carcinosi peritoneale da carcinoma endometriale confinato al corpo dell'utero

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r.delcoco
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carcinosi peritoneale da carcinoma endometriale confinato al corpo dell'utero

Messaggio da r.delcoco »

Molto difficile da capire la correlazione logica fra i due.
Così però ce l'hanno proposta: tutto sarebbe partito dal K uterino confinato al corpo dell'utero.
Quello che sappiamo è che non esisteva la carcinosi peritoneale a settembre 2017, c'era solo quella dell'utero, e abbiamo i risultati della PET. E' comparso ad aprile 2018 un quadro apocalittico di carcinosi peritoneale, e persino con lesione al polmone e ai surreni.
Premetto che mia mamma ha 80 anni, ed è stata sottoposta da ottobre 2017 a gennaio 2018 con un ciclo da protocollo terapico, a radioterapia esterna e interna, questo doveva portarla alla guarigione (radioterapia radicale esclusiva).
Constatiamo a fatica invece la rapida diffusione di metastasi, delle peggiori e più inaspettate, che non riguardano l'evoluzione lenta del K del corpo dell'utero, ma la diagnosi era questa con esame da isteroscopia e da PET, ed era anche di grado 1, cioà ben differenziato e di lenta e non preoccupante evoluzione. Nessuno ventilava minimamente possibile un simile andamento e così ravvicinato e anche loro non hanno creduto possibile tutto ciò finchè non hanno visto la tac.
Qualcuno ha mai conosciuto una simile situazione?
Spero di no, ma mi sarebbe d'aiuto trovare un elemento chiarificatore.
I medici per chiarire sanno dire poco, se la cavano ammettendo che non si possono vedere tutte le cellule malate all'esame PET, quando sono in basso numero.
Interpretazione possibile : l'esame PET con contrasto non è derimente, le cellule malate c'erano anche a settembre, e poi sono andate in giro dappertutto e in cinque mesi, per giunta dopo trattamento radioterapico che avrebbe dovuto ucciderle o almeno rallentarne la diffusione .
Difficile da credere! Che dite?

romy
Elegra
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Re: carcinosi peritoneale da carcinoma endometriale confinato al corpo dell'utero

Messaggio da Elegra »

Cara Romy
Hai proprio ragione...difficile da credere
Io ho avuto la tua medesima impressione che soprattutto con le persone anziane tendano a sottovalutare ..il fattore età..e poi forse il fatto che sono anziane..bho
Mia mamma di anni ne aveva 76
In cura x un k colon metastatico
Al 30 ottobre 2017 fatta tac: tutto bene secondo loro. Malattia controllata. Terapia di mantenimento
Vedo progressivo peggioramento..ma niente
Non mi ascoltano
Al 24/12 in ps diagnosticano lesione ossea sternale...lesione mediastinica..lesione sul surrene
Al 10/1 multiple lesioni encefaliche tipo 30..
Muore il 27 gennaio
Tutto in tre mesi? Anche io ho pensato difficile da credere...
Come sta la tua mamma ora? Ha molti dolori e fastidi?
Cosa vi hanno proposto per la carcinosi?
Vivi ogni giorno come se fosse ogni giorno
Ne' il primo ne' l'ultimo
L'unico
Silvia73
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Iscritto il: lun 27 feb 2017, 17:20

Re: carcinosi peritoneale da carcinoma endometriale confinato al corpo dell'utero

Messaggio da Silvia73 »

Io non riesco a superare i sensi di colpa per non avere chiesto un secondo consulto.
Mia mamma aveva 78 anni quando è stato diagnosticato un k all'endometrio. dalla biopsia fatta con isterescopia sembrava g1/g2.. quindi non particolarmente aggressivo e ancora confinato. L'intervento era andato bene e non avevano tolto i linfonodi perché alla palpazione risultavano a posto. Arriva l'istologico ed è un pugno nello stomaco: 3° stadio g3 e uscito all'esterno dell'endometrio. Io vado in panico! Ma mi rassicurano dicendo che bastava la radio.. interna ed esterna, anche per una questione d'età. Ho fatto i numeri.. mi sono incazzata con l'oncologa e con il chirurgo perché non ci avevano detto prima che la situazione era più grave rispetto a quanto ci avevano prospettato. Poi mi telefonano entrambi per tranquillizzarmi.. per spiegarmi nei dettagli l'intervento e che erano state prese le decisioni giuste x lei. Mi sono fidata. Ho chiesto in giro, anche ad amici che lavoravano in altri ospedali e sembrava che quello staff di ginecologia fosse molto ben visto. ( eravamo al san raffaele a milano.. ha fatto li la prima visita e poi tutti gli accertamenti seguiti a catena e velocemente. e dopo la diagnosi mi hanno fissato subito l'intervento e nel pallone in cui ci siamo trovati mi sembrava che la velocità con cui avevano preso il caso fosse buon segno). Ho deciso di fidarmi, anche perché mia mamma già non accettava la situazione e non voleva andare in nessun ospedale che contenesse nel nome la parola "tumore".. Il periodo delle radio è stato pesante ma lei è stata tutto sommato bene. le interne sono state fatte allo Ieo.. quindi a quel punto avevamo un altro ospedale e altri medici che nn hanno messo in discussione il piano terapeutico. Le terapie finiscono e lei sta bene. Io vivevo nell'ansia continua dei controlli.. vivevo con lei, era la mia unica famiglia.. sapevo che l'età stava andando avanti ma speravo di avere più tempo. Lei era una fonte di energia, non aveva dato nessun segnale che ci fosse la malattia. Comunque di tre mesi in tre mesi siamo arrivate al giugno dell'anno dopo. Aveva appena fatto i controlli, tac compresa. Tutto perfetto ! ( alternava tac e pet ogni tre mesi). Per regalo insisto per mandarla al mare con le sue amiche, le classiche vacanze in romagna dei pensionati. Volevo che si distraesse, che stesse bene. E' tornata a casa con un po' di influenza e i piedi gonfi.. mi allerto ma non troppo. Aveva fatto una tac 20 giorni prima! Pochi giorni dopo, una mattina cade e picchia la testa. Con lei c'è mia nipote che chiama immediatamente l'ambulanza e riusciamo a portarla nell'ospedale in cui è in cura. Decidono di farle una tac alla testa solo per scrupolo, insieme ad un a serie di esami non legati alla situazione oncologica, ma legati all'età. Lei intanto è vispa e come sempre ha solo voglia di tornare a casa. Arrivano però gli esiti della tac.. non dimenticherò mai quel momento, il 17 giugno di due anni fa: hanno visto due macchie in testa.. e data la situazione non è da escludere che siano metastasi. Da li il ricovero, altri accertamenti e alla fine confermate le metastasi. Tutto in fretta.. tutto così veloce da non capire più niente. Come era possibile che 20 giorni prima tutti gli esami erano perfetti, compresi i marcatori e dalla pancia il tumore sia passato alla testa senza lasciare traccia??? Questa domanda l'ho fatta all'infinito e l'unica risposta è che può succedere.. raramente.. ma succede. Già mio papà è stato un caso raro.. si ripeteva la storia con mia mamma. Alla fine le hanno fatto la gamma knife, una radioterapia mirata. Una pena vederla con questa imbragatura alla testa. Non so come ho fatto a non piangerle davanti ma a riuscire anche a scherzarci su. Da quella terapia tutto è cambiato. Lei non si è più ripresa e nonostante il tumore fosse fermo .. continuava a peggiorare. alla fine è stata ricoverata un mese e mezzo per infezioni polmonari, aveva addirittura la legionella!! come ha fatto a prenderla un mistero. avevo la asl addosso.. ma non è risultato niente di contagioso. Forse effetto del cortisone. ma ad un certo punto l'unica cosa che conta è che non cel'ha fatta e il giorno del mio compleanno, il 28dicembre, mi ha lasciato.. un anno e mezzo dopo ancora non mi rassegno. ancora mi faccio domande. ancora non mi do pace. So che era in buone mani.. ma quella cosa di nn avere fatto la chemio subito mi tormenta. Forse alla soglia degli 80 ancora non ci sono terapie mirate e anche donne forti in salute fino a poco prima hanno meno armi a disposizione.
Romy tua mamma è partita con tumore all'endometrio o proprio utero? Forse le nostre storie si assomigliano.. stesso trattamento terapeutico e malattia che se ne va in giro senza controllo ed indisturbata nonostante gli esami specifici. Spero solo che tu possa avere esito diverso. Tienici aggiornate.
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