Malato terminale..
franco... non so che dirti... mio padre, è stato alimentato fino all'iltimo.... anche io gli davo da mangiare oltre alla sacca che aveva.... gli davo dello yogurt insieme all'infermiera oppure della frutta frullata,gelato.... !Io capisco benissimo il tuo volergli prolungare la vita,ma questo significherebbe
anche prolungargli le sofferenze.
anche prolungargli le sofferenze.
Caro Franco mia madre è stata alimentata con la sacca fino all'ultimo giorno. Non in vena nelle braccia perchè il nutrimento brucia le vene ma con il CVC. E' vero che il nutrimento fa crescere il tumore ma sinceramente piuttosto che vederla morire di fame forse è stato un bene. Molti medici non concordano e come per tuo padre non danno il nutrimento. Noi abbiamo avuto un'ottima assistenza domiciliare. E' terribile quello che ti sta capitando e inimmaginabile la sofferenza di tuo padre. Nuvoletta mi dipsiace tanto per tuo padre, l'unica e tremenda consolazione è pensare che ora stia meglio e non soffra più.
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Mi sembra di capire che alla maggior parte di voi ai vostro cari hanno dato la nutrizione fino alla fine.. Allora perché a mio papà no?? Forse devo chiederla alla assistenza domiciliare ? Perché se gliela dassino io sarei anche disposta ad portarlo all'hospice.. Non riesco ad accettare l idea che lo lascino morire di fame.... Come dice WASP preferisco che nutrano il tumore piuttosto che lasciar morire di fame mio papy..
Alice ora non vorrei contraddire nessuno... Ma il tuo papà come la mia mamma come zona interessata c'era colon e per tutte e due metastatico! Cioè occlusioni intestinali...
Ora già papi sente dolore... Ne vale la pena?
Boh Alice, qualunque cosa voi decidiate io sono con voi/ te! Sempre
uno stritolo grande grande
Ambra
Ora già papi sente dolore... Ne vale la pena?
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Ho trovato ciò che leggevo sotto suggerimento dell'oncologa, quando l'oncologa stessa mi ha sbattuto in faccia la dura realtà cui stava andando in contro mio fratello.. perché in precedenza Le avevo chiesto la spiegazione meccanica e tecnica della morte di un corpo vivo.. (che Lei mi ha fornito e che ancora ringrazio)
Malattia terminale. Condizione in cui non si ha più la possibilità di modificare il corso della malattia con terapie appropriate ed efficaci e il malato viene assistito solo con cure palliative e terapia del dolore (terapia farmacologica)
La terapia farmacologica rappresenta il cardine del trattamento antalgico; in generale, lo schema di terapia prevede una sequenza d'intervento articolata in ordine di crescente attività analgesica.
Nella prima fase si impiegano farmaci antidolorifici non stupefacenti, quali gli antinfiammatori non steroidei (FANS) e gli antireumatici; nella seconda fase, quando le sostanze usate in precedenza non si dimostrano più efficaci, si ricorre all'uso degli stupefacenti leggeri, come buprenorfina, codeina, destropropossifene e ossicodone; infine, nella terza fase, si passa all'impiego degli stupefacenti maggiori, morfina e metadone. In tutte le fasi, la terapia può essere integrata con farmaci antidepressivi, anticonvulsivanti, cortisonici, scelti in base alle specifiche situazioni.
Insufficienza respiratoria. Stato fisiopatologico che può insorgere acutamente o in seguito a evoluzione cronica di malattie preesistenti, contraddistinto dalla diminuzione dell'efficienza della funzione respiratoria. Ciò condiziona una alterazione delle pressioni parziali dei gas disciolti nel sangue: è infatti costantemente rilevabile una insufficiente ossigenazione del sangue, evidenziata dalla diminuzione della pressione di ossigeno (ipossiemia) cui può associarsi o meno un aumento della pressione di anidride carbonica (ipercapnia),
Una insufficienza respiratoria, inoltre, è definita ostruttiva se è prevalentemente ostacolata la fase espiratoria, restrittiva se è diminuita la superficie respiratoria funzionante. Le caratteristiche cliniche sono quelle della malattia di base, ma vi sono anche sintomi e segni specifici legati all'ipossiemia (irrequietezza, agitazione, tachicardia, cianosi, segni di interessamento neurologico) o all'ipercapnia (cefalea, tremori muscolari, acidosi respiratoria); entrambe le condizioni, poi, possono determinare alterazione dello stato di coscienza: da stato confusionale fino al coma.
Vittorio aveva polmoni e cuore sanissimi. E' stato un calvario vederlo spegnersi, ed ancora ho impresso nella mente la Sua sofferenza; "l'ho visto e sentito morire" nel mio post iniziale "sono triste" E' questo che intendevo: l'impotenza di NON poterli aiutare.
Monik
Malattia terminale. Condizione in cui non si ha più la possibilità di modificare il corso della malattia con terapie appropriate ed efficaci e il malato viene assistito solo con cure palliative e terapia del dolore (terapia farmacologica)
La terapia farmacologica rappresenta il cardine del trattamento antalgico; in generale, lo schema di terapia prevede una sequenza d'intervento articolata in ordine di crescente attività analgesica.
Nella prima fase si impiegano farmaci antidolorifici non stupefacenti, quali gli antinfiammatori non steroidei (FANS) e gli antireumatici; nella seconda fase, quando le sostanze usate in precedenza non si dimostrano più efficaci, si ricorre all'uso degli stupefacenti leggeri, come buprenorfina, codeina, destropropossifene e ossicodone; infine, nella terza fase, si passa all'impiego degli stupefacenti maggiori, morfina e metadone. In tutte le fasi, la terapia può essere integrata con farmaci antidepressivi, anticonvulsivanti, cortisonici, scelti in base alle specifiche situazioni.
Insufficienza respiratoria. Stato fisiopatologico che può insorgere acutamente o in seguito a evoluzione cronica di malattie preesistenti, contraddistinto dalla diminuzione dell'efficienza della funzione respiratoria. Ciò condiziona una alterazione delle pressioni parziali dei gas disciolti nel sangue: è infatti costantemente rilevabile una insufficiente ossigenazione del sangue, evidenziata dalla diminuzione della pressione di ossigeno (ipossiemia) cui può associarsi o meno un aumento della pressione di anidride carbonica (ipercapnia),
Una insufficienza respiratoria, inoltre, è definita ostruttiva se è prevalentemente ostacolata la fase espiratoria, restrittiva se è diminuita la superficie respiratoria funzionante. Le caratteristiche cliniche sono quelle della malattia di base, ma vi sono anche sintomi e segni specifici legati all'ipossiemia (irrequietezza, agitazione, tachicardia, cianosi, segni di interessamento neurologico) o all'ipercapnia (cefalea, tremori muscolari, acidosi respiratoria); entrambe le condizioni, poi, possono determinare alterazione dello stato di coscienza: da stato confusionale fino al coma.
Vittorio aveva polmoni e cuore sanissimi. E' stato un calvario vederlo spegnersi, ed ancora ho impresso nella mente la Sua sofferenza; "l'ho visto e sentito morire" nel mio post iniziale "sono triste" E' questo che intendevo: l'impotenza di NON poterli aiutare.
Monik
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Oggi ho fatto il colloquio con l'assistenza domiciliare.. Sono gentili si, però lo sento che tutto quello che mi dicono è una prassi.. Cioè loro mi dicono certe cose perché quelle cose sono la loro routine e praticamente le dicono a tutti.. Io mi sento impotente e mio papà è sempre più stanco.. Forse sono egoista ma vorrei stare con lui il più lungo possibile anche se lui sa male.. Papà sta diventando giallo.. È i medici mi hanno detto che quando sarebbe diventato giallo la fine si sarebbe avvicinata.. Volevo chiedervi una cosa.. Il volere di papà è morire in ospedale ma mi sembra che questo non sia possibile.. Mi hanno detto che devo portarlo all hospise e che comunque nessuno mi vieta di portarlo al pronto soccorso se si aggrava ma rischierei che potrebbe morire in ambulanza o peggio in pronto soccorso perché il posto letto non te lo danno...
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che vita è questa? Perché dopo una vita fatta di solo sacrifici deve finite così? Papà non ha mai fatto male ad una Mosca, ha sempre lavorato tutta la vita per crescere noi figli e ora che siamo grandi deve sopportare tutto questo.. Perché tutta questa ingiustizia??
Ora papà non può nemmeno stare sdraiato a dormire sul letto.. Dorme seduto perché sennò questo cancro maledetto lo fa vomitare.. Prende farmaci su farmaci ma nulla sembra funzionare.. Vomita l anima perché non ce più niente da vomitare e ha due gambe che sono gonfie come non so cosa.. È talmente magro che sembra uno scheletro, praticamente un morto vivente.. Si deve sentire veramente male.. Ora capisco quando mi dicevate che meglio passare ad altro mondo che vivere così.. Vederlo così mi fa stare troppo male xke nn posso fare niente .. Ho tante cose che vorrei dirgli e quando siamo soli però nn trovo la forza di dirlo.. Faccio glielo dirò domani quanto gli voglio bene, ma domani ci sarà ancora? Mi odiò perché non riesco a parlare.. Papà.. Non meriti tutta questa sofferenza...
Quanto durerà ancora?
Mi dice sempre di portarlo in ospedale nei momenti c'è si sente male perché lui nn vuole morire in casa.. In hospice non ce posto.. Se lo porto all ospedale mi han detto che dato che è malato terminale potrebbero nn dargli posto letto.. Perché ?? Nn è giusto tutto questo!!!!
Ora papà non può nemmeno stare sdraiato a dormire sul letto.. Dorme seduto perché sennò questo cancro maledetto lo fa vomitare.. Prende farmaci su farmaci ma nulla sembra funzionare.. Vomita l anima perché non ce più niente da vomitare e ha due gambe che sono gonfie come non so cosa.. È talmente magro che sembra uno scheletro, praticamente un morto vivente.. Si deve sentire veramente male.. Ora capisco quando mi dicevate che meglio passare ad altro mondo che vivere così.. Vederlo così mi fa stare troppo male xke nn posso fare niente .. Ho tante cose che vorrei dirgli e quando siamo soli però nn trovo la forza di dirlo.. Faccio glielo dirò domani quanto gli voglio bene, ma domani ci sarà ancora? Mi odiò perché non riesco a parlare.. Papà.. Non meriti tutta questa sofferenza...
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