Condividere la mia esperienza per dare forza e coraggio agli altri
@Giuseppe
Grazie per il saluto e per l'abbraccio!come hai detto tu stesso ciascuno di noi vive queste situazioni come si sente,purtroppo non esiste un modo giusto per farlo e' soggettivo,poi come dico sempre sta a chi sopratutto segue la persona che sta male,cercare di non essere invadente e di sostenerla il piu' possibile,ci vuole purtroppo tanta pazienza!
Grazie per il saluto e per l'abbraccio!come hai detto tu stesso ciascuno di noi vive queste situazioni come si sente,purtroppo non esiste un modo giusto per farlo e' soggettivo,poi come dico sempre sta a chi sopratutto segue la persona che sta male,cercare di non essere invadente e di sostenerla il piu' possibile,ci vuole purtroppo tanta pazienza!
Buongiorno a tutti....anche quando ci hanno detto che per il mio compagno non c'era più nulla da fare...noi continuavamo a sperare...ma tutto il nostro ottimismo tutte le nostre speranze non sono bastate a farlo guarire, purtroppo come dice Betulla ci sono tumori e tumori, alcuni si riescono a sconfiggere, altri no!
Certo è che comunque bisogna lottare sempre e non perdere mai la speranza! La vita è troppo importante....mai arrendersi!
Certo è che comunque bisogna lottare sempre e non perdere mai la speranza! La vita è troppo importante....mai arrendersi!
Abbiamo il dovere di lottare finché la vita ce lo permette. Lo dobbiamo a noi stessi prima di tutto. Un abbraccio a tutti i lottatori e a chi sta loro vicino
http://lamiavitadopote.blogspot.it
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Mi ricollego a Frollina quando scrive:"abbiamo il dovere di lottare finchè la vita ce lo permette".
All'inizio della mia esperienza tumorale diverse persone mi ripetevano la locuzione"bisogna lottare"; mi domandavo: perchè lottare, non sono in guerra! Pian, pianino, cominciai a meditare, per prima cosa accettai di avere il cancro, poi presi alcuni libri già letti o da rileggere dedicando diverse ore alla lettura,cominciai a tenere un diario, acquistai un MP3 per ascoltare la musica,decisi anche di parlare apertamente del mio "cancro", parlare con normalità del cancro stimolò i miei amici a frequentarmi; ricordo con tanta gratitudine anche le costanti premure di mia moglie e mia figlia. Io ho lottato così, in questo modo ho vissuto l'intera esperienza, certamente con momenti di ansia e timori ma anche con una buona dose di tranquillità interiore.
Per tutti coloro che in questo momento stanno vivendo l'esperienza cancro, trascrivo "le raccomandazioni per la sopravvivenza" tratte da un libro sulla fatigue del paziente oncologico:
Lottare nè troppo nè troppo poco.
Imparate quando lottare, perchè ci sono momenti in cui è necessario.
Cercate di rilassarvi tra una battaglia e l'altra: per farlo è necessario trovare la pace interiore.
Quando è possibile, stringete i denti e ogni tanto alzatevi dal letto, ma non sentitevi in colpa per avere dormito troppo. Il sonno è una magia della natura.
Ricorrete a qualsiasi espediente per fare le cose da soli, nel modo più sicuro possibile.
Chiedete aiuto quando è necessario e non giudicatevi troppo severamente per averne avuto bisogno.
Se le vostre battaglie coinvolgono questioni strettamente personali, esaminate attentamente le vostre esitazioni a chiedere aiuto.Sono realmente fondate nella vostra situazione attuale?
Affrontare le cose un giorno alla volta.
La bellezza dello spirito umano è che, malgrado le grandi sofferenze, è possibile trovare qualcosa di positivo un altro giorno...Cercatelo!
A volte è difficile credere che la vita possa essere di nuovo bella. Con fede, speranza e fortuna le sofferenze possono trasformarsi in un lontano ricordo.
In questo momento io mi sento vicino a quelle persone che hanno lottato e sperato e purtroppo non ce l'hanno fatta: a loro volgo un affettuoso pensiero.
Un caro saluto a tutti.
Giuseppe
All'inizio della mia esperienza tumorale diverse persone mi ripetevano la locuzione"bisogna lottare"; mi domandavo: perchè lottare, non sono in guerra! Pian, pianino, cominciai a meditare, per prima cosa accettai di avere il cancro, poi presi alcuni libri già letti o da rileggere dedicando diverse ore alla lettura,cominciai a tenere un diario, acquistai un MP3 per ascoltare la musica,decisi anche di parlare apertamente del mio "cancro", parlare con normalità del cancro stimolò i miei amici a frequentarmi; ricordo con tanta gratitudine anche le costanti premure di mia moglie e mia figlia. Io ho lottato così, in questo modo ho vissuto l'intera esperienza, certamente con momenti di ansia e timori ma anche con una buona dose di tranquillità interiore.
Per tutti coloro che in questo momento stanno vivendo l'esperienza cancro, trascrivo "le raccomandazioni per la sopravvivenza" tratte da un libro sulla fatigue del paziente oncologico:
Lottare nè troppo nè troppo poco.
Imparate quando lottare, perchè ci sono momenti in cui è necessario.
Cercate di rilassarvi tra una battaglia e l'altra: per farlo è necessario trovare la pace interiore.
Quando è possibile, stringete i denti e ogni tanto alzatevi dal letto, ma non sentitevi in colpa per avere dormito troppo. Il sonno è una magia della natura.
Ricorrete a qualsiasi espediente per fare le cose da soli, nel modo più sicuro possibile.
Chiedete aiuto quando è necessario e non giudicatevi troppo severamente per averne avuto bisogno.
Se le vostre battaglie coinvolgono questioni strettamente personali, esaminate attentamente le vostre esitazioni a chiedere aiuto.Sono realmente fondate nella vostra situazione attuale?
Affrontare le cose un giorno alla volta.
La bellezza dello spirito umano è che, malgrado le grandi sofferenze, è possibile trovare qualcosa di positivo un altro giorno...Cercatelo!
A volte è difficile credere che la vita possa essere di nuovo bella. Con fede, speranza e fortuna le sofferenze possono trasformarsi in un lontano ricordo.
In questo momento io mi sento vicino a quelle persone che hanno lottato e sperato e purtroppo non ce l'hanno fatta: a loro volgo un affettuoso pensiero.
Un caro saluto a tutti.
Giuseppe
Linetta,
io ti auguro una buona giornata, come si suol dire"alla notte ha fatto seguito il giorno". Sono quasi le 7.30, sto bene, stanno bene anche i miei cari, sono sereno; è proprio una bella giornata!
Il cancro mi ha insegnato a vivere la giornata con la percezione del benessere interiore.
Un caro saluto a te, a Mariasole e quanti mi leggeranno.
Ciao!
Giuseppe
io ti auguro una buona giornata, come si suol dire"alla notte ha fatto seguito il giorno". Sono quasi le 7.30, sto bene, stanno bene anche i miei cari, sono sereno; è proprio una bella giornata!
Il cancro mi ha insegnato a vivere la giornata con la percezione del benessere interiore.
Un caro saluto a te, a Mariasole e quanti mi leggeranno.
Ciao!
Giuseppe
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