leggete
Re: leggete
Capisco e condiviso quanto hai scritto
Io comunque, visto che sono cure integrative , le proverei
Ad esempio l'artemisia è una pianta che interviene nella distruzione delle cellule tumorali del polmone.
A dirti la verità non penso che gli oncologi abbiano molta fiducia nelle cure integrative anche perchè ho letto testimonianze di persone che hanno provato e ad alcuni ha fatto effetto mentre ad altri no.
Per cui da cosa dipende ? Dal livello della malattia oppure dalle cellule del malato stesso che reagiscono per alcuni in un modo e per altri in un 'altro ?
Oggi, ad esempio, a livello clinico si punta molto anche su una dieta alimentare equilibrata, ed è una cosa ,anche questa, da provare
Io credo che laddove c'è una speranza e si è certi che il prodotto, la pianta, la dieta, non è in contrasto con le cure mediche, si debba comunque provare.
UN abbraccio
Franco
Io comunque, visto che sono cure integrative , le proverei
Ad esempio l'artemisia è una pianta che interviene nella distruzione delle cellule tumorali del polmone.
A dirti la verità non penso che gli oncologi abbiano molta fiducia nelle cure integrative anche perchè ho letto testimonianze di persone che hanno provato e ad alcuni ha fatto effetto mentre ad altri no.
Per cui da cosa dipende ? Dal livello della malattia oppure dalle cellule del malato stesso che reagiscono per alcuni in un modo e per altri in un 'altro ?
Oggi, ad esempio, a livello clinico si punta molto anche su una dieta alimentare equilibrata, ed è una cosa ,anche questa, da provare
Io credo che laddove c'è una speranza e si è certi che il prodotto, la pianta, la dieta, non è in contrasto con le cure mediche, si debba comunque provare.
UN abbraccio
Franco
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Re: leggete
in realtà dipende un pò da oncologo ad oncologo, quello di mia mamma non è completamente scettico a cure integrative, che poi facciano miracoli come nei casi di Amedeo Gioia è un altro paio di maniche.
l'oncologo ci ha detto che in questo momento di stallo, fra una cura e l'altra, possiamo provare eventuali cure "alternative" ma cose solamente naturali per non appesantire il fegato.
il mio pensiero (non medico) è che dipenda molto da persona a persona...
l'oncologo ci ha detto che in questo momento di stallo, fra una cura e l'altra, possiamo provare eventuali cure "alternative" ma cose solamente naturali per non appesantire il fegato.
il mio pensiero (non medico) è che dipenda molto da persona a persona...
-
- Membro
- Messaggi: 78
- Iscritto il: dom 4 ott 2015, 11:12
Re: leggete
Credo serva un po' di chiarezza...
Ogni farmaco utilizzato per qualunque terapia (sia un principio attivo "naturale", sia uno sintetico). per un utilizzo giustificato deve avere una prova di efficacia. Prova di efficacia che si ottiene con studi ad hoc (non necessariamente fatti da un industria farmaceutica in cerca di lucro, ma anche da strutture pubbliche ed ONLUS)
La ricerca medica si divide in diverse fasi (lo dico dopo aver lavorato anni in un laboratorio di ricerca oncologica come allievo durante i miei studi):
-studi "in vitro" (fatti su colture cellullari) Servono a mostrare l'efficacia del principio attivo direttamente sulle cellule. Sembrerebbe che questa sostanza sia stata studiata al momento solo così. I composti sintetici sono spesso preceduti da uno studio "in silico" (al computer) usato per screenare velocemente una molecola fra molte candidate simulandone l'interazione col suo bersaglio.
-studi "in vivo" (su animali). Servono a capire come si comporta la sostanza in un organismo complesso senza correre rischi sull'uomo. In questi studi si vede acghe come il farmaco viene metabolizzato e come agisce sui vari organi e vengono stimati impotanti parametri come la dose letale e la minima efficace. Vengono inoltre ottenuti dati sulla tossicità utlizzando diverse specie per ridurre i rischi..
Una molecola efficace sulle cellule può non esserlo su un organismo complesso per vari motivi: la tossicità ad un particolare organo, il metabolismo distrugge il farmaco prima che possa raggiungere il bersaglio, ecc...
-trial clinici di fase 1
la sostanza è testata su pochi soggetti umani di norma SANI solo per studiarne la tossicità (coi chemioterapici o le sostanze la cui tossicità è già nota non si usano soggetti sani, ma malati dela patologia per correttezza etica). RIPETO: SONO SOLO STUDI DI TOSSICITA'! (si aumenta la dose e si monitora il paziente finchè non compaiono eventi avversi, non si guarda l'effetto sul tumore). Questi studi servono a correggere i parametri stimati sugli animali in modo da renderli compatibili con l'uomo
-trial clinici di fase 2: stabilita la dose tossica si va a cercare la dose efficace da sommministrare ai pazienti per ottenere un effetto. Questa fase ancora non confronta la terapia sperimentale con quelle esistenti e di comprovata efficacia.
trial clinici di fase 3: la terapia studiata è confrontata con lo standard di riferimento o col placebo (acqua fresca) in modo da compararla con le terapie già disponibili. Dopo questa fase il farmaco è in commercio. vengono studiati poi su grossi numeri (migliaia di pazienti in molti centri) gli effetti collaterali meno frequenti.
trial clinici di fase 4: per molti anni dopoo l'entrata in commercio gli effetti avversi sono monitorati (se si scoprono effetti gravi non visti alle fasi precedenti il farmaco può venire anche ritirato dal mercato)
Questo processo dura anche 10 anni! La sostanza qui proposta ha a malapena superato a quanto ho capito il primo step quindi è di efficacia sull'uomo ancora assolutamente non provata! Va bene assunmerla come integratore... ma non sostituitela alle terapie di comprovata efficacia.
Ogni farmaco utilizzato per qualunque terapia (sia un principio attivo "naturale", sia uno sintetico). per un utilizzo giustificato deve avere una prova di efficacia. Prova di efficacia che si ottiene con studi ad hoc (non necessariamente fatti da un industria farmaceutica in cerca di lucro, ma anche da strutture pubbliche ed ONLUS)
La ricerca medica si divide in diverse fasi (lo dico dopo aver lavorato anni in un laboratorio di ricerca oncologica come allievo durante i miei studi):
-studi "in vitro" (fatti su colture cellullari) Servono a mostrare l'efficacia del principio attivo direttamente sulle cellule. Sembrerebbe che questa sostanza sia stata studiata al momento solo così. I composti sintetici sono spesso preceduti da uno studio "in silico" (al computer) usato per screenare velocemente una molecola fra molte candidate simulandone l'interazione col suo bersaglio.
-studi "in vivo" (su animali). Servono a capire come si comporta la sostanza in un organismo complesso senza correre rischi sull'uomo. In questi studi si vede acghe come il farmaco viene metabolizzato e come agisce sui vari organi e vengono stimati impotanti parametri come la dose letale e la minima efficace. Vengono inoltre ottenuti dati sulla tossicità utlizzando diverse specie per ridurre i rischi..
Una molecola efficace sulle cellule può non esserlo su un organismo complesso per vari motivi: la tossicità ad un particolare organo, il metabolismo distrugge il farmaco prima che possa raggiungere il bersaglio, ecc...
-trial clinici di fase 1
la sostanza è testata su pochi soggetti umani di norma SANI solo per studiarne la tossicità (coi chemioterapici o le sostanze la cui tossicità è già nota non si usano soggetti sani, ma malati dela patologia per correttezza etica). RIPETO: SONO SOLO STUDI DI TOSSICITA'! (si aumenta la dose e si monitora il paziente finchè non compaiono eventi avversi, non si guarda l'effetto sul tumore). Questi studi servono a correggere i parametri stimati sugli animali in modo da renderli compatibili con l'uomo
-trial clinici di fase 2: stabilita la dose tossica si va a cercare la dose efficace da sommministrare ai pazienti per ottenere un effetto. Questa fase ancora non confronta la terapia sperimentale con quelle esistenti e di comprovata efficacia.
trial clinici di fase 3: la terapia studiata è confrontata con lo standard di riferimento o col placebo (acqua fresca) in modo da compararla con le terapie già disponibili. Dopo questa fase il farmaco è in commercio. vengono studiati poi su grossi numeri (migliaia di pazienti in molti centri) gli effetti collaterali meno frequenti.
trial clinici di fase 4: per molti anni dopoo l'entrata in commercio gli effetti avversi sono monitorati (se si scoprono effetti gravi non visti alle fasi precedenti il farmaco può venire anche ritirato dal mercato)
Questo processo dura anche 10 anni! La sostanza qui proposta ha a malapena superato a quanto ho capito il primo step quindi è di efficacia sull'uomo ancora assolutamente non provata! Va bene assunmerla come integratore... ma non sostituitela alle terapie di comprovata efficacia.
Re: leggete
Grazie Walter per la precisazione ma questo era stato specificato e pensavo fosse chiaro vi prego di scusarmi nel caso in cui non fosse così