L’AGOASPIRATO: VERITÀ E FANTASIE

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Franco953
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L’AGOASPIRATO: VERITÀ E FANTASIE

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Riporto di seguito l'articolo pubblicato sul sito del dott. Alberto Luini, in quanto ritengo possa essere interessante

Franco


L’AGOASPIRATO: VERITÀ E FANTASIE

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Nella vita di un chirurgo senologo prescrivere un agoaspirato è normale: serve per ottenere ulteriori informazioni su un nodulo mammario quando gli esami strumentali (mammografia, ecografia e qualche volta risonanza magnetica) hanno posto un dubbio.

L’agoaspirato è il prelievo di poche cellule con un ago da siringa e non permette l’ottenimento di un esame istologico. L’esame che risulta si chiama citologico (basato su poche cellule, appunto) ed è utile, tra l’altro, prima di un intervento chirurgico per avere la conferma della natura tumorale di un nodulo.

La paura maggiore delle donne di fronte all’agoaspirato è che l’ago dissemini cellule tumorali in circolo: rompere il nodulo tumorale secondo questa paura dovrebbe creare danno, risvegliare il tumore e stimolarlo ad andare in altre parti del corpo.

Si tratta di un timore non reale: l’agoaspirato andrebbe sempre eseguito nei centri con buona o ottima esperienza in senologia e il rischio di presenza di cellule tumorali sul tragitto dell’ago nella pelle è tenuto in considerazione nella successiva chirurgia (se il risultato indica la presenza di tumore).

Il rischio di disseminazione non esiste: il tumore, se è tumore, è già capace di infiltrare i tessuti e muoversi in altre parti del corpo senza che la procedura con l’ago cambi alcunché.
L’agoaspirato è importante, ma va prescritto ed eseguito nei centri di eccellenza: possibilmente nel medesimo centro che eseguirà la chirurgia in caso di tumore.


DOTT. ALBERTO LUINI
Chirurgo Senologo
Il Dott. Alberto Luini, laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano nel 1973, specializzato in Oncologia nel 1976 presso l’Università di Genova, dal 1975 al 1994 è stato assistente della Divisione di Chirurgia Oncologica dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano.
Dal 1994 vice-direttore e successivamente co-direttore con il Prof. Veronesi, dal 2001 è direttore della Divisione di Senologia dell’Istituto Europeo di Oncologia. Attualmente è anche co-direttore del Programma Mammella IEO.
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
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