Ed oggi è arrivato il momento, ho avuto conferma la Chemio andrà fatta, in qualsiasi caso, da martedì si comincia con i vari prelievi, dal sangue al midollo, di nuovo, biopsia ossea, tac e pet, tutti esami già fatti, ma il sospetto di una nuova neoplasia, in concomitanza con quella precedente, costringe alla ripetizione.
La prima chemio sarà un po’ come il primo giorno di scuola o il primo giorno di un nuovo lavoro,comunque andrà, non si potrà dimenticare ed è preceduta da momenti di ansia e agitazione.
Quella cosa, sentita nominare in qualche circostanza che aveva colpito il mio immaginario e mi faceva rizzare le orecchie, sta per capitare proprio a me, sono abituato a farmaci e terapie pesanti, ma la specialista oggi mi ha “preparato” per bene, perché sarà un bel inferno, sia nel caso di semplice chemio, o di quella in abbinamento alla terapia monoclonale, la più probabile.
Che parolona: chemioterapia. Solo dirlo fa rabbrividire, immaginarmi già attaccato alla flebo, seduto su quelle poltrone, non è proprio una cosa che fai senza pensare.
Sono triste, incazzato, pensieroso, perplesso, mi sto armando, documentando e – soprattutto – convincendomi che non sarà un percorso facile, e che dovrò mettere in conto vomito, nausea, dolori allucinanti, qualcosa che ad oggi, almeno secondo gli specialisti, non ho mai provato, perché la terapia devasta un corpo sano, figurarsi uno già martoriato da altre malattie gravi che già hanno compromesso in maniera irreparabile il tuo organismo, nel mio caso infatti mi hanno consigliato già di pensare ad approccio di terapia del dolore in sostituzione dai cannabinoidi, o integrarlo con la morfina, perché i malati reumatici gravi, con sospetto coinvolgimento neurologico, da terapie del genere, escono completamente devastati.
Mi sembrava di avere, ormai superato la fase della diagnosi e pensavo di avere già metabolizzato la malattia e il significato che avrebbe assunto nella mia vita, invece non so nulla, perché la notizia di oggi, mi ha sconvolto, perché lo sguardo del medico mentre ti spiega tutti gli effetti e tutte le possibilità a cui puoi andare incontro, tra effetti collaterali a breve, medio e lungo termine ti lascia senza parole, sentirsi dire che ora la/le malattie possono essere ovunque, compresi midollo ed ossa, oltre a tutte le parti che già si sapevano, ti fa sentire nudo ed indifeso, più di quanto tu non lo sia.
Decidere di inserire un Pic o un Port, per fare terapia, per non bucare sempre le povere vene che ormai cominciano a patire le continue bucature, ti fa sentire di *****, perché ti fanno capire che non ne avrai per tempi brevi.
L’idea di cominciare terapia in un momento così è massacrante, devi attrezzarti per andare in ospedale, sperare che la gente intorno sia intelligente e ti permetta di curarti al meglio, visto che gli ospedali sono in difficoltà per sto Covid 19, e tanti capacchioni vanno in giro come se niente fosse, non pensando che, loro torneranno ad una vita relativamente normale, alla fine di sta storia, ma c'è gente che la normalità la vedrà con il binocolo, se la vedrà, a causa di malattie terribili e condizioni di salute a dir poco debilitanti.
Spero di uscirne con meno danni possibili, e spero di poter tornare a vivere una vita più normale nel minor tempo possibile.
Linfoma in paziente Reumatico
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