BIOPSIA PRONTA
Ciao Eli.
È da un mesetto che non venivo più sul forum, e faccio fatica a trovare i tuoi vecchi messaggi, mi affido solo alla lettura di questo post e alle informazioni che vi trovo, e mi scuso se scriverò cose fuori luogo quindi.
Adenocarcinoma di quale organo, del polmone intendi? Con metastasi ossee? Le metastasi ossee in genere sono dolorose e quindi la chemio o la radio potrebbero aiutarlo in questo senso.
Ma quello che volevo dirti è che, a mio avviso, a volte tirare i remi in barca, scegliere di «non lottare» nel senso che scrivi tu è un atto molto coraggioso; magari tuo padre cambierà idea nei prossimi giorni, riguardo alla chemio; magari no. Non sono mai stata malata di cancro, non so cosa farò quando mi capiterà, che scelta farò; ma mi dico che a volte sono più gli effetti secondari delle cure (nausee, stanchezza, ecc) che non gli effetti benefici. Non si può sapere finché non si prova, i corpi sono uno diverso dall'altro, ma a volte ci sono dei dati oggettivi, che variano secondo il medicamento. Tuo padre ha anche il diritto di scegliere di non curarsi, può essere terribile da accettare per i parenti, ma è così; a volte i malati accettano molto più certe dinamiche e prospettive, rispetto a noi parenti/amici/vicini. Magari è solo spaventato, e domani avrà cambiato idea, non si sa. Ma non ricattarlo emotivamente. Sta già vivendo qualcosa di abbastanza difficile. (Io ho perso, perché malati di tumore, due persone a me vicine che erano mio papà e il mio compagno; entrambi avevano scelto di provare con le chemio; ma le ultime chemio fatte a mio papà erano assolutamente senza senso, e mi sembrava di vedere un uccellino che sbatte sbatte le ali per cercare di uscire dalla finestra, e non vuole vedere il vetro, o non riesce a vederlo. Ma era il mio punto di vista. Ci vogliono un amore e un rispetto incredibili, e non è semplice.)
Un bacione. Pao
È da un mesetto che non venivo più sul forum, e faccio fatica a trovare i tuoi vecchi messaggi, mi affido solo alla lettura di questo post e alle informazioni che vi trovo, e mi scuso se scriverò cose fuori luogo quindi.
Adenocarcinoma di quale organo, del polmone intendi? Con metastasi ossee? Le metastasi ossee in genere sono dolorose e quindi la chemio o la radio potrebbero aiutarlo in questo senso.
Ma quello che volevo dirti è che, a mio avviso, a volte tirare i remi in barca, scegliere di «non lottare» nel senso che scrivi tu è un atto molto coraggioso; magari tuo padre cambierà idea nei prossimi giorni, riguardo alla chemio; magari no. Non sono mai stata malata di cancro, non so cosa farò quando mi capiterà, che scelta farò; ma mi dico che a volte sono più gli effetti secondari delle cure (nausee, stanchezza, ecc) che non gli effetti benefici. Non si può sapere finché non si prova, i corpi sono uno diverso dall'altro, ma a volte ci sono dei dati oggettivi, che variano secondo il medicamento. Tuo padre ha anche il diritto di scegliere di non curarsi, può essere terribile da accettare per i parenti, ma è così; a volte i malati accettano molto più certe dinamiche e prospettive, rispetto a noi parenti/amici/vicini. Magari è solo spaventato, e domani avrà cambiato idea, non si sa. Ma non ricattarlo emotivamente. Sta già vivendo qualcosa di abbastanza difficile. (Io ho perso, perché malati di tumore, due persone a me vicine che erano mio papà e il mio compagno; entrambi avevano scelto di provare con le chemio; ma le ultime chemio fatte a mio papà erano assolutamente senza senso, e mi sembrava di vedere un uccellino che sbatte sbatte le ali per cercare di uscire dalla finestra, e non vuole vedere il vetro, o non riesce a vederlo. Ma era il mio punto di vista. Ci vogliono un amore e un rispetto incredibili, e non è semplice.)
Un bacione. Pao
CIao Paolo e Paola...mio padre ha 66 anni.Lo so che magari avrò sbagliato ma trovo sia ingiusto non provare a lottare,le cure comunque aiutano e non dobbiamo pensare agli effetti collaterali.Mio padre ha un carattere molto forte ma penso che la sua sia intanto una chiusura mentale riguardo al problema.Credimi lui è una persona molto combattiva nella vita ma ha bisogno di capire che non si può lasciare allo sbaraglio una bestia del genere(adenocarcinoma polmonare con metastasi ossee).io proverò in tutti i modi di convincerlo perchè lo faccio solo per il suo bene.Grazie Paola capisco quello che vuoi dire ma senza cure...non si può contrastare
Io ti dico che se tornassi indietro, non farei fare nessuna chemio a mio padre....premetto che a lui o meglio a mio fratello, l'oncologo disse che gli restavano circa 6-8 mesi quindi quando comunque sai che devi morire, perchè aggiungere altra sofferenza.... mio padre con la chemio stava malissimo e con la radio ancora peggio, e i dolori li aveva lo stesso. Questa ovviamente è la mia esperienza e il mio parere. Cerca di parlare con tuo padre, ma non forzarlo se lui non se la sente. Un abbraccio a te e al tuo papi.
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- Membro
- Messaggi: 1177
- Iscritto il: lun 18 ott 2010, 16:08
Ciao Ely 47,
io ti posso riportare la mia esperienza.
Mio papà ha due tumori primitivi : prostata con metastasi ossee, colon con metastasi polmone.
Anche a noi (e a lui) hanno detto che è CURABILE ma NON GUARIBILE.
Significa che faranno delle cure per un buona qualità di vita fino a quando si potrà.
Ha effettuato la radioterapia a novembre per il rafforzo delle ossa.
Consapevoli del fatto che non guarisce ma prolunga un buon livello di tenuta della struttura, mio papà si è sottoposto alla cura.
La radioterapia alle ossa non ha portato problemi di dolore o effetti collaterali.
Ora siamo seguiti con tac trimestrali.
Si chiama follow up.
Nel momento in cui il tumore polmonare dovesse dare fastidio, o si dovessero formare nuove metastasi invasive si procederà con una chemio.
Eli ... secondo me la cosa essenziale è parlarsi chiaramente con l'oncologo.
Il nostro parla di qualità di vita. Se le cure possono migliorarla è bene seguirle, se la chemio deve trascinare ... lascia la libera scelta al papà.
Non mi sembra comunque il vostro caso ....
Se papà è confuso o rifiuta le cure, forse è il caso di farlo parlare nuovamente con l'oncologo.
Forza Ely !! Mi raccomando
io ti posso riportare la mia esperienza.
Mio papà ha due tumori primitivi : prostata con metastasi ossee, colon con metastasi polmone.
Anche a noi (e a lui) hanno detto che è CURABILE ma NON GUARIBILE.
Significa che faranno delle cure per un buona qualità di vita fino a quando si potrà.
Ha effettuato la radioterapia a novembre per il rafforzo delle ossa.
Consapevoli del fatto che non guarisce ma prolunga un buon livello di tenuta della struttura, mio papà si è sottoposto alla cura.
La radioterapia alle ossa non ha portato problemi di dolore o effetti collaterali.
Ora siamo seguiti con tac trimestrali.
Si chiama follow up.
Nel momento in cui il tumore polmonare dovesse dare fastidio, o si dovessero formare nuove metastasi invasive si procederà con una chemio.
Eli ... secondo me la cosa essenziale è parlarsi chiaramente con l'oncologo.
Il nostro parla di qualità di vita. Se le cure possono migliorarla è bene seguirle, se la chemio deve trascinare ... lascia la libera scelta al papà.
Non mi sembra comunque il vostro caso ....
Se papà è confuso o rifiuta le cure, forse è il caso di farlo parlare nuovamente con l'oncologo.
Forza Ely !! Mi raccomando