Buongiorno P. ,
La tua mamma è forte ...

È bene che non tu non trascura il piccolo , non capirebbe troppa mancanza.... ,cosa che dovrebbe invece capire un adulto ...
Forza P.

Cara P.
non
mi sono espressa correttamente .... il mio pensiero è questo ... la tua mamma è forte perché è andata oltre i tempi ipotizzati dai medici.
Comunque sia... esserle sempre vicina e anche al piccolo però....ne risentirebbe poi....
Chi invece è adulto e sta bene dovrebbe avere la pazienza e capire la situazione difficile e appoggiarti che anche tu ne hai bisogno...
Chiedi perdono se ho dato modo di essere fraintesa
.
In bocca al lupo e un abbraccio.

Grazie mille per il vostro conforto. E un abbraccio a te pittipatti.

Ma figurati Maddalena, avevo capito tutto alla perfezione e ti ringrazio. Avevo anche scritto una risposta, ma è rimasto solo il tuo messaggio citato.
Con il cellulare faccio dei discreti casini. Scusami tu!
Grazie anche a Barbara, che con la sua esperienza ha permesso a tutti noi di trovarci e sentirci meno soli.
Vi abbraccio anche io, uno per uno e vi faccio dono di una cosa che una mia amica mi ha detto dopo essere rimasta vedova a 33 anni "sai, anche la mattina dopo che è morto ho pensato che vivere, in fondo, è bello". Sembra una frase fatta, ma detta da una persona che ha provato un dolore incredibile mi ha costretto a rifletterci su e pensare che è vero: vivere è bello. I nostri genitori che sono in cielo (volutamente uso il linguaggio destinato ai bambini, per la sua dolcezza) ci mancheranno per sempre, e noi dobbiamo reagire.
Sono 8 anni che ho perso il mio Babbo e ancora, distrattamente, ho la tentazione di chiamarlo al cellulare. Mi manca e quando proprio voglio celebrarlo non vado al cimitero, ma faccio una "cosa che sarebbe piaciuta a lui" e mi sento meglio. In questo periodo mi sta aiutando pensare che sta aspettando la mamma e anche se è un pensiero drammatico, mi dà sollievo.
Scusate la logorrea, ma di dormire non se ne parla stasera. P

pittipatti...ti abbraccio

Ciao P.
sei davvero in gamba .... nonostante le tristi vicende ti "accompagnano". Per quanto possiamo aiutiamo sostenendo chi ha più bisogno...
Un infinito abbraccio di cuore

5 agosto: un anno senza la mia mamma.
E' stato un anno duro, ho perso lei, ho perso il mio ragazzo, ho perso tanti amici. Ho combattuto e sto combattendo ancora, per lei, per renderla fiera di me. Ma a volte la sua mancanza mi fa mancare il respiro. E questo mese ho pensato tanto a quanto ha sofferto, non mi riesco a dare pace. Darei qualsiasi cosa per poterla abbracciare. E non ci penserei due volte e prendere il suo posto. Perchè non meritava di stare così male e soffrire così tanto.Nessuno lo merita. E non riesco a non pensare a come era diventata, piccola, magrissima, paralizzata, con dolori che la facevano urlare e soffrire in continuazione. E il suo sorriso, splendido, anche in quelle condizioni. Vorrei poterla ricordare diversamente ma non ci riesco. E questo mi fa male, tanto male, ancora più della sua mancanza. Pensare alla sua sofferenza. E' un incubo.
Un abbraccio a tutti.

barbara79 ha scritto: ↑mar 28 ago 2018, 17:32 5 agosto: un anno senza la mia mamma.
E' stato un anno duro, ho perso lei, ho perso il mio ragazzo, ho perso tanti amici. Ho combattuto e sto combattendo ancora, per lei, per renderla fiera di me. Ma a volte la sua mancanza mi fa mancare il respiro. E questo mese ho pensato tanto a quanto ha sofferto, non mi riesco a dare pace. Darei qualsiasi cosa per poterla abbracciare. E non ci penserei due volte e prendere il suo posto. Perchè non meritava di stare così male e soffrire così tanto.Nessuno lo merita. E non riesco a non pensare a come era diventata, piccola, magrissima, paralizzata, con dolori che la facevano urlare e soffrire in continuazione. E il suo sorriso, splendido, anche in quelle condizioni. Vorrei poterla ricordare diversamente ma non ci riesco. E questo mi fa male, tanto male, ancora più della sua mancanza. Pensare alla sua sofferenza. E' un incubo.
Un abbraccio a tutti.

Mi spiace tanto per quello che hai passato ed ancora stai passando, purtroppo non tutti gli ospedali sono solerti a capire quando il malato ha necessità di essere aiutato a non soffrire. Ci si concentra sulla "malattia" ma quando non c'è più nulla da fare bisogna fare il massimo per lenire le sofferenze, ed è importante anche avere cura della dignità del malato, troppo spesso di fatto abbandonato perchè "non c'è abbastanza personale" per un'assistenza continua e personalizzata. Allora in questi casi meglio rivolgersi alle cure palliative domiciliari oppure all'hospice, dove il malato viene considerato davvero come persona.
Tu comunque eri lì, e se ancora adesso ti fai queste domande possiamo essere sicuri che la tua mamma ha percepito tutta la tua vicinanza!
Un abbraccio

Ciao Barbara
Mi ricordavo che in questi giorni ricorreva il primo anno senza la tua mamma. Ti capisco pienamente...anche io in questi giorni sento la ferita aperta e dolorante. E poi ci potesse essere una medicina che ci toglie quei ricordi,quelle immagini quelle parole che siamo state costrette a sentire. Tornano fuori continuamente...
È un momento molto malinconico per me e difficile
Nella mia vita la serenità non dura più di qualche secondo ultimamente e per certi versi sono contenta che certe cose non abbia dovuto sentirle.
Stiamo vicine tra noi qui dove sappiamo di avere il nostro spazio per esprimerci
Un grosso abbraccio