Isteroscopia diagnostica

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Franco953
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Iscritto il: ven 31 lug 2015, 9:57

Isteroscopia diagnostica

Messaggio da Franco953 »

Continuo ad inserire la descrizione su cosa sono, a cosa servono e come vengono effettuati determinati esami . Mi riferisco ai più noti. Potrebbe essere utile per tutti noi che a volte restiamo inebetiti e a bocca aperta di fronte alla richiesta specifica da parte dei medici. Naturalmente le informazioni sono estrapolate dai siti delle migliori strutture ospedaliere
Franco


Isteroscopia diagnostica

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L'isteroscopia diagnostica è un esame diagnostico effettuato dall'Unità Operativa di Ginecologia.
L’isteroscopia è una tecnica mini-invasiva endoscopica che, attraverso l’uso di un’ottica con telecamera sottilissima e di strumenti adeguati, consente di diagnosticare (isteroscopia diagnostica) e curare (isteroscopia operativa) diverse condizioni patologiche.
L’isteroscopia diagnostica diviene utile nel caso di sanguinamenti uterini anomali, tanto nell'età fertile quanto e soprattutto dopo la menopausa, ed è possibile evidenziare malformazioni uterine come setti, patologie della cavità dell’utero come polipi, fibromi, iperplasie o in alcuni casi tumori maligni.
In Humanitas è possibile, dopo valutazione della storia clinica, esame specialistico ginecologico ed ecografia transvaginale, effettuare l’isteroscopia diagnostica in ambulatorio senza anestesia, oppure in regime di Day Surgery (senza ricovero) in sedazione o in anestesia loco-regionale. La procedura strumentale dura mediamente 10-20 minuti.

Che cos’è l’isteroscopia?
L'isteroscopia è una tecnica che permette di "vedere" all'interno della cavità uterina, attraverso uno strumento sottile (isteroscopio) collegato ad una telecamera. L’isteroscopio viene introdotto nell'utero attraverso la vagina senza dover applicare lo speculum (divaricatore vaginale) e senza usare strumenti traumatici (pinze dilatatori etc..). La metodica quindi elimina ogni espediente che può provocare ansia, paura e soprattutto dolore. La metodica permette di fare diagnosi ed occasionalmente di risolvere il problema (eliminare aderenze o asportare piccoli polipi).

L’isteroscopia è dolorosa?
Nel caso l’isteroscopia venga effettuata in regime ambulatoriale senza anestesia, è previsto l’utilizzo di strumenti di diametro più sottile (in genere tra i 2 ed 5 mm), rispetto a quelli utilizzati in sala operatoria. Il canale cervicale e la cavità uterina vengono dilatati delicatamente attraverso l’infusione di acqua sterile (soluzione fisiologica) dalla vagina. La dilazione del canale cervicale con l’acqua consente il passaggio dell’isteroscopio e la visione della cavità uterina. L’utero risponde a tale distensione contraendosi come durante una mestruazione ed evocando qualche volta un dolore crampiforme simil-mestruale sopra il pube o all’altezza della spalla, che scompare in pochi minuti senza bisogno di alcuna terapia. Nel 5% delle pazienti l’esame evoca un dolore più importante. In questi casi, non appena la paziente lo richieda, il medico sospende immediatamente la procedura e la programma in narcosi (sedazione totale) con effettuazione in sala operatoria.

Perché in ambulatorio e non in sala operatoria?
La procedura ambulatoriale permette di identificare con certezza la causa dei suoi sintomi, oppure confermare (o smentire) un sospetto ecografico evitando così l’anestesia.
Deve considerare che, dopo una diagnosi, è necessario discutere il percorso terapeutico migliore che non sempre è chirurgico, quindi la procedura ambulatoriale evita che Lei possa essere sottoposta a due anestesie.

Serve una preparazione particolare prima dell’isteroscopia?
Come detto sopra, l’esame viene eseguito in ambulatorio, non richiede il digiuno né alcun tipo di anestesia o preparazione farmacologica. Gli antibiotici vengono usati come profilassi solo nelle pazienti portatrici di valvulopatie cardiache. Continui ad assumere regolarmente i farmaci con i quali è eventualmente in terapia, avendo solo cura di avvisare alla prenotazione dell’esame se fa uso di anticoagulanti o di aspirinetta.
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
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