Centro per le malattie del pancreas e del duodeno

In questo spazio è possibile confrontarsi sulle procedure diagnostiche, sui trattamenti e sui loro effetti collaterali, sui centri oncologici e sulle terapie palliative e del dolore, sempre attenendosi al regolamento del forum e in particolare agli articoli 2 e 3.
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Franco953
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Centro per le malattie del pancreas e del duodeno

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Riporto di seguito l'articolo pubblicato sul sito della Clinica Humanitas di Rozzano, in quanto ritengo possa essere interessante

Franco


World Pancreatic Cancer Day, Humanitas presenta il Centro per le malattie del pancreas e del duodeno

In collaborazione con admin@hnews pubblicato il 16 novembre 2016 in News

In occasione del World Pancreatic Cancer Day, il 17 Novembre, Humanitas presenta il nuovo Centro per le Malattie del Duodeno e del Pancreas.

Obiettivo, fornire un piano di diagnosi e terapia fondato su un approccio multidisciplinare, per offrire diagnosi accurate e quindi, migliori cure. Ne parliamo con tre specialisti: il professor Alessandro Zerbi, responsabile di Chirurgia Pancreatica, la dottoressa Silvia Carrara, responsabile del Programma Endoscopia Digestiva dell’équipe diretta dal prof. Alessandro Repici e il dottor Carlo Carnaghi, oncologo.

Il tumore del pancreas

“Il tumore del pancreas è la quarta causa di morte per tumore nei paesi occidentali, e si prevede che nel 2030 sarà la seconda causa subito dopo il tumore del polmone”, spiega il prof. Zerbi. Mentre la mortalità per cancro in Europa è in calo, la mortalità per tumore del pancreas è in costante crescita. “Questi dati – commenta il prof. Zerbi – sono correlati sia ad una diagnosi tardiva che ad una prognosi ancora sfavorevole. Se pensiamo che, nonostante la diffusione del tumore del pancreas nei Paesi Occidentali, la ricerca sul tumore del pancreas riceve meno del 2% di tutti i finanziamenti per la ricerca sul cancro in Europa, ci rendiamo conto di quanta strada ancora debba essere fatta nella ricerca traslazionale e clinica.”

Il tumore del pancreas colpisce indifferentemente uomini e donne e i principali fattori di rischio sono:

fumo
alcool
età avanzata
obesità
diabete
familiarità.

La componente familiare

I soggetti con una storia di familiarità di tumore del pancreas hanno un’aumentata probabilità di ammalarsi.

A questo proposito Humanitas, insieme ad altri Centri in Italia, sta portando avanti uno studio osservazionale patrocinato dall’AISP (Associazione Italiana per lo Studio del Pancreas, di cui il prof. Zerbi è presidente e la dott.ssa Carrara segretario). “L’auspicio è che grazie a questo studio – spiega il professore – si possano proporre esami di screening per gli individui geneticamente più predisposti”.

La ricerca in Humanitas

“La ricerca in Humanitas è attiva non solo sull’adenocarcinoma del pancreas, ma anche sui tumori cistici”, spiega la dottoressa Carrara. “Oggi i tumori cistici vengono diagnosticati sempre più frequentemente grazie ai miglioramenti delle tecniche di immagine. Fra i protocolli di studio attivi nel nostro Istituto ricordiamo la partecipazione a un Registro Italiano promosso dall’AISP sui tumori cistici e la collaborazione ad uno studio internazionale sulla sorveglianza dei tumori cistici”.

“Ci sono anche studi di ricerca di base, in cui si valutano tutte le possibili correlazioni fra il comportamento biologico dei tumori, la prognosi, e nuove terapie”, aggiunge il professor Zerbi.

“È importante promuovere la ricerca in questo settore per ampliare le possibilità di terapia”, conclude il dottor Carnaghi.

L’importanza di un Centro multidisciplinare

Il pancreas è un organo complesso e sede di vari tipi di malattie. Di qui la necessità di un Centro multidisciplinare, che concentri più figure di specialisti per offrire diagnosi accurate e quindi migliori cure per il paziente.

Le figure professionali di cui si compone il Centro sono: il radiologo, il gastroenterologo, l’endoscopista, il chirurgo, l’oncologo, il radio-terapista, il medico di medicina nucleare e il patologo.

Ad oggi le malattie del pancreas costituiscono un’importante causa di mortalità: “Nei Centri ad alto volume la mortalità operatoria è intorno al 2%, mentre in quelli dove si fanno pochi interventi è del 10% circa”, precisa il Prof. Zerbi, che conclude: “Da ciò si evince come l’esperienza, l’organizzazione, e le cure mirate offrano maggiori speranze di vita al paziente”.

Una rete di collaborazioni

Il Centro per le malattie del pancreas e del duodeno propone una proficua collaborazione tra i centri Humanitas diffusi sul territorio.

I vantaggi sono molteplici, per i pazienti e per i medici:

i pazienti potranno avere un facile accesso all’iter diagnostico e terapeutico grazie a percorsi agevolati;
i medici di medicina generale e gli specialisti di altre strutture potranno richiedere un confronto e un consulto qualora si presentassero dei casi difficili da risolvere;
Infine, sarà più facile predisporre percorsi di screening per il cancro di origine familiare e accedere ai dati epidemiologici sul tumore del pancreas.


Non solo pancreas

Il nuovo Centro di Humanitas nasce con l’idea di considerare, oltre alle malattie del pancreas, anche quelle del duodeno. Per quale motivo? “Il duodeno è un organo un po’ dimenticato’”, spiega il prof. Zerbi.

“Il tumore del duodeno è molto più raro di quello del pancreas, ma è più curabile, e gli esiti delle cure sono più soddisfacenti rispetto al pancreas”, precisa il dottor Carnaghi.

Il duodeno è sede di malattie più rare e meno gravi rispetto al pancreas, ma altrettanto complesse da trattare. Tuttavia, le competenze diagnostiche e terapeutiche relative al duodeno spesso si sovrappongono a quelle del pancreas. Le analogie tra i due organi, infatti, non sono solo anatomiche e sintomatologiche, ma anche diagnostiche e terapeutiche”, conclude il prof. Zerbi.
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
 


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