Buongiorno a tutti..vi ho letto tanto,ogni singolo giorno in questo mese. HO letto le vostre storie , mi sono emozionata.ho perso mio papà un mese esatto fa. Manca come l'aria. Era la persona più bella che io abbia mi conosciuto. Un marito fantastico e un papà eccezionale. Oltre che da paco,nonno splendido. Ha lottato per tanto tempo,sei anni contro un cancro metastatico,non ho mai voluto a differenza vostra, guardare davvero in faccia la realtà. Non ho mai voluto incontrare i suoi oncologi,mi bastavano le verità che lui mi filtrava. Non mi ha mai raccontato la parte peggiore,e io non l' ho mai voluta spere. In questi anni di malattia ha continuato. Avivere al cento per cento la sua vita. Mi ha vista sposarmi,mi ha accompagnato all' altare,ha visto nascere la sua nipotina e l ha tenuta per un anno intero insieme a lui. Si è aggravato improvvisamente in due settimane,quando la.dottoresa ha. Comunicato a mia mamma di voler interrompere le chemio non ci ho voluto credere,il mondo mi è crollato addosso,in pochi giorni lui è mancato. Mi rimprovero tante cose,prima tra tutte il non aver avuto il coraggio di andare da lui in ospedale,quando era in fin di vita. Sono stata codarda. Non volevo,non potevo vederlo in quello sta stato,avevo paura di ricordarmelo così. Avevo paura che crei conservato a lungo solo quelle ultime immagini. Sono stata una codarda. Avrei voluto dirgli mille cose,non l' ho fatto. Volevo ricordarmelo nei nostri viaggi, nelle nostre nuotate insieme,facevamo sempre a gara. Nelle nostre partitee a tennis,nelle vene che mi preparava,nelle chiaccherate interminabili abbracciati sul divano. Nei compleanni,nei lunghi viaggi in macchina. L ho vissuto in modo totalizzante e ringrazio il cielo per questo sono. Per aver avuto con lui il rapporto migliore che avrei mai potuto desiderare,per essere stato per me un esempio,era avermi insegnato a non arrendermi mai ,a dare importanza a ciò che davvero conta.. mi mancherà infinitamente.
Sono vicina a tutti voi.
PS il nome che ho scelto è quello che lui avrebbe voluto dare alla mia bimba,sole oppure Luna,perché diceva che sicuramente sarebbe nata bella come il sole o come la luna.

Ti capisco cara Soleluna! Il mio papà è mancato quasi due anni fa (ancora non ci credo, mi sembra ieri).
Ancora mi rimprovero di non esserci stata alla fine, ho avuto paura, non ho avuto il coraggio. Ho seguito però tutta la malattia, dalla diagnosi, alle cure e alle visite. Non è stato facile, non è mai facile.
Ancora adesso lo sogno sereno e felice, chissà se è davvero così ovunque sia!
Ancora adesso mi ritrovo a pensare per una frazione di secondo "è morto davvero?" perchè in quel momento vorrei mandargli un messaggio o fargli una telefonata perchè mi succede una cosa!
Ti abbraccio, Stefania

Ti capisco benissimo, anche io ho perso la mia cara mamma una settimana fa e non sono andata alla camera mortuaria perché voleva ricordarmela a casa con me dove è stata fino alla fine.
Ti abbraccio forte.

Vi ho letto e vi ringrazio. Fa bene al cuore anche se nel male,sentirsi meno sole. Io anche la ho seguito in tutta la malattia,ma un passo indietro. Sempre fuori dalla porta dei dottori,sempre pronta ad ascoltare solo le sue parole,avevo l'ansia dei medici,c'è l' ho tutt'ora. Mi fidavo ciecamente di quello che mi diceva lui,mi bastava. Non ho mai letto una tac né un referto. L ho fatto solo adesso,e li conosco a memoria ormai. Ho chiamato solo quando è mancato la sua oncololpga,mi ha confermato che lui ha sempre voluto proteggerci perché era ben consapevole della gravità della sua malattia,ma non per questo si è mai voluto arrendere ,ha voluto tentare l impossibile. In questo modo la sua morte è stata per noi più improvvisa, ma gli ultimi anni poi leggeri. Non so sinceramente se ci è una strada meno dolorosa,quel che è certo è quello che rimarrà per sempre è la amore sconfinato che abbiamo per loro,e quello non ce lo porta togliere nessuna malattia.
PS anche a me non sembra vero, non riesco ancora adentrare nella nostra chat di WhatsApp.

Io ho letto tutti i referti di mia mamma, andavo insieme a lei a parlare con i medici ma non pensavo che la situazione fosse così grave, credevo che almeno un altro anno sarei potuta stare insieme a lei c'erano tante cose che volevamo fare ancora ma purtroppo le cose sono andate diversamente. La sera che è venuta a mancare quando sono tornata a casa una falena si è posata sulla zanzariera della finestra sono convinta che era un suo messaggio, un modo per dire che continuerà a vegliare su di me da lassù.

Lila 87,sono sicura che sia così. Credo molto in queste cose e credo che la vita non finisca con una malattia,con la morte del coro,c 'e molto di più e sta a noi essere brave a capire i loro segnali. Come facevi ad andare con lei dai medici? Invidio in senso buono,il tuo coraggio. Le gambe mi tremavano già solo fuori dalla porta. Lui no,era sempre così forte,tosto,positivo. Dimmi dove trova i quel coraggio. Scusa le domande e se non vuoi rispondere ti capisco!!

Lila 87,sono sicura che sia così. Credo molto in queste cose e credo che la vita non finisca con una malattia,con la morte del coro,c 'e molto di più e sta a noi essere brave a capire i loro segnali. Come facevi ad andare con lei dai medici? Invidio in senso buono,il tuo coraggio. Le gambe mi tremavano già solo fuori dalla porta. Lui no,era sempre così forte,tosto,positivo. Dimmi dove trova i quel coraggio. Scusa le domande e se non vuoi rispondere ti capisco!!

Il coraggio di andare a parlare con I medici e leggere i referti è stata una cosa quasi naturale anche perché andavo io quando lei non riusciva a camminare. Non so se hai letto la mia storia, io ho comunque saputo tutta la verità solo dopo, lei sapeva che aveva pochi mesi io credevo o forse speravo che almeno un altro anno saremmo rimaste insieme purtroppo non è stato così. Forse non so inconsciamente da tanti piccoli segnali avevo capito com'era la situazione e semplicemente non volevo accettarlo o come ho detto volevo sperare che con la terapia sarebbe stata un po meglio. Purtroppo non è stato così.

Non avevo letto tutta la tua storia,mi dispiace molto. È incredibile come ogni storia sia diversa è uguale al tempo stesso.. Nel nostro caso lui fino a giugno è stato assolutamente autonomo,faceva le chemio,andava a lavorare, fortunatamente ha tollerato sempre ogni tipo di cura molto bene. Per questo era lui a parlare con o medici,ricordo l ansia in attesa delle sue telefonate dopo ogni colloquio.. da giugno le cose sono cambiate,la malattia ha intaccato le ossa e non è più riuscito a camminare,i dolori atroci tenuti a bada solo dalla morfina,e nonostante questo volevo crederci fino in fondo e lui con noi. Diceva che appena si sarebbe rimesso avremmo recuperato quell' estate intera passata a letto,avremmo fatto tutto quello che avremmo voluto non appena si fosse rimesso in piedi. Non capivo e non volevo capire la gravità della situazione. Anche quando la oncologa gli ha prescritto le cure domiciliari,abbiamo pensato fosse perché era troppo complicato per lui muoversi per andare in ospedaleper via delle metastasi ossee,delle fratture. Non avevo capito che era perché con loro non ci era più nulla da fare
Quando la dottoressa dell' ADI ci ha detto che avrebbero sospeso la chemio e iniziato le cure palliative ,(lui non sapeva nulla) io e mia mamma ci siamo rifiutate. Questo ti può fare capire la non accettazione di quel dolore immenso..

Ti posso capire benissimo, solo ora, con la mente un po più lucida, rileggendo i referti o ricordando alcune parole dei medici e soprattutto alcuni sintomi che mamma aveva gli ultimi giorni mi rendo conto della gravità della situazione, forse prima non volevo vedere e soprattutto non volevo accettare...ma in fondo in fondo avevo già capito tutto anche se lei ha tentato di tenermi tutto nascosto fino all'ultimo. Ora come ora penso ogni giorno a quei maledetti momenti finali di quando si è sentita male sabato pomeriggio, della chiamata dell'ambulanza, lei che respirava a fatica e spero che con il tempo queste immagini vengano sostituite da tutti i ricordi dei momenti bellissimi che ho trascorso con lei.