Il glioblastoma multiforme ha portato via il mio papà

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maxso
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Il glioblastoma multiforme ha portato via il mio papà

Messaggio da maxso »

Scrivo questo articolo per raccontare la storia del mio povero papà. Il mio( anzi nostro) incubo inizia il 31 luglio 2015. Quel giorno mio padre prende una "strana" fissazione: vuole sapere la parola di Marisa Laurito. Sembra un pazzo, a tutti i costi vuole farsi venire in mente questa "benedetta" parola. Dopo alcune ore mio fratello se la ricorda e mio padre si calma. La parola in questione è "figurati". In me scatta un campanello d'allarme: ho paura che mio padre abbia l'alzheimer. Passano i giorni e la "paura" si affievolisce, anche perchè mio padre non sembra avere problemi mentali.

A metà agosto però arriva una prima "mazzata": dall'esame prostatico è uscito un tumore maligno. Mio padre prende la cosa non bene e va quasi in depressione, nonostante il medico di base gli abbia assicurato più volte che con una buona cura ormonale(l'operazione l'avevamo scartata a priori) sarebbe sopravvissuto dignitosamente altri 10 anni. Facciamo la scintigrafia ossea e la TAC total body, da entrambi gli esami non esce nulla. Siamo pronti per affrontare la "battaglia" contro il tumore alla prostata. Nemmeno il tempo di iniziare che arriva la seconda mazzata: mio padre ha problemi di mobilità al braccio sinistro, mal di testa e delle volte sembra assente. Il 27 settembre 2015 lo portiamo all'ospedale, dalla TAC esce una massa tumorale 5x4 al cervello. Con la cura dei medici(Keppra, Soldesam e Clexane) mio padre migliora e riesce a tornare quasi quello di prima.

Il 7 ottobre 2015 viene operato e gli viene asportato un tumore grande quanto un'arancia(così disse il chirurgo). L'operazione riesce perfettamente senza nessun handicap fisico. Il 17 ottobre 2015 viene dimesso. Dopo circa un mese facciamo la prima visita con l'oncologo e il 10 dicembre 2015 inizia il programma di radioterapie(30) e chemioterapia(Temodal x 42 giorni). La dottoressa delle radioterapia prescrive nuovamente il Soldesam(inizialmente 4 mg al giorno, poi 8 mg). Mio padre reagisce bene, ma quando arriviamo alla fine del programma(fine gennaio 2016) inizia ad avere problemi di mobilità, preferisce restare sempre nel letto. Da quel momento e in concomitanza con la riduzione del cortisone, inizia una lenta fase regressiva che lo porterà alla morte il 16 maggio 2016. L'ultimo mese è stato terribile, mio padre in pratica era diventato quasi un vegetale. "Fammi morire", queste sono le ultime due parole(farfugliate) dette a me 10 giorni prima di morire. Il mio caro papà aveva 78 anni ed era una persona dinamica: ogni giorno faceva diversi chilometri a piedi nonostante l'età.
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Franco953
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Re: Il glioblastoma multiforme ha portato via il mio papà

Messaggio da Franco953 »

Max
non penso che ci siano parole adeguate che possono alleviare almeno in parte , questo momento terribile della tua vita
Perdere un amico, un parente ma soprattutto un genitore è un evento che stende veramente a terra e ti ricolta come un calzino
Ti sono vicino e voglio abbracciarti anche se virtualmente.
Ci vuole tempo per accettare la morte della persona che amiamo ; tempo e , purtroppo, tanta sofferenza
Si soffre per la mancanza giornaliera, della sua voce, della sua immagine, dei suoi consigli, del suo amore
A noi resta solo la triste consolazione di dover accettare, nel bene nel male, la scomparsa della persona cara
Bisogna comunque farsene una ragione pensando che papà avrebbe voluto così. Avrebbe voluto che il suo ricordo fosse motivo di nostalgia e non di dolore.
Poi ognuno cerca di sfogare la sofferenza, il dolore della perdita nel modo che ritiene più opportuno
Io ho scelto il l volontariato ed ho chiesto espressamente di dare il mio contributo nell'ambito del reparto oncologico di un ospedale.
Voglio portare il mio aiuto la mia esperienza a coloro che soffrono e soffriranno per una maledetta malattia chiamata tumore

Un abbraccio

Franco
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
maxso
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Re: Il glioblastoma multiforme ha portato via il mio papà

Messaggio da maxso »

Franco953 ha scritto:Max
non penso che ci siano parole adeguate che possono alleviare almeno in parte , questo momento terribile della tua vita
Perdere un amico, un parente ma soprattutto un genitore è un evento che stende veramente a terra e ti ricolta come un calzino
Ti sono vicino e voglio abbracciarti anche se virtualmente.
Ci vuole tempo per accettare la morte della persona che amiamo ; tempo e , purtroppo, tanta sofferenza
Si soffre per la mancanza giornaliera, della sua voce, della sua immagine, dei suoi consigli, del suo amore
A noi resta solo la triste consolazione di dover accettare, nel bene nel male, la scomparsa della persona cara
Bisogna comunque farsene una ragione pensando che papà avrebbe voluto così. Avrebbe voluto che il suo ricordo fosse motivo di nostalgia e non di dolore.
Poi ognuno cerca di sfogare la sofferenza, il dolore della perdita nel modo che ritiene più opportuno
Io ho scelto il l volontariato ed ho chiesto espressamente di dare il mio contributo nell'ambito del reparto oncologico di un ospedale.
Voglio portare il mio aiuto la mia esperienza a coloro che soffrono e soffriranno per una maledetta malattia chiamata tumore

Un abbraccio

Franco
Vedere mio padre soffrire è stato straziante. Ad un certo punto ho pregato Dio che lo facesse morire. Ammiro molto la scelta fatta da te. Io non riuscirei a fare volontariato con dei malati, perchè rivivei ogni giorno i sette mesi terribili che ho passato con mio padre. Già adesso, ogni tanto mi vengono in mente quei brutti flashback
 


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