Salve a tutti,
Sono trascorsi poco più di tre mesi da che a mia mamma è stato diagnosticato un tumore al corpo e alla coda del pancreas, con metastasi linfonodali ed epatiche. È in terapia da due mesi con Nab-paclitaxib e gemcitabina ma vedo peggiorare le sue condizioni giorno dopo giorno.

Sono stati tanti i sintomi che ha dovuto affrontare, prima dolori insopportabili, poi nausea e vomito inarrestabile, ora spossatezza. Purtroppo mi rendo conto, dopo diversi consulti in tre diversi ospedali, che un giorno dovremmo arrenderci a questa bestia.

Vorrei solo chiedere da chi lo ha vissuto con un proprio caro, se volete e se posso, sapere come sarà il decorso, in che modo si spegnerà. So di poter sembrare indelicato ma sento che se posso sapere di più potrei prepararmi, sapere cosa fare e se si sta avvicinando quel terribile momento. Mi rendo conto di non poter fare più molto, eccetto che starle vicino, ma se potessi regalarle anche solo un'ora con minore sofferenza di quanto le è stato destinato...

Grazie.
Alessandro

Ciao Alessandro
mi spiace per la situazione che mamma e tutta la vostra famiglia state vivendo
Ti sono vicino e ti abbraccio forte.
Alla tue domande non è facile rispondere perchè ogni situazione ha il suo decorso in relazione all'età del paziente , al tipo di tumore e alla diffusione che ha raggiunto nel suo corpo.
Posso dirti brevemente l'esperienza che ho vissuto con mio padre.
E' morto tre anni orsono per un tumore al midollo spinale. Dopo anni di controlli clinici ed esami effettuati periodicamente per una insufficienza renale e per il cuore, un mattino si è svegliato e non riusciva più a stare in piedi. Portato in pronto soccorso, all'inizio tutti gli esami hanno dato esito negativo e stavano per dimetterlo , quando a seguito di un controllo più approfondito di determinati valori, hanno avuto dei sospetti e l'hanno ricoverato
Dopo una settimana , purtroppo abbiamo avuto " la sentenza".
L'età (90 anni ) e le complicazioni a livello renale e al cuore, hanno sconsigliato qualsiasi forma di chemio e di radioterapia
Di conseguenza, dopo 15 giorni è stato dimesso e ricoverato presso un hospice dove , con la terapia del dolore, l'hanno accompagnato alla fine dei suoi giorni
Sono stato vicino a papà fino all'ultimo e siamo riusciti anche vivere dei momenti di tranquillità , guardando le foto, ascoltando alcune canzoni alle quali era affezionato, parlando dei tempi passati.
Papà, grazie alla professionalità dei medici e delle infermiere, non ha sofferto. Aveva capito che era arrivato alla fine dei suoi giorni ma , dopo un periodo di smarrimento e di amarezza, credo abbia pienamente accettato ciò che gli stava accadendo. Se ne andato di notte mentre dormiva in silenzio , dopo che la sera prima ,ci eravamo abbracciati e salutati affettuosamente

Un abbraccio
Franco

Ciao Alessandro, non so cosa ti abbiano detto i medici.. e non posso riportarti il decorso del cancro al pancreas perché ho perso la mia compagna per un altro tipo di tumore.. vorrei però suggerirti per il forte vomito una soluzione.. chiedi all'oncologo dovrebbe esistere un farmaco anti vomito da somministrare in punture o in supposta.. te lo dico perchè anche lei aveva lo stesso problema e così è migliorato..é importante per i nostri cari riuscire ad assimilare il cibo per affrontare meglio la terapia..
Per esperienza indiretta posso dirti che lo vedrai da te... lo capirai da solo..
Molta stanchezza molta sonnolenza.. aumento dei dolori.. momenti in cui il malato si ritira in se stesso.. apatia.. alternanza di molto appetito e momenti in cui ti sembrerà in ripresa.. seguiti da momenti di poco appetito e depressione.. confusione mentale.. respiro affannoso..
Questo è quello che ho osservato durante il percorso terapeutico per tumore al seno con metastasi ossee .. dove a portarla via , tra virgolette" non è stato il tumore ma la chemioterapia cardiotossica dove il cuore non ha retto..
Poi ogni caso é a se.. Non perdere la speranza e mostra ogni giorno a tua mamma l'amore che provi per lei..

Innanzi tutto il trattamento che sta facendo tua madre è molto adeguato. Se dalle prossime tac si evidenziera' aumento di numero è dimensione delle metastasi allora non so ben dirti quando. ...andrà in coma epatico. Mio marito dopo 16 mesi dalla diagnosi è andato prima in cid e poi è subentrato il coma epatico. È stato in coma per una settimana. Era molto forte. Ha sopportato ben 3 linee di chemioterapia. Per fortuna solo le ultime settimane ha sentito dei dolori ed è dimagrito. Inoltre era cambiato anche il suo carattere. ...

Trova comunque il coraggio di parlarne con i medici. È giusto sapere per affrontare meglio la fase terminale. Anche se io ho sempre preferito non volerci pensare e sperare che sarebbe durato il più a lungo possibile. Mio marito è mancato in ospedale, ma credo che sarebbe stato più dignitoso l"hospice. Ma ci va un medico specifico per inviare all'hospice

Caro Alessandro, sono informazioni che cercai anch'io in rete mentre mamma viveva i suoi ultimi giorni...questo articolo sul fine vita mi fu molto "utile" e trovo che sia stato scritto con rispetto e delicatezza...
http://www.farmacoecura.it/tumore/malat ... a-finisce/
Ti stringo forte e so, come tutti qui, come ti senti...l'ultima frase del tuo post rivela il tuo grande amore per mamma e il tuo grande cuore...accompagnala come solo tu puoi fare, non sbaglierai...

Luna ho letto l'articolo del link che hai postato, è ben fatto

Lo lessi anche io. E ne lessi anche un altro piu dettagliato. Fui la prima a capire che mio papà se ne sta andando . Ma per quanto si possa capire nessun articolo ti preparerà mai davvero a quel momento.

Ciao alessandro.
Mia mamma è mancata pochi mesi fa, a meno di un anno dalla diagnosi, per questo stesso tumore. Una bestia terribile alla quale abbiamo cercato di opporci fino all' ultimo...
La nausea e i vomiti biliari non l'hanno mai abbandonata. I dolori diminuivano un po' durante i cicli di chemioterapia. Quando ha smesso di mangiare a causa dell'ostruzione dello stomaco la situazione è diventata tragica, anche perché senza il peso minimo anche la chemioterapia era impossibile. Abbiamo arginato con alimentazione parenterale attraverso il pic. Forniva tutto la asl e questo le ha consentito di riprendere peso ed energie, se non altro.
Se tua mamma è in condizioni di viaggiare prova a sentire l'istituto di rozzano, perché in pochi giorni possono fare una radio con il truebeam che addormenta i fasci nervosi che danno dolore.
Noi abbiamo rinviato finché mamma non era più in grado di muoversi.
Le ricerche vanno avanti e quindi tu che puoi conserva la speranza.
Ecco, magari prova a portare il mondo in casa.
Mamma domandava del mio ufficio, della mia vita fuori dall'ospedale, ma io ero così presa dalla malattia che credo di aver sempre solo risposto che il resto non era importante... Adesso credo che fosse importante per lei.
Mamma è stata lucida fino all'ultimo, anche se non ce la faceva più.
Ecco, se potessi tornare indietro ci parlerei di un sacco di cose nei momenti di tregua dai dolori.
E eviterei di scuoterla per farla reagire.
Tanto lei sapeva bene la situazione...

Il truebam è diverso dalla cyberknife e dall'adroterapia?