Incubo

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Arianna1521
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Iscritto il: mer 15 mag 2019, 2:42

Incubo

Messaggio da Arianna1521 »

Salve a tutti. Mi ritrovo in questo forum per caso, girovagando persa su internet alla ricerca di qualche risposta alle mie domande, ai miei mille dubbi, alle mie paure. Ho letto qualche post e ho capito che questo è il posto giusto in cui potersi confrontare con chi come me sta vivendo o ha vissuto nel terrore. La mia tragedia inizia due mesi fa. Mio padre (già affetto da diversi anni dal morbo di Parkinson) notò un leggero rigonfiamento nella coscia sinistra, non gli provocava dolore, la prese molto alla leggera, diciamo che non gli diede molto peso. Nello stesso periodo cominciò a soffrire di una tosse secca che non passava mai. Sotto pressione di mia madre si decise a farsi controllare. Anzitutto il medico di base ci consigliò di fare una RX al torace per la tosse, un esame del sangue e una TAC alla coscia. Per prima cosa facemmo l’RX. Da li cominciò il nostro calvario, i risultati evidenziarono delle metastasi ai polmoni Mio padre non ha mai fumato in vita sua, mai bevuto, non ha mai avuto nessun vizio. Fummo mandati urgentemente in una struttura ospedaliera privata ad alta specializzione con un dipartimento oncologico di 3’ livello. Alla prima visita l’oncologo ci chiese di portargli una TAC e una risonanza magnetica entro 15 giorni ma che sospettava già fosse un sarcoma (a lui fu detto che poteva una polmonite malcurata). Prenotammo le visite, lui le fece con un po’ di reticenza, quando andammo a ritirare il referto lo portammo subito all’oncologo, senza neppure leggere l’esito. Volevamo rimandare quel momento all’infinito. Arrivati in ospedale l’oncologo ci confermò la previsione nefasta: sarcoma alla coscia sinistra con metastasi polmonari. L’unico sintomo che fino a quel momento aveva avuto era una semplicissima tosse secca, nient’altro, nient'altro, non mi do pace. La diagnosi fu più dura di quanto mi aspettassi. Non c’era già più niente da fare. Ci disse che sarebbe stato ingiusto e irrispettoso dirci che esisteva anche l’1% di probabilità che con una qualsiasi terapia sarebbe guarito. Ci consigliò semplicemente di intervenire sui sintomi che man mano sarebbero comparsi. Le cosiddette cure palliative. Ci prescrisse delle goccine per la tosse e andammo a casa. Distrutte. Io mia madre e mia sorella restammo per giorni sotto shock, non riuscivamo a crederci, eravamo a pezzi ma dovevamo comunque continuare a far credere a lui che non ci fosse nulla di strano. Grazie alle gocce la tosse si allontanò lentamente per lasciare il passo a qualcosa di molto peggio: l’affanno. Dopo due giorni di stanchezza e affanno lo portammo al pronto soccorso, li ebbe una crisi respitoria abbastanza forte, lo aiutarono con l’ossigeno, fecero cortisone in vena, aveva la saturazione a 73. Il giorno dopo uscimmo dal pronto soccorso e nel tragitto per riportarlo a casa mi attrezzai di tutto: ossigeno, saturimetro, mascherina, nasino. Da lì in poi la situazione si aggrava ogni giorno che passa. In due mesi siamo passato dall’essere completamente ignari di tutto al doverlo alzare di peso perché non ha più forza nemmeno per mettersi da coricato a seduto, non riesce a deglutire bene, la notte non chiude occhio, se inizialmente l’ossigeno lo teneva ad intermittenza adesso non può più farne a meno perché la saturazione crolla. Dopo la prima volta al pronto soccorso ha avuto altre sue crisi gravi a casa in una delle quali la saturazione è scesa a 65. Dopo ogni crisi sta sempre peggio. Sembra che non riesca più a chiudere gli occhi, li tiene socchiusi quali tutto il tempo e ha costantemente un’espressione contrita come se sentissi dolore anche se lui ancora oggi dice di non provare dolore in nessuna parte del corpo ringraziando Dio. È magrissimo, penso non riesca più ad assimilare, è pelle ed ossa. L’unica cosa che mi rincuora é che mangia, cerchiamo di fargli tutto frullato perché non riesce a masticare e ingoiar, mangia la pastina e tantissimo gelato. Non so cosa fare, ho paura, sono terrorizzata e triste. Ogni volta che mi chiede ‘quando mi passa? Ma quando mi rimetto?’ Il mio cuore si spezza in miliardi di pezzi. Non posso dirgli che non si riprenderà più da tutto questo e io non posso fare nulla, proprio nulla per aiutarlo. Posso solo guardare inerme che la malattia lo divori giorno dopo giorno e questo mi distrugge.
Valentina&Sofia
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Re: Incubo

Messaggio da Valentina&Sofia »

Arianna leggendo il tuo racconto mi si è veramente straziato il cuore. Ho rivissuto un film aime’ gia visto...non è vero che non puoi fare nulla, puoi stargli vicino, fargli sentire la tua presenza, aiutarlo.
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