Mia moglie ha un colangiocarcinoma diagnosticato ormai un anno e mezzo fa.
A Natale, con una tac, sono state individuate delle metastasi nel polmone e del liquido. Liquido che poi è comparso anche sull'addome e gambe gonfississime che trasudano.
Ha voluto da poco interrompere la chemio in quanto a suo parere gli dava senso di nausea. Prendeva la capecitabina in pillole ed era solo palliativa.

Le è stato applicato un drenaggio toracico e uno peritoneale.

Oggi giornalmente facciamo dei drenaggi alternandoli. Per avere un'idea dal polmone leviamo circa 500ml e, il giorno successivo, dall'addome circa 800ml.

I medici dicono che non c'é possibilità di intervenire per eliminare tutto il liquido in una seduta perché si riformerebbe velocemente e mia moglie avrebbe solo gli svantaggi dell'intervento senza nessun beneficio reale

Giornalmente fa infusioni di albumina.

Da circa 10 giorni invece ha iniziato a vomitare con maggiore frequenza, di solito la sera prima di andare a letto. A me sembra che venga giù sia il pranzo che la cena. In bagno va quasi regolarmente e nell'ultima eco non sembrano esserci motivi di occlusione anche se il liquido è tantissimo. Il radiologo aveva stimato poco più di tre litri.

Dopo aver scritto tutto questo mi rendo conto che non ho una vera e propria domanda da farvi.
Se c'è qualcuno che ha vissuto o vive una situazione simile ha qualcosa da consigliarmi?


Grazie

Caro debharloc
mi spiace veramente per tua moglie e mi spiace immensamente anche per te perchè so i momenti terribili che stai vivendo
Lo so perchè ci siamo passati anche mia moglie ed io
Giustamente nel tuo messaggio non c'è nessuna domanda specifica in quanto, come ben sai, ogni tumore ha una sua evoluzione e quindi effettivi fisici diversi in relazione a molteplici fattori.
Le eventuali risposte quindi potrebbero descrivere situazioni del tutto specifiche che potrebbero essere completamente diverse da quella di tua moglie
La soluzione più logica ,quindi a mio avviso, è affidarsi completamente agli oncologi che già vi seguono chiedendo a loro soluzioni e rimedi
Un abbraccio
Franco

È vero che siamo tutti diversi però è utile avere anche altre idee da esplorare indipendentemente da quello che dicono i dottori che ti seguono. Attenzione che non parlo di medicina"alternativa".

Nel nostro caso il tumore era stato definito inoperabile ma perché effettivamente nel nostro ospedale quel tipo di intervento non era praticabile. Dietro consiglio di un amica dottore mi hanno messo in contatto con le Molinette e dopo 20 giorni dalla diagnosi mia moglie era stata operata. In realtà cerco idee da affrontare poi con i dottori. Le cure palliative sono ancora poco considerate