è finita
Re: è finita
Ecco mio marito è morto, il momento tanto temuto è avvenuto. E' morto ieri mattina alle 6.21, si è addormentato nel sonno, non ero con lui perchè ero andata a casa verso le 23 la notte me l'avrebbe fatta la mia vicina di casa (visto che io avevo fatto tutto il giorno) ma non sarebbe cambiato nulla. Francesco al mattino si lamentava per i dolori e si strappava ancora l'ossigeno quando disperata gli ho gridato nell'orecchio (era diventato sordo) "guarda che l'ossigeno serve solo per farti respirare non per tenerti in vita come pensi"ha smesso di strappare gli occhialini dell'ossigeno, poi il medico delle palliative ha aumentato la dose di morfina e i suoi occhi si sono chiusi e non si sono più riaperti. E' andato in hospice meno di 24 ore, magra consolozione vero? ho lottato, litigato, con il mondo intero per lui in questi mesi, l'ho visto perdere ogni dignità, ogni speranza, ogni illusione di guarigione, se ne è andato stanco esausto consumato dal cancro. Ora sono certa che la vita per chi rimane continua, so che dobbiamo andare avanti, ieri ho letto le lettere che mi mandava quando eravamo fidanzati, e poi durante le trasferte di lavoro, in questi anni abbiamo sofferto molto lui è sempre stato ammalato, si può dire che è stato ammalato da quando è nato e ora ha terminato la sua vita nel peggiore dei modi. Sapevo che non saremmo mai invecchiati insieme, lo vedevo su una sedia a rotelle a causa dell'artrite reumatoide ma mai e poi mai avrei pensato che moriva cosi, tra mille sofferenze. Il cancro e i campi di concentramento come ha detto Veronesi in una sua intervista sono la prova che dio non esiste e io credo che purtroppo sia vero.
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Re: è finita
Mi unisco al tuo dolore cara da adesso cambiata la tua vita esci sconfitta dalla malattia....io ho chiuso i suoi occhi blu ...l'H'o baciato fino all'ultimo respiro......l'ho rassicuravo di tutto, è chiedevo a Gesù di darmi la forza in qull'istante di non crollare ma e un immagine che ha spento me dentro.....
Re: è finita
Ros innanzitutto condoglianze per la tua perdita. Mi dispiace tantissimo per le sofferenze di tuo marito e capisco benissimo la tua rabbia perché è quella che avevo io un anno fa quando è morto papà. Non so cosa dirti per consolarti perché a me durante questo anno senza papà non è riuscito a consolarmi nessuno. Lo so che perdere un padre non è come perdere un marito ma la mia famiglia era papà e a 35 anni mi sono sentita sola al mondo. Posso solo dirti che il tempo davvero aiuta come dicono e che la ruota gira e dopo tanta sofferenza e rabbia ci saranno per forza momenti di gioia. Se Dio esiste non lo so con certezza però so che papà è vicino a me e mi aiuta ogni giorno. Ora il ricordo della sua malattia si è affievolito e mi vengono in mente le sue battute e il suo sorriso. Auguro anche a te tutte le cose migliori di questo mondo e di trovare la serenità che meriti.
Quando curi una malattia puoi vincere o perdere. Quando ti prendi cura di una persona vinci sempre.
Re: è finita
Ciao Ros, alla fine è successo. Purtroppo è il triste epilogo di tutti quelli malati come i nostri cari... A parte qualche fortunato ed alcuni tipi di tumore che sono diventati "quasi" curabili, per tutti gli altri questo è quello che capita prima o poi...
Si lotta e si va avanti comunque facendo finta che noi riusciremo a farcela... magari spostiamo un po' più in là l'orologio che decreterà la nostra fine, ma non c'è scampo. E lo dico senza retorica né polemica... è un dato di fatto. Ormai l'ho capito da tempo...
Se mi guardo attorno vedo pochi fortunati che arrivano ad una veneranda età senza troppi scossoni e se ne vanno in punta di piedi dopo una vita lunga e felice mentre ci sono un sacco di persone che tribolano non poco in vita ed ancora di più per andarsene.
In pochi mesi ho visto scomparire 3 colleghi tutti per cancro... l'età media era di 55 anni.
Sono stato arrabbiato e pieno di "perché" all'inizio... ora ho solo in testa un'amara consapevolezza: la vita è dolore e tribolazione intervallata da qualche momento di serenità. E ci va anche una buona dose di fortuna... fortuna nel nascere in una buona famiglia, nel crescere sani ed in un posto decoroso, in un periodo di pace e non di guerra nella speranza sempre che non accada nulla di irreparabile. In questa sfortuna ci siamo noi che, direttamente o indirettamente, siamo nati in un periodo in cui il cancro non si cura ancora e si muore senza un perché. Magari fra 10 o 20 anni la sopravvivenza sarà raddoppiata o triplicata ed allora saranno sì sfortunati chi si ammalerà ma sicuramente più fortunati dei nostri cari di oggi.
Cosa ci resta oggi da fare allora? Non sicuramente arrenderci, ma cercare di ottenere sempre le cure migliori possibili anche quando ci vengono negate e la dignità di restare essere umani fino alla fine, per chiedere di morire senza troppe sofferenze.
Ricordo la fine di mio nonno nel 1988, sempre di cancro al polmone, dopo giorni di agonia prima a casa e poi in ospedale. Urlava dal dolore fino a quando è stato lucido ma nessuno gli poteva somministrare degli antidolorifici oppiacei perché all'epoca erano proibiti. E' rimasto lucido fino a quando ha avuto fiato per respirare... uno strazio. Almeno mio padre non sta soffrendo troppo... ho sentito anche lui urlare dal dolore prima che trovassero il giusto dosaggio di antidolorifici, un uomo devastato e che non riconoscevo più... Oggi vive una vita ancora dignitosa pur se molte volte mi sembra un po' fatto e straparla... in questo siamo stati più fortunati di mio nonno.
Questa è la mia amara conclusione Ros, che la vita in fondo è sofferenza, ma non ce ne rendiamo conto fino a che non ci cade un macigno sulla testa come questo.
Sto vivendo il tuo dolore come se fosse il mio perché sono sicuro che presto o tardi toccherà pure a me... noi siamo ancora in viaggio, tu e tuo marito l'avete appena concluso. Ora resterà il vuoto, la rabbia, lo sconforto ed il dolore e non ci sono parole che potranno consolarti. Il tempo renderà tutto un po' più ovattato ma non cancellerà mai quello che hai passato. Ti sono vicino e ti penso... ora è il tempo del silenzio.
Un abbraccio.
Si lotta e si va avanti comunque facendo finta che noi riusciremo a farcela... magari spostiamo un po' più in là l'orologio che decreterà la nostra fine, ma non c'è scampo. E lo dico senza retorica né polemica... è un dato di fatto. Ormai l'ho capito da tempo...
Se mi guardo attorno vedo pochi fortunati che arrivano ad una veneranda età senza troppi scossoni e se ne vanno in punta di piedi dopo una vita lunga e felice mentre ci sono un sacco di persone che tribolano non poco in vita ed ancora di più per andarsene.
In pochi mesi ho visto scomparire 3 colleghi tutti per cancro... l'età media era di 55 anni.
Sono stato arrabbiato e pieno di "perché" all'inizio... ora ho solo in testa un'amara consapevolezza: la vita è dolore e tribolazione intervallata da qualche momento di serenità. E ci va anche una buona dose di fortuna... fortuna nel nascere in una buona famiglia, nel crescere sani ed in un posto decoroso, in un periodo di pace e non di guerra nella speranza sempre che non accada nulla di irreparabile. In questa sfortuna ci siamo noi che, direttamente o indirettamente, siamo nati in un periodo in cui il cancro non si cura ancora e si muore senza un perché. Magari fra 10 o 20 anni la sopravvivenza sarà raddoppiata o triplicata ed allora saranno sì sfortunati chi si ammalerà ma sicuramente più fortunati dei nostri cari di oggi.
Cosa ci resta oggi da fare allora? Non sicuramente arrenderci, ma cercare di ottenere sempre le cure migliori possibili anche quando ci vengono negate e la dignità di restare essere umani fino alla fine, per chiedere di morire senza troppe sofferenze.
Ricordo la fine di mio nonno nel 1988, sempre di cancro al polmone, dopo giorni di agonia prima a casa e poi in ospedale. Urlava dal dolore fino a quando è stato lucido ma nessuno gli poteva somministrare degli antidolorifici oppiacei perché all'epoca erano proibiti. E' rimasto lucido fino a quando ha avuto fiato per respirare... uno strazio. Almeno mio padre non sta soffrendo troppo... ho sentito anche lui urlare dal dolore prima che trovassero il giusto dosaggio di antidolorifici, un uomo devastato e che non riconoscevo più... Oggi vive una vita ancora dignitosa pur se molte volte mi sembra un po' fatto e straparla... in questo siamo stati più fortunati di mio nonno.
Questa è la mia amara conclusione Ros, che la vita in fondo è sofferenza, ma non ce ne rendiamo conto fino a che non ci cade un macigno sulla testa come questo.
Sto vivendo il tuo dolore come se fosse il mio perché sono sicuro che presto o tardi toccherà pure a me... noi siamo ancora in viaggio, tu e tuo marito l'avete appena concluso. Ora resterà il vuoto, la rabbia, lo sconforto ed il dolore e non ci sono parole che potranno consolarti. Il tempo renderà tutto un po' più ovattato ma non cancellerà mai quello che hai passato. Ti sono vicino e ti penso... ora è il tempo del silenzio.
Un abbraccio.
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Re: è finita
Ciao ho letto tutto ciò che hai scritto e volevo dirti che mi dispiace tantissimo. ....credimi to sono veramente vicina. ...un abbraccio
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Re: è finita
Mi spiace tanto.....tanto.
Re: è finita
Che dolore indicibile...mi dispiace che ci si debba passare. Nessuno merita tanta sofferenza...come malato o come persona ad esso vicina. Questa malattia si porta via tutto...devasta le famiglie e ti lascia sopravvivere con macigni di dolore. Mi viene solo da dire...cerca di respirare profondamente,un respiro dopo l'altro...lascia che passino attraverso.
Re: è finita
Mi spiace Ros,veramente.
Ti abbraccio forte.
Franco
Ti abbraccio forte.
Franco
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Re: è finita
Mi dispiace...non ci sono parole. Ti abbraccio forte.
Re: è finita
Roslele cara....alla fine il momento che nn avrei mai voluto leggere è arrivato.....nn ci sono parole ...nn c'è niente che ora possa dirti è che possa alleviare la tua sofferenza. ..lo so!
È qualcosa di straziante assistere il tuo caro per così tanto tempo...sperare...lottare...e poi vederlo morire fra dolori...è indicibile. ...quindi posso solo mandarti tutto il mio affetto...il mio calore..il mio abbraccio più dolce....♡♡
È qualcosa di straziante assistere il tuo caro per così tanto tempo...sperare...lottare...e poi vederlo morire fra dolori...è indicibile. ...quindi posso solo mandarti tutto il mio affetto...il mio calore..il mio abbraccio più dolce....♡♡
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