, certo, ma non invincibile. C'è chi riesce ad andare avanti e chi potrà accedere a cure sempre più nuove.
Noi siamo più sereni. Paradossalmente le ultime settimane di papà sono state decisamente più angoscianti di quelle che sono seguite alla sua scomparsa, non solo per lui, ma anche per noi. In questo mese ci siamo rimessi in piedi, abbiamo cercato di ributtarci nella vita. Il tributo che gli hanno riservato amici, collaboratori, dipendenti, etc... è stato commovente e in quella chiesa non riuscivano ad entrare più persone. Sarà, ma anche questo mi ha dato serenità e mi ha permesso di ricominciare la mia vita.
Tutto sembra essere tornato come prima: il lavoro, i miei impegni, gli amici, ma quando torno a casa la sera lui non c'è. Non torna più dal lavoro. Lui non c'è quando vorrei porgli un quesito professionale o condividere con lui una qualche news letta sul giornale o appresa da qualche parte. Ecco questo è il lutto vero. Non è la disperazione o il dolore senza fine che precede la scomparsa e segue le ore subito successive. È il vuoto. Quel senso di assoluto. "Mai più". Il non potergli parlare "mai più". Un vero senso di smarrimento, perché sembra irreale, incredibile e assurdo.
Capita sempre agli altri - si pensa - mai a noi. È invece succede anche a noi. Succede perché siamo come tutti gli altri e siamo vulnerabili come tutti gli altri.
Mia sorella di 23 anni si è più o meno rasserenata. Mia mamma di 56 è una donna forte, ma mai si sarebbe aspettata di rimanere vedova così giovane e per lei non è proprio facile. Tre anni fa lei e mio padre si erano comprati una casetta in montagna e l'avevano arredata nei minimi dettagli e con gusto, sognando di invecchiare passando i weekend li. Avevano finito di sistemarla un mese prima che papà scoprisse il suo male. Le beffe del destino.
Quel che però voglio ripetervi è non mollare. Mai. E il pensiero va proprio a Leonmari, leonessa che ha dato la carica a me, mia sorella, mia madre e mio padre durante i più tremendi 8 mesi della nostra vita.
Non lasciatevi andare e non abbandonare le speranze. Non fatelo anche per mio papà, che ha sempre amato la vita e avrebbe dato qualsiasi cosa per poter passare altro tempo con sua moglie e i suoi figli. Per poter vedere il mio matrimonio e accompagnare all'altare Elisa. Fatelo per i tanti che non ce l'hanno fatta, perché è anche grazie al loro sacrificio che la ricerca fa qualche passo in avanti. Lottate. Lottate. Perché la vita è meravigliosa e bisogna lottare per essa, anche quando si è sani. Papà non può più farlo, ma voi sì.
Un abbraccio.
Marco
Avevo detto che non avrei più scritto, ma volevo sapere come stavate e ho letto i vostri commenti. Mi spiace che la morte di papà abbia colpito così duramente anche voi. Quel che mi sento di dirvi è che ogni caso è a se stante. Con papà ci avevamo sperato tanto e - solo ora che è tornata la lucidità - mi domando come nelle ultime ore potessimo pensare di poterlo ancora curare. È stato però giusto così: finché c'era anche una sola speranza ce l'aveva. Ed è quella speranza che mi ha permesso di sorridere sempre davanti a lui e condurre una vita pseudonormale in quegli 8 mesi.
È un tumore brutto e difficile, certo, ma non invincibile. C'è chi riesce ad andare avanti e chi potrà accedere a cure sempre più nuove.
Noi siamo più sereni. Paradossalmente le ultime settimane di papà sono state decisamente più angoscianti di quelle che sono seguite alla sua scomparsa, non solo per lui, ma anche per noi. In questo mese ci siamo rimessi in piedi, abbiamo cercato di ributtarci nella vita. Il tributo che gli hanno riservato amici, collaboratori, dipendenti, etc... è stato commovente e in quella chiesa non riuscivano ad entrare più persone. Sarà, ma anche questo mi ha dato serenità e mi ha permesso di ricominciare la mia vita.
Tutto sembra essere tornato come prima: il lavoro, i miei impegni, gli amici, ma quando torno a casa la sera lui non c'è. Non torna più dal lavoro. Lui non c'è quando vorrei porgli un quesito professionale o condividere con lui una qualche news letta sul giornale o appresa da qualche parte. Ecco questo è il lutto vero. Non è la disperazione o il dolore senza fine che precede la scomparsa e segue le ore subito successive. È il vuoto. Quel senso di assoluto. "Mai più". Il non potergli parlare "mai più". Un vero senso di smarrimento, perché sembra irreale, incredibile e assurdo.
Capita sempre agli altri - si pensa - mai a noi. È invece succede anche a noi. Succede perché siamo come tutti gli altri e siamo vulnerabili come tutti gli altri.
Mia sorella di 23 anni si è più o meno rasserenata. Mia mamma di 56 è una donna forte, ma mai si sarebbe aspettata di rimanere vedova così giovane e per lei non è proprio facile. Tre anni fa lei e mio padre si erano comprati una casetta in montagna e l'avevano arredata nei minimi dettagli e con gusto, sognando di invecchiare passando i weekend li. Avevano finito di sistemarla un mese prima che papà scoprisse il suo male. Le beffe del destino.
Quel che però voglio ripetervi è non mollare. Mai. E il pensiero va proprio a Leonmari, leonessa che ha dato la carica a me, mia sorella, mia madre e mio padre durante i più tremendi 8 mesi della nostra vita.
Non lasciatevi andare e non abbandonare le speranze. Non fatelo anche per mio papà, che ha sempre amato la vita e avrebbe dato qualsiasi cosa per poter passare altro tempo con sua moglie e i suoi figli. Per poter vedere il mio matrimonio e accompagnare all'altare Elisa. Fatelo per i tanti che non ce l'hanno fatta, perché è anche grazie al loro sacrificio che la ricerca fa qualche passo in avanti. Lottate. Lottate. Perché la vita è meravigliosa e bisogna lottare per essa, anche quando si è sani. Papà non può più farlo, ma voi sì.
Un abbraccio.
Marco
Re: adenocarcinoma pancreas fase IV, met linfonodali e polmonari
Ciao Marco. Non sai quanto mi sei mancato! Questo forum non è più lo stesso da quando tuo papà se ne è andato. Il tuo lutto è diventato quello di tutti noi. ..forse perché tu ci credevi davvero e davi speranza a tutti. Per quanto mi riguarda devo dire che sono molto stanca e il fatto di non poter smettere la chemio mi ha buttata parecchio giù. Ormai il mio fisico stenta a riprendersi tra una somministrazione e l'altra. Mi rimangono un giorno o due di pseudo benessere e mi chiedo che senso ha vivere in questo modo. È un sacrificio che si fa volentieri se si vede la fine della terapia ma in questo caso non si vede la fine e non essendoci una terapia di mantenimento bisogna continuare così, una volta a settimana.
Vedrai che il tempo ti porterà a pensare a tuo papà con una dolce nostalgia e con meno dolore.
Ti abbraccio forte
Vedrai che il tempo ti porterà a pensare a tuo papà con una dolce nostalgia e con meno dolore.
Ti abbraccio forte
Re: adenocarcinoma pancreas fase IV, met linfonodali e polmonari
Ciao Markuz,
Non sai quanto mi fa piacere che tu abbia scritto.
Non abbiamo scritto per giorni... la morte di tuo papà mi ha scosso come se fossi un mio amico e ti conoscessi da una vita.
Non c'erano parole ,solo silenzio e rispetto per il dolore di chi affronta questa malattia in famiglia. Poi le parole sono tornate ,come le tue parole adesso ed è tornata la speranza...grazie per aver scritto,per aver condiviso anche il dopo e per averlo fatto con parole di conforto e di fiducia.
Grazie davvero
Non sai quanto mi fa piacere che tu abbia scritto.
Non abbiamo scritto per giorni... la morte di tuo papà mi ha scosso come se fossi un mio amico e ti conoscessi da una vita.
Non c'erano parole ,solo silenzio e rispetto per il dolore di chi affronta questa malattia in famiglia. Poi le parole sono tornate ,come le tue parole adesso ed è tornata la speranza...grazie per aver scritto,per aver condiviso anche il dopo e per averlo fatto con parole di conforto e di fiducia.
Grazie davvero
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Re: adenocarcinoma pancreas fase IV, met linfonodali e polmonari
Ciao a tutti,
Sono sempre sintonizzata su questo forum e gioisco dei vostri successi e mi rattristo per le vostre (nostre) sconfitte.
Mio padre ha fatto una nuova tac di controllo ed al momento non si evidenzia ripresa della malattia. Siamo a sei mesi dall'operazione, ancora troppo poco per gioire ma abbastanza per sperare.
Tutto sommato lui sta bene anche se è ancora molto magro e debole.
Lunedì inizia quinto mese di chemio.
Un abbraccio a tutti voi.
Margot
Sono sempre sintonizzata su questo forum e gioisco dei vostri successi e mi rattristo per le vostre (nostre) sconfitte.
Mio padre ha fatto una nuova tac di controllo ed al momento non si evidenzia ripresa della malattia. Siamo a sei mesi dall'operazione, ancora troppo poco per gioire ma abbastanza per sperare.
Tutto sommato lui sta bene anche se è ancora molto magro e debole.
Lunedì inizia quinto mese di chemio.
Un abbraccio a tutti voi.
Margot
Re: adenocarcinoma pancreas fase IV, met linfonodali e polmonari
Markuz che gioia sentirti! Davvero la tua assenza si è sentita e tanto. Sono contenta di sapere che seppur lentamente e con fatica state recuperando un po' di serenità'...ve la meritate davvero. Quanto al vuoto, beh con quello credo che ci si debba convivere sempre. Certo il tempo vi aiuterà ma all'assenza non ci si abitua mai.
Per quel che mi riguarda siamo sempre in ballo e mai tranquilli. Domani facciamo ricoverare papà perché dall'ultima chemio non si è più ripreso, è' proprio a terra. Gli faranno tutti gli esami per capire se dipenda dall'emoglobina che è scesa tanto o se c'è altro. Certo è proprio una pena vedere una persona che fino a sei mesi fa era ancora professionalmente sulla cresta dell'onda fare fatica persino a camminare. Speriamo! Il tuo post comunque è sempre una boccata di aria fresca. Ti abbraccio forte forte
Per quel che mi riguarda siamo sempre in ballo e mai tranquilli. Domani facciamo ricoverare papà perché dall'ultima chemio non si è più ripreso, è' proprio a terra. Gli faranno tutti gli esami per capire se dipenda dall'emoglobina che è scesa tanto o se c'è altro. Certo è proprio una pena vedere una persona che fino a sei mesi fa era ancora professionalmente sulla cresta dell'onda fare fatica persino a camminare. Speriamo! Il tuo post comunque è sempre una boccata di aria fresca. Ti abbraccio forte forte
Re: adenocarcinoma pancreas fase IV, met linfonodali e polmonari
Markuz che gioia sentirti! Davvero la tua assenza si è sentita e tanto. Sono contenta di sapere che seppur lentamente e con fatica state recuperando un po' di serenità'...ve la meritate davvero. Quanto al vuoto, beh con quello credo che ci si debba convivere sempre. Certo il tempo vi aiuterà ma all'assenza non ci si abitua mai.
Per quel che mi riguarda siamo sempre in ballo e mai tranquilli. Domani facciamo ricoverare papà perché dall'ultima chemio non si è più ripreso, è' proprio a terra. Gli faranno tutti gli esami per capire se dipenda dall'emoglobina che è scesa tanto o se c'è altro. Certo è proprio una pena vedere una persona che fino a sei mesi fa era ancora professionalmente sulla cresta dell'onda fare fatica persino a camminare. Speriamo! Il tuo post comunque è sempre una boccata di aria fresca. Ti abbraccio forte forte
Per quel che mi riguarda siamo sempre in ballo e mai tranquilli. Domani facciamo ricoverare papà perché dall'ultima chemio non si è più ripreso, è' proprio a terra. Gli faranno tutti gli esami per capire se dipenda dall'emoglobina che è scesa tanto o se c'è altro. Certo è proprio una pena vedere una persona che fino a sei mesi fa era ancora professionalmente sulla cresta dell'onda fare fatica persino a camminare. Speriamo! Il tuo post comunque è sempre una boccata di aria fresca. Ti abbraccio forte forte
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