Graziano e il tumore al cervello

In questo spazio è possibile raccontare e pubblicare le storie di coloro che sono riusciti, anche attraverso il dolore e la sofferenza, a sconfiggere la malattia.
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Franco953
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Iscritto il: ven 31 lug 2015, 9:57

Graziano e il tumore al cervello

Messaggio da Franco953 »

Queste storie che pubblico periodicamente , devono farci riflettere sulla concreta possibilità di battere il tumore e uscire dal tunnel della sofferenza per affrontare il futuro con Speranza e Fiducia. Oggi il termine tumore, grazie alla ricerca e all'impegno personale dei medici e dei malati per battere la "bestia", non è più sinonimo di "morte sicura". Bisogna crederci, pensare positivo e combattere con forza e decisione per uscirne vincitori.
Franco

Guarito da una leucemia infantile, Graziano a 17 anni ha subito anche un intervento per rimuovere un tumore cerebrale. Ma ciò non gli impedisce di raccontare la sua storia con ironia e leggerezza

LA STORIA DI GRAZIANO

Qualcun altro avrebbe potuto inveire contro la cattiva sorte, ma a me piace vedere il lato positivo delle cose.

Mi sono ammalato di leucemia linfoblastica acuta quando avevo solo sette anni, per quasi un anno sono stato ricoverato all'Ospedale Sant'Orsola di Bologna e poi, fino ai 14, dentro e fuori dall'ospedale per sottopormi a tutte le cure necessarie.

Sono stati anni difficili, nei quali però non ho mai perso la capacità, tipica dei bambini, di scherzare sulla malattia, cosa che anche gli adulti dovrebbero imparare: con i miei compagni di allora, per esempio, aver perso i capelli a causa della chemioterapia diventava occasione di gioco, perché ci dava un aspetto da piccoli gnomi.

Una volta dichiarato fuori pericolo per la leucemia, purtroppo comparve un altro tumore, un meningioma al cervello che i medici non escludono possa essere stato favorito dalle cure.

Ma la mia esperienza, insieme a quella di altri, ha contribuito alla ricerca e alla messa a punto di protocolli terapeutici più attenti agli effetti collaterali.

Il delicato intervento di neurochirurgia all'Ospedale Bellaria di Bologna è andato bene, lasciandomi solo con un esito di emiparesi della parte destra del corpo e di paresi all'occhio sinistro.

Nessun problema: me ne sono fatto tatuare un altro sulla spalla. Perché a me ironia ed entusiasmo non mancano: da anni lavoro nel mondo dello spettacolo, come comico e come autore.

Ho scritto due libri, testi teatrali e le mie esperienze da paziente sono diventate anche un ciclo di conferenze sul rapporto tra gioco e malattia.
Lavoro presso la Biblioteca "Giulio Einaudi" di Correggio (Reggio Emilia) e posso dire una cosa: la malattia non mi ha mai fermato.

Graziano


Storia estratta dal sito dell' AIRC (Associazione Italiana per la ricerca sul cancro)
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
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