Medico di famiglia: se non viene a casa, è un reato

In questa sezione si possono pubblicare tutte quelle discussioni che non trovano collocazione nelle altre stanze.
Rispondi
Avatar utente
Franco953
Membro
Messaggi: 3415
Iscritto il: ven 31 lug 2015, 9:57

Medico di famiglia: se non viene a casa, è un reato

Messaggio da Franco953 »

Riporto di seguito l'articolo pubblicato sul sito http://www.centrometeoitaliano.it/salute, in quanto ritengo possa essere interessante

Franco


Medico di famiglia: se non viene a casa, è un reato

Immagine

Medico di famiglia: se non viene a casa, è un reato – Il medico di famiglia ha l’obbligo di visite a domicilio se il paziente non ha possibilità di deambulare o di trasferirsi dalla propria abituazione. Il SSN italiano poggia le sue basi proprio sul rapporto tra medico di base e paziente. Il lavoro dei dipendenti della Sanità italiana è però disciplinato dal CCNL stipulato dal sindacato dei medici e non esiste una specifica normativa sul numero di visite a domicilio possibili, né sulla valutazione oggettiva per varcare la soglia del proprio studio. L’Accordo Collettivo Nazionale stipulato dai medici di base con il tramite dei sindacati prevede un regolamento per l’orario di lavoro su numero di pazienti e necessità degli stessi, ma omette le visite domiciliari lasciando una lacuna. Vediamo cosa prevede l’Accordo stipulato dai sindacati dei medici di famiglia per le visite in studio e a domicilio. Il medico di famiglia funge da contatto tra il SSN e tutti i pazienti, compresi i beneficiari di visite a domicilio, cui il medico può fornire comunque assistenza. Il lavoro del medico di base è infatti essenziale nell’erogazione dei servizi della Sanità, tanto da suggerire il suo potenziamento contro l’intasamento del pronto soccorso. Il medico di base ad oggi è obbligato dall’Accordo Collettivo Nazionale stipulato tramite i sindacati afferenti al lavoro in studio per almeno 5 giorni a settimana, garantendo la copertura al mattino o al pomeriggio.
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Elegra
Membro
Messaggi: 837
Iscritto il: dom 2 apr 2017, 14:13

Re: Medico di famiglia: se non viene a casa, è un reato

Messaggio da Elegra »

Grazie Franco
Ma qui a Milano non se ne parla proprio
Ti dico solo che il mio papà è deceduto a casa la mattina dopo il medico di famiglia non è uscito neppure per il certificato di morte
Tramite la Vidas abbiamo trovato un medico a pagamento che per 100 euro ci ha fatto il certificato di morte
Vivi ogni giorno come se fosse ogni giorno
Ne' il primo ne' l'ultimo
L'unico
Avatar utente
Franco953
Membro
Messaggi: 3415
Iscritto il: ven 31 lug 2015, 9:57

Re: Medico di famiglia: se non viene a casa, è un reato

Messaggio da Franco953 »

Lo so Elegra e capisco la tua arrabbiatura, ma si tratta di un caso diverso.
Papà era deceduto mentre il Contratto fa riferimento al paziente che non ha possibilità di deambulare o di trasferirsi dalla propria abitazione.
Non so invece per il certificato di morte cosa prevede il contratto oppure la normativa

Franco
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Elegra
Membro
Messaggi: 837
Iscritto il: dom 2 apr 2017, 14:13

Re: Medico di famiglia: se non viene a casa, è un reato

Messaggio da Elegra »

Sempre lo stesso medico
Mia suocera è morta lo scorso anno di connettivite mista autoimmune
Per tutto il periodo della malattia che l'ha portata ad essere invalida e completamente paralizzata nelle mani non è mai uscito.
Poi è morta in ospedale.
Una stupidata: settimana scorsa ho avuto uno dei miei attacchi di labirintite ed ero bloccata a letto.
Per avere il certificato medico per il lavoro essendo io sola coi due bambini ho dovuto mandare in ambulatorio una vicina.
Purtroppo Lui non esce....e anche cambando medico quelli di zona sono tutti così
Vivi ogni giorno come se fosse ogni giorno
Ne' il primo ne' l'ultimo
L'unico
Avatar utente
Franco953
Membro
Messaggi: 3415
Iscritto il: ven 31 lug 2015, 9:57

Re: Medico di famiglia: se non viene a casa, è un reato

Messaggio da Franco953 »

Elegra purtroppo tutti noi abbiamo nei confronti dei medici, in generale, una specie di ...... soggezione
Da generazione ci trasciniamo questa specie di devozione perchè pensiamo che sono più intelligenti che possiamo sempre avere bisogno di loro ecc.
Io ricordo che quando andavo con mia nonna (anni 60) da un medico di fiducia che mi visitava al termine la domanda era (in milanese ma io la riporto in italiano): " Sig professore quanto le devo per il suo disturbo ?"
Hai capito, Elegra, per il suo disturbo! Cioè il visitarmi era comunque considerato dalle persone normali un disturbo per il medico
Certo, abbiamo bisogno di loro per la nostra salute ma anche loro sono uomini e quindi possono sbagliare oppure non svolgere la loro attività nei modi previsti dai contratti collettivi o dal codice deontologico.
Ora mi sembra, a quanto riporta l'articolo che in presenza di determinate situazioni, sono obbligati ad uscire
Quindi se trovi il medico che nonostante tutto, alla prima, seconda e terza volta non lo fa , lo segnali alla ASL.
Tu dici che non risolvi nulla ? iniziamo a farlo tutti e poi vediamo. Ricordiamoci che non è una possibilità ma un diritto dell'ammalato.
Un abbraccio

Franco
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
almamaria
Membro
Messaggi: 316
Iscritto il: mer 28 set 2016, 18:30

Re: Medico di famiglia: se non viene a casa, è un reato

Messaggio da almamaria »

Ciao Elegra,
Come dice Franco i medici di famiglia sono obbligati a venire a casa in determinate situazioni, certo noi pazienti dobbiamo essere attenti , perché anche loro non hanno la vita facile.
Comunque non possono fare certificati di malattia senza aver visto il paziente, me lo ha detto il mio medico, potrebbero finire nei guai.
 


  • Discussioni correlate
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio
Rispondi

Torna a “Off topic: pensieri sparsi”