Riporto di seguito l'articolo pubblicato sul sito della Clinica Humanitas di Rozzano, in quanto ritengo possa essere interessante

Franco



Giornata mondiale contro il cancro, in Italia si guarisce di più
In collaborazione con Redazione Humanitas News pubblicato il 6 febbraio 2017 in Malattie e cure, News

Si è svolto sabato 4 febbraio il World Cancer Day, la Giornata mondiale contro il Cancro, il cui slogan “We can. I can” (Noi possiamo. Io posso) è stato promosso dall’Unione Internazionale contro il cancro, un’organizzazione non governativa sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e che rappresenta tutte le associazioni impegnate contro la malattia in oltre cento Paesi.

Di cancro, prevenzione e diagnosi precoce ha parlato il professor Armando Santoro, Direttore di Humanitas Cancer Center, a Cuore e denari su Radio24.

Il ruolo della prevenzione

Occorre sfatare un certo fatalismo del “non è colpa mia se mi sono ammalato”, in alcuni casi è vero, ma tantissime volte il cancro dipende anche dai nostri comportamenti errati. Un’adeguata prevenzione (non aumentare di peso, non fumare, fare un minimo di attività fisica giornaliera) contribuisce a proteggere da molte forme tumorali e in caso insorgano, aiuta ad avere una prognosi migliore. Importanti anche lo screening e la prevenzione secondaria, soprattutto per quanto riguarda la mammella, la cervice uterina e il colon.

L’incidenza dei tumori in Italia

I dati di AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori) e AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) evidenziano che nel 2016 si sono registrati nel nostro Paese circa mille nuovi casi di cancro al giorno. Significa dunque che in un anno circa 365.000 persone (190 mila uomini e 176 mila donne) ricevono una diagnosi di cancro. Il dato positivo è però che in Italia si guarisce di più: siamo infatti al vertice in Europa per la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi.

“Stanno aumentando le forme tumorali, anche perché sta aumentando l’età media della popolazione e gli adulti e gli anziani sono a maggior rischio; nei Paesi occidentali dobbiamo dunque aspettarci un incremento che si aggira intorno al 5% per anno. Questo dato viene però superato dai migliori risultati terapeutici e dalla sempre maggiore possibilità di guarigione definitiva; l’Italia in campo oncologico è uno dei Paesi con i più alti standard terapeutici”, commenta il prof. Santoro.

Screening e diagnosi precoce

“In Italia abbiamo alcune campagne di screening (mammella, cervice, colon), ovvero controlli organizzati e programmati dal Sistema Sanitario Nazionale, cui è fondamentale prendere parte. Questi controlli sono però sono limitati ad alcuni organi, è dunque importante che ciascuno non sottovaluti eventuali segnali del proprio corpo e in presenza di disturbi (che non necessariamente significheranno una malattia grave o un tumore) si rivolga al medico, che valuterà l’opportunità di controlli più accurati.

In ambito oncologico una diagnosi precoce significa terapie meno aggressive, possibilità di evitare trattamenti post chirurgici e un’altissima probabilità di guarigione definitiva”, precisa il professor Santoro.

I passi avanti della ricerca

“Oggi abbiamo un approccio alla malattia completamente diverso da quello di 30-40 anni fa. Un tempo avevamo come armi contro il tumore solo la chemioterapia e l’ormonoterapia, poi c’è stato il grande boom delle terapie biologiche e delle terapie a bersaglio molecolare e ora abbiamo risultati interessanti e confortanti dall’immunoterapia. Questo approccio sembra funzionare non solo su un singolo tumore, ma anche in tumori molto diversi l’uno dall’altro e questa è una novità molto importante. Il futuro è roseo, mi aspetto vantaggi e progressi notevoli nei prossimi anni.

Mi preme sottolineare come una diagnosi di tumore oggi significhi sempre meno una diagnosi drammatica che porta alla morte e sempre di più guarigione o lunghissima sopravvivenza con tossicità nettamente ridotte”, conclude il professor Santoro.

Tratto da Humanitas News pubblicato il 6 febbraio 2017 in Malattie e cure

Buongiorno,
questo è il mio primo messaggio pur leggendo spesso questo forum
Prendo spunto da questo topic per chiedermi/vi se effettivamente le statistiche sul cancro che ci vengono spiatellatte periodicamente siano veritiere o meno

Faccio il volontario in un ospedale e vedo tantissima sofferenza tra i malati di cancro, numerosissimi e in continua crescita a tutte le età
Mi giro intorno a me e vedo malati di tumore che crescono in continuazione tra parenti, amici e conoscenti.
E spesso non sopravvivono
Quindi quando sento che oggi il 70% dei tumori è curabile con sooravvivenza oltre i 5 anni io storco il naso
O sono solo io quello sfortunato che vede intorno a se malati che non sopravvivono o qualcosa non torna

So bene che ancor oggi di tumore si muore e che alcuni tipi risultano ancora incurabili, che rispetto ad anni fa si sono fatti passi da gigante ma la relazione del post sopra a me pare molto ottimistica ed anche leggendo questo forum con le sue strazianti esperienze è possibile rendersene conto



Che ne pensate?

Ciao missyou
anch'io sono volontario presso il reparto di oncologia di un ospedale.
Certo, come dici tu, vedo tanta sofferenza, tanta rassegnazione ma anche tanta speranza,
Ci sono tumori terribili che riescono a colpire gli organi principali in poco tempo e nei confronti dei quali ogni tipo di cura è impossibile ma ci sono anche tumori con i quali i possibile convivere ed altri con i quali è possibile arrivare anche fino alla remissione
Come certamente sai anche la possibilità o meno di "uscire dal tunnel" o perlomeno di convivere con la malattia, dipende da molteplici fattori.
Come giustamente, a mio avviso, evidenzia l'articolo, 20/30 anni orsono il "cancro" nell' 80/90% dei casi , corrispondeva ad una sentenza di morte sicura. Oggi , grazie ai passi avanti della ricerca, la situazione è migliorata anche se molti passi avanti devono ancora essere fatti.
Certo di cancro si muore e sarebbe stupido negarlo ma non sempre è così
Come te , anch'io vedo molte persone soffrire e poi concludere la propria vita in breve tempo ma ho visto e conosco anche persone che hanno vissuto con la malattia per 10/20 anni ed altri ancora che sono arrivati alla remissione.
Bisogna credere nella ricerca e , soprattutto noi che passiamo parte del nostro tempo vicino ai malati, dobbiamo credere nella possibilità di superare la malattia. Credo nella possibilità di infondere, in coloro che assistiamo, la fiducia nelle cura che stanno seguendo e la speranza di ottenere, giorno dopo giorno, anche solo dei piccoli ma importanti miglioramenti.
Come diceva il compianto dott. Veronesi , l’esperienza clinica ci insegna che un malato psicologicamente forte reagisce meglio ai trattamenti, perché è capace di aderire alla cura con coscienza, sistematicità e determinazione. L’atteggiamento individuale quindi, anche se non influisce sulla prognosi finale, certamente può influire sulla fasi del decorso della malattia. Un paziente aiutato da un atteggiamento ottimistico guarisce di più anche perché segue meglio le cure, s’impegna a osservare meglio le indicazioni del medico, s’impegna a voler guarire.".
A mio avviso è da qui , da questo forum, che dobbiamo continuare a lanciare il nostro messaggio di speranza ribadendo con forza e decisioone che oggi più che mai " ll cancro è una parola, non una sentenza".
Un abbraccio

Franco

Scusate se mi permetto ma nemmeno la prevenzione serve a qualcosa se poi chi di dovere non ti avvisa che c'è qualcosa che non va. Per una negligenza,per una semplice telefonata non fatta una persona si può ritrovare la vita distrutta....senza alcuna possibilità di scelta!!

Ciao...La penso come voi...E sono convinto che non vengono dette le cose come stanno...Su cosa mangiamo, su cosa respiriamo...Ecc.
Si rovinerebbe un indotto che ci gira attorno...L economia mondiale. E non dicano e la vita si è allungata. Sempre più giovani si ammalano di malattie tumorali...I reparti ematoncolgici pediatrici sono sempre pieni...

Prima ti dicono che la prevenzione è fondamentale...Poi non ci sono i soldi per metterla in atto..
mi son dovuto muovere io...Il mio medico avendo seguito i miei genitori con un tumore al pancreas non doveva farmi fare prevenzione???
No ti dicono che nn possono sforare con tac,RM,eco.
Cosa più grave non sapeva dell esistenza dell Istituto del pancreas a Verona....A 100 km da casa mia. Tutto il sistema è una vergogna.
Vi abbraccio tutti

Matteo

Esattamente Matteo.
Proprio recentemente ho posto la questione della prevenzione al mio medico di base
In seguito ai miei continui problemi intestinali e dolori addominali ho chiesto di fare qualche accertamento per escludere problemi al colon (esami del sangue, ricerca sangue occulto etc)
Lui no...dice che essendo giovane non è giustificabile ancora l'iter preventivo rappresentando un costo per la sanità
Ma come? Il tumore al colon mica viene solo dai 50 anni in su...e di fronte a dei sintomi importanti io avrei il diritto di indagare
La sanità non spenderebbe di più per curarti anzichè prevenire?

Sta di fatto che ora farò gli accertamenti a spese mie
Esistono dei paradossi nella sanità italiana

Esattamente i medici stessi non ne sanno,perché si muovono in base alle statistiche. Non ti spiegano la correlazione che ci puo' essere tra i tumori il cibo e tutto quello che ci circonda. E spesso è il malato che si deve interessare. Addirittura il mio medico di base quando gli ho chiesto il certificato di malattia mi ha detto che non ero esente dalle fasce di reperibilità anche se stavo facendo terapie salva vita perché diceva che anche se avevo un tumore in realtà era come se avessi una semplice influenza!!!!!! Una semplice influenza????!!! Magari fosse stata davvero quella!!!! Io mi sono dovuta informare perché lui non ne sapeva niente. Io mi sono ammalata a causa di una negligenza appunto. Avevo fatto lo screening per prevenire il tumore al collo dell'utero....non mi hanno detto che era positivo. Si sono DIMENTICATI di avvisarmi!!! E così a 33 anni ho dovuto decidere da sola come muovermi ma senza possibilità di scelta....non diventerò mai una madre e in più ora sono in menopausa. Picchierei quelli che mi dicono probabilmente doveva andare così. ..perché non doveva andare così. ..sarebbe bastata una telefonata ..solo una!! Scusate lo sfogo ma è una cosa che proprio non riesco ad accettare!!! Non puoi rischiare la vita perché degli incompetenti non hanno fatto il loro lavoro...scusate ancora!!!

Cia Dany mi dispiace molto per quello che ti è successo e capisco anche che non cambierebbe il tuo stato attuale di salute, ma una bella denuncia io gliela avrei fatta porca miseria!!!!! ci rimettono sempre gli stessi ....e spesso nessuno paga per i propri errori!!!

Ciao moni1 ti ringrazio tanto!!! Certo ho denunciato e ovviamente sarà una bella lotta...ma non mi importa perché si tratta di giustizia!!! E per una volta cavoli chi sbaglia deve pagare!!!