Lorenzo, tumore al testicolo

In questo spazio è possibile raccontare e pubblicare le storie di coloro che sono riusciti, anche attraverso il dolore e la sofferenza, a sconfiggere la malattia.
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Franco953
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Iscritto il: ven 31 lug 2015, 9:57

Lorenzo, tumore al testicolo

Messaggio da Franco953 »

Queste storie che pubblico periodicamente , devono farci riflettere sulla concreta possibilità di battere il tumore e uscire dal tunnel della sofferenza per affrontare il futuro con Speranza e Fiducia. Oggi il termine Tumore, grazie alla ricerca e all'impegno personale dei medici e dei malati per battere la "bestia", non è più sinonimo di "morte sicura". Bisogna crederci, pensare positivo e combattere con forza e decisione per uscirne vincitori.
Franco


Lorenzo, tumore al testicolo

"In una sola notte la mia vita è cambiata"

Orecchie da elefante ovvero il cancro che ho sconfitto: è questo è il titolo del diario in cui Lorenzo racconta la sua esperienza contro il cancro

Nel dicembre del 1997, in una sola notte, tutto si è capovolto e la mia vita è cambiata. Per sempre. Nel sonno vengo svegliato da un fortissimo dolore alla schiena. Subito penso a una banale contrattura muscolare, ma il dolore si fa sempre più acuto e diventa così forte da convincermi a recarmi al Pronto Soccorso.

Mi viene diagnosticata una colica renale, ma per sicurezza mi ricoverano per ulteriori accertamenti. Vengo trasportato da un reparto all'altro e sottoposto a vari esami, dalla TAC all'ecografia. Pian piano sento aumentare dentro di me la tensione, e ho la tremenda sensazione che sotto sotto ci sia in realtà qualcosa di grave.

Nessuno mi dà informazioni precise, nonostante le mie insistenti domande al personale medico e infermieristico.

Alla fine un dottore inizia a parlarmi con termini medici per me incomprensibili, poi, senza guardarmi negli occhi, pronuncia la parola "cancro", più precisamente al testicolo.

Quel male di cui tanto ho sentito parlare ma che erroneamente ho sempre creduto riguardasse solo gli altri è venuto a farmi visita. Lo sconforto è totale e il solo pensiero che quella notizia sconvolgerà i miei cari mi tormenta.

Mi sento quasi in colpa per questo e farei di tutto per evitare a loro prima che a me questo dolore. Subito però capisco che non posso cambiare quello che mi sta capitando e qualcos'altro ha deciso per me.

Posso però decidere di affrontare il lungo e tormentato percorso che ho davanti, caratterizzato da intervento chirurgico e chemioterapia, nel miglior modo possibile, con coraggio e determinazione.

Oggi ho 38 anni. Nel 2003 mi sono sposato con la dottoressa che mi aveva in cura, Ilaria Pazzaglia, ai tempi borsista di ricerca. Nonostante le terapie a cui sono stato sottoposto, che avrebbero potuto rendermi sterile, abbiamo un figlio di 3 anni. E un altro è in arrivo.

Storia estratta dal sito dell' AIRC (Associazione Italiana per la ricerca sul cancro)
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
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