Medico ---> paziente, a volte fa più danni il rapporto

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
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andre64
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Iscritto il: lun 2 lug 2018, 14:42

Medico ---> paziente, a volte fa più danni il rapporto

Messaggio da andre64 »

Salve,
non scriverò nomi, ospedali, nessun riferimento (e chiedo di non farlo neppure voi), posso solo dirvi che mi trovo in Lombardia e sopratutto il milanese, ovvero quell'area d'Italia che è meta di tantissimi per cercare una terapia.

Debbo decidere se usare i miei mezzi multimediali per amplificare la tematica, oppure no, e come farlo.

Mi rivolgo ai medici, agli oncologi:

carissimi, svolgete un lavoro impagabile, c'è dietro una formazione professionale rilevante, ci sono continui aggiornamenti, ma non di raro dimenticate che state curando delle persone che hanno un grave male, e che questo intacca la loro psiche.

In Italia, anche nei maggiori reparti, manca lo psicologo, o se ce è uccel di bosco, manca il nutrizionista. Sembrano piccole manchevolezze, ma non lo sono.

Manca lo psicologo per l'oncologo.

L'oncologo è lasciato da solo a curare i vari mali, a definire terapie, ma è evidente che non tutti possono fare il medico oncologo.

Osservo cosa avviene nel centro dove va mia moglie:

APPUNTAMENTI day Hospital
tutti fissati quasi un'ora prima che i medici giungano in sede. Già ciò è mancanza di accortezza verso il malato, in un'area, come la Lombardia, dove gli unici che non rispettano gli orari degli appuntamenti sono i medici (non solo gli oncologi, e non solo a mezzo servizio sanitario nazionale).

ACCESSORI PER CHEMIOTERAPIA
Anche da queste parti, i piccoli aghetti usati per il port finiscono. Cambia il fornitore. Chi è il responsabile di questo disagio? Idem l'infusore del farmaco che viene dato a domicilio. Ora dalle dimensioni di bottiglietta.

MEDICO PAZIENTE
Ci siamo sentiti dire dal medico: questo glielo avevo già detto, ora se lo ricordi non posso dirglielo ancora! Beh, stavolta sono andato con carta e penna.

La dottoressa Xanax... si, la chiamo così perché disse a mia moglie al cambio di terapia, quando mia moglie chiese spiegazioni, che la sua domanda le faceva venire l'ansia.

Cara dottoressa, il tuo reparto ha un carico di lavoro altissimo, se hai l'ansia curati come tutti noi quando ci viene. Non puoi rispondere così ad un paziente.

Sempre cara dottoressa, hai delineato il seguito della terapia a mia moglie indicando un protocollo definito dalla tua collega, quella che sulla carta che segue mie moglie ma che è sempre assente. Hai detto che la sua terapia proseguirà con compresse per due settimane, ma quel protocollo lo conoscono anche gli infermieri del tuo reparto, e a mia moglie hanno detto ben diversamente. Ed io, che l'ho saputo ieri, mi sono documentato e ho scoperto che gli infermieri hanno ragione.

Se così fosse, andrò dal dirigente per chiedere la tua rimozione, che tu vada a farti curare per un periodo, come succede a tutti noi quando non stiamo bene.

Se sbagli o dici simili fesserie, non puoi gestire decine di pazienti al giorno.

Per non parlare dell'oncologo che parlò a mia moglie di speranza di vita secondo la statistica devastandola, senza tener conto che lei aveva avuto un'eccellente risposta terapeutica.

Per non parlare del medico che segue mia moglie che su 8 cicli, ben 5 era assente e ci siamo trovato dottoressa Xanax.

Questa l'area di Milano, non quelle che vengono riportate come inefficienti, e potrei continuare, perché gli errori di valutazione iniziarono ben prima.

Ecco, il medico aiuta, ma il medico è una persona, il medico sbaglia, non è intoccabile, e allora si ponga rimedio. Spesso avviene per stanchezza, distrazione, abitudine a trattare con pazienti che stanno male.

Il tumore si può curare, ma la malagestione del paziente no? Non credo.

Saluti e vi prego, in eventuali risposte non fate nomi e rispettate le regole del forum. Grazie
fiore69
Membro
Messaggi: 101
Iscritto il: dom 25 giu 2017, 15:06

Re: Medico ---> paziente, a volte fa più danni il rapporto

Messaggio da fiore69 »

Ciao. Capisco perfettamente le cose che dici. Anch'io ho girato per vari centri. Potrei scrivere un libro su quello che ho passato. Non sono sposata e i miei genitori sono anziani. Ho sempre affrontato i medici direttamente.... posso solo dire questo: sono ancora una donna passabile, un ginecologo alla mia richiesta di spiegazioni sull'alternativa tra chirurgia e chemio + radio mi disse"chi è che ti mette il dito in c....o?" . Posso solo dire che adesso sono seguita in un piccolo ospedale vicino a casa dove le infermiere sanno il mio nome, ho un programma che viene rispettato al minuto (adesso faccio prelievi e mantenimento con bevacizumab ) se ho qualche problema mi danno loro i farmaci senza andare in farmacia... mi fissano loro Pet risonanze e visite.
3persempre
Membro
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Iscritto il: dom 22 lug 2018, 2:21

Re: Medico ---> paziente, a volte fa più danni il rapporto

Messaggio da 3persempre »

Purtroppo conosco fin troppo bene questo problema. Vorrei tanto che questo tema fosse gestito in modo migliore nei servizi a cui ci dobbiamo approcciare quotidianamente. Ho dovuto fare i conti con questo per quattro anni e negli ultimi mesi, al termine della gravidanza, non avevo più la forza di accompagnare mio marito e vederlo rinchiuso in uno sgabuzzino su una brandina scomoda e corta, con la porta sempre aperta, senza poter avere neanche un minimo di privacy, spesso dovendo aspettare molte ore che arrivasse il medico o le sostanze. Per non parlare dell'atteggiamento di disinteresse e superficialità degli ultimi mesi, quando probabilmente loro avevano capito che aveva imboccato una strada senza ritorno, ma non si sono preoccupati di dircelo.

Sto superando tante cose, ma la rabbia fatica a scemare.
 


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