Come si puo andare avanti ??
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Paolo è da un po' di tempo che seguo silenziosa questo forum e la tua storia mi ha colpito sin dall'inizio. Malgrado io non ti conosca di persona, mi sono ritrovata spesso a pensare a te e a chiedermi con apprensione come stesse andando il tuo percorso.
Mi sono letteralmente sentita il cuore in gola quando ho letto il tuo ultimo messaggio. Purtroppo non possiamo fare niente contro un destino infausto, ma possiamo amare le persone che condividono questo percorso chiamato vita con noi. E di questo tu sei sicuramente un esempio. La forza con la quale tu hai combattuto per la tua famiglia fa di te un vero guerriero. Ti porterò sempre nei miei pensieri con tanto affetto.
Mi sono letteralmente sentita il cuore in gola quando ho letto il tuo ultimo messaggio. Purtroppo non possiamo fare niente contro un destino infausto, ma possiamo amare le persone che condividono questo percorso chiamato vita con noi. E di questo tu sei sicuramente un esempio. La forza con la quale tu hai combattuto per la tua famiglia fa di te un vero guerriero. Ti porterò sempre nei miei pensieri con tanto affetto.
Ciao Paolo, non mi conosci, sono una ragazza che ha da poco perso il papà. Ho letto il tuo post e mi colpisce tanto questa consapevolezza che hai e l'almeno apparente serenità che vive nel tuo cuore. Avrei voluto davvero tanto che mio padre mi dicesse addio, che mi dicesse qualcosa, qualche parola per vivere la vita senza di lui, che mi mostrasse questa accettazione, che mi dicesse di star tranquilla. Le circostanze erano diverse e non è andata così. E rimpiango quell'ultimo abbraccio che non c'è stato. Mi permetto allora di salutare te Paolo, anche se non ci conosciamo. Ciao Paolo e grazie.
Ciao a tutti e tutte. Voi non mi conoscete ma io conosco un po' molti di voi, perché è da un po' di tempo che partecipo, pur in silenzio, a questo forum. All'inizio piu' sporadicamente, ci capitavo per trovare qualche eventuale notizia che potesse interessare il nostro caso....poi è diventata un po' un'abitudine continuare a seguire le vostre storie, per cercarvi il coraggio di andare avanti e anche per avere ancora qualcuno per cui "fare il tifo". Nonostante siamo circondati da tante persone che ci amano e che ci sono state vicine durante e dopo, mi sono accorta che solo chi ci è passato puo' davvero capire cosa si prova; non credo sia questione né di scarsa sensibilità né di mancanza di rispetto, solo che non possono rendersi conto per loro fortuna..e che invidia...forse anche io prima ero così, quando pensavo che certe cose accadessero si tutti i giorni..ma agli altri. Poi tutto è cambiato, ed è stata questione di poche ore. L'8 gennaio 2012 io e mia mamma accompagniamo il babbo al pronto soccorso perché da poco prima di Natale accusa malessere, soprattutto al mattino, con nausea e urti di vomito. Era stata ipotizzata una forma influenzale..poi era stata data la colpa alla nuova pasticca del mattino (mio padre aveva da circa un anno il diabete)che poteva dare simili disturbi..Quando torniamo al pronto soccorso dopo un paio d ore la diagnosi è inimmaginabile: ci sono numerose metastasi cerebrali.
A parte dirvi che negli oltre venti giorni di ospedale con relativi analisi e accertamenti viene diagnosticato un adenocarcinoma polmonare IV stadio, con metastasi epatiche, surrenali e cerebrali il esto lo lascio immaginare..ha detto bene qualcuno qui nel forum, che è sempre lo stesso film, cambiano solo gli attori. Lo sgomento, l'incredulità di sapere che è un malato terminale una persona che reputavi sana; il terrore, l'impotenza..la ricerca spasmodica di informazioni su internet..la ricerca di un medico che ti dia opinione diversa da quella infausta che ti è stata prospettata..e via dicendo, con tutte le domande assillanti sui perchè e i "per come" proprio a lui, così giovane ancora,solo 57 anni. Nulla di diverso e nuovo da quanto già molti di voi sanno. Il mio babbo, inutile dire una persona eccezionale ed adorabile, ha combattuto come un leone, è stato un grande perché ha dato lui il coraggio a noi, tanto che abbiamo pensato contro ogni pronostico e statistica che potesse vincere lui. Ed è quello che continuo a pensare per voi e i vostri parenti quando leggo i vostri pensieri in questo forum, augurandovi tutto il bene e il coraggio possibili. Il coraggio del mio babbino caro, che a distanza di un anno ed un mese mi manca da morire, lui che non ha mollato mai, sempre con il sorriso anche nell'ultimo maledetto mese, quando la situazione è precipitata ed è peggiorato a grandi passi, di giorno in giorno..continuando a dire che stava bene.
Scrivo solo ora e proprio ora perché ho letto i post di Paolo e se ancora ha la forza e la voglia di leggere voglio dirgli che lo penso e lo abbraccio come fosse il mio babbo, un altro Paolo, come lui consapevole ma molto fiducioso in Dio e per questo sereno fino all'ultimo. Io non credo, non ho questo conforto e non l'ho trovato nei mesi di disperazione pur cercandolo, ma ho visto nel mio babbo la lucida serenità di chi sa dove sta andando e ci va senza paura, a testa alta. Perché chi ha amato tanto e ha dato tanto, chi è stato amato altrettanto non deve avere paura di niente. Quindi te lotta fino in fondo, fin quando puoi e vuoi, ma non aver paura mai,finirà il dolore e resterà un amore eterno che ci terrà sempre insieme. Io penso questo e il mio babbo lo vedo in ogni momento e lo sento vicino in ogni cosa, è dentro di me, alla faccia del cancro!!
Forza Paolo e forza tutti!!!!!
A parte dirvi che negli oltre venti giorni di ospedale con relativi analisi e accertamenti viene diagnosticato un adenocarcinoma polmonare IV stadio, con metastasi epatiche, surrenali e cerebrali il esto lo lascio immaginare..ha detto bene qualcuno qui nel forum, che è sempre lo stesso film, cambiano solo gli attori. Lo sgomento, l'incredulità di sapere che è un malato terminale una persona che reputavi sana; il terrore, l'impotenza..la ricerca spasmodica di informazioni su internet..la ricerca di un medico che ti dia opinione diversa da quella infausta che ti è stata prospettata..e via dicendo, con tutte le domande assillanti sui perchè e i "per come" proprio a lui, così giovane ancora,solo 57 anni. Nulla di diverso e nuovo da quanto già molti di voi sanno. Il mio babbo, inutile dire una persona eccezionale ed adorabile, ha combattuto come un leone, è stato un grande perché ha dato lui il coraggio a noi, tanto che abbiamo pensato contro ogni pronostico e statistica che potesse vincere lui. Ed è quello che continuo a pensare per voi e i vostri parenti quando leggo i vostri pensieri in questo forum, augurandovi tutto il bene e il coraggio possibili. Il coraggio del mio babbino caro, che a distanza di un anno ed un mese mi manca da morire, lui che non ha mollato mai, sempre con il sorriso anche nell'ultimo maledetto mese, quando la situazione è precipitata ed è peggiorato a grandi passi, di giorno in giorno..continuando a dire che stava bene.
Scrivo solo ora e proprio ora perché ho letto i post di Paolo e se ancora ha la forza e la voglia di leggere voglio dirgli che lo penso e lo abbraccio come fosse il mio babbo, un altro Paolo, come lui consapevole ma molto fiducioso in Dio e per questo sereno fino all'ultimo. Io non credo, non ho questo conforto e non l'ho trovato nei mesi di disperazione pur cercandolo, ma ho visto nel mio babbo la lucida serenità di chi sa dove sta andando e ci va senza paura, a testa alta. Perché chi ha amato tanto e ha dato tanto, chi è stato amato altrettanto non deve avere paura di niente. Quindi te lotta fino in fondo, fin quando puoi e vuoi, ma non aver paura mai,finirà il dolore e resterà un amore eterno che ci terrà sempre insieme. Io penso questo e il mio babbo lo vedo in ogni momento e lo sento vicino in ogni cosa, è dentro di me, alla faccia del cancro!!
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Grazie mille chiarotta, hai commosso anche me e l'ultima frase mi ha fatto sorridere....
Avevamo tutti bisogno di questa ventata di speranza e di forza...6 una donna coraggiosa e in gamba...la rileggero' spesso, quando la tristezza e la sfiducia prenderanno il sopravvento... ti abbraccio forte... il tuo papi sarà orgoglioso di te!!!!
Avevamo tutti bisogno di questa ventata di speranza e di forza...6 una donna coraggiosa e in gamba...la rileggero' spesso, quando la tristezza e la sfiducia prenderanno il sopravvento... ti abbraccio forte... il tuo papi sarà orgoglioso di te!!!!
Grazie a voi. Contavo di trovare persone che parlano la mia stessa lingua. Quando si condividono paure, ansie, ma anche speranza e coraggio ci si capisce al volo! e comunque non credo di essere particolarmente brava o coraggiosa, ho avuto ed ho ancora momenti di desolante vuoto..vi sarà capitato di guardarvi intorno e di non vedere nulla che abbia un senso..? poi dentro di noi scatta qualcosa che non credo nemmeno dipenda dalla nostra volontà..ed è quella forza strana e inaudita che ci fa andare avanti, come il titolo di questa discussione. Come si fa? bo..e chi lo sa, si fa e basta e non lo si insegna e spiega a nessuno perché non si può..però avanti si va tutti, senza nemmeno saperlo come si fa, tanto è il dolore che alle volte ci schiaccia. Il fatto è che non si sceglie quasi niente di quello che ci succede,e sono cose cui non possiamo dare un senso. Ma si può scegliere come affrontarlo e io ho molto imparato nei mesi belli e terribili della malattia di mio padre. Terribili perché sapevo dentro di me, pur volendolo negare per sopravvivere, dove saremmo andati a finire. Belli perché mi sono goduta al massimo il mio babbo, siamo stati tanto insieme e abbiamo fatto un sacco di cose..mai tante quanto avremmo voluto certo..ma il tempo non mi sarebbe mai bastato e l'ultima sera che gli ho parlato, e forse non poteva più sentirmi, gli ho comunque dato il "permesso" di andare se era stufo...visto che qualche giorno prima quando stava male aveva detto "basta, non ne posso più". Poteva andare, era il mio babbo super eccezionale lo stesso e volevo solo stesse bene e non si preoccupasse. Il resto verrà da sé. Il mio babbo diceva che le cose non succedono mai per caso, e io mi fido molto del mio babbo..quindi anche se per adesso il motivo di quello che gli è successo mi sfugge, credo che sarà così e lo immagino tranquillo e beato da qualche parte, come era lui. Sono contenta di aver scritto qui, dopo tanto che non trovavo il coraggio. Sono tra amici. A presto
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