giovanni72 ha scritto: ↑lun 1 ott 2018, 14:51 Ciao a tutti,
ho già scritto in questo forum, dopo la morte di mia moglie, avvenuta 4 anni fa.......
Rieccomi a scrivere, non so bene perchè, per sfogarmi, per condividere, per trovare conforto....la verità è che, almeno nel mio caso, l'elaborazione del lutto non è avvenuta. Ogni giorno riguardo le nostre foto, ripenso a lei, e mi manca da morire. In alcuni momenti piango a dirotto e continuo a farlo per ore, chiuso in casa, con una sensazione di impotenza che mi opprime...... Lei non meritava di andarsene, perchè era una persona buona, la migliore che io abbia mai conosciuto. Ancora adesso provo rabbia e frustrazione per non essere riuscito a salvarla, anche se so che era impossibile farlo. Non mi sono mai sentito così solo in vita mia, non immaginavo che a 45 anni avrei vissuto questa sensazione. A 25 anni ci immaginavamo sposati, felici e circondati dall'affetto di tutti, ora invece mi sento totalmente solo e abbandonato.
Lei per me era tutto. Tutto il mio mondo, tutta la mia vita, tutto il mio amore, e la vita ora non ha più senso. Mi dispiace per tutti quelli che hanno provato una situazione simile, è devastante, e sono felice per quelli che riescono a tornare alla vita. Sono davvero contento per loro, perchè so bene che è un inferno. Un inferno che io invece continuo a vivere e che mi sta consumando.
Ciao,
riprendo questo tuo post di 4 anni fa, sperando che le cose ora vadano un po' meglio.
Ho vissuto un'esperienza simile alla tua: mia moglie è morta all'età di 39 anni, dopo 10 mesi dalla diagnosi, per un cancro alla cervice uterina molto aggressivo, inoperabile e refrattario a ogni terapia e sono rimasto vedovo a 47 anni. Mi sono ritrovato molto nelle tue parole, quando hai affermato "lei era il mio mondo, il mio tutto, ecc...". Anche se nel mio caso, noi abbiamo un figlio di 3 anni, egli è arrivato dopo 13 anni di matrimonio, quindi per molti anni siamo stati una coppia, come voi.
Anche mia moglie ha vissuto una serie di "contrappasso dantesco": aveva da pochi anni avuto quel figlio tanto desiderato da una vita ed ora non ha avuto la possibilità di vederlo crescere, come tanto desiderava e come avrebbe meritato.
Anche a me manca moltissimo mia moglie in tante cose che mi accadono durante le mie giornate e di certo la presenza di mio figlio non può colmare quel vuoto, perché si tratta di due sentimenti differenti. E mi ritrovo anche quando parli di senso di vuoto, nella mancanza nei piccoli gesti quotidiani, la difficoltà di dover prendere delle scelte da solo.
Sono seguito da una psicologa da qualche mese, ancora prima della morte di mia moglie, quando però già sapevo che non sarebbe campata molto e penso continuerò per molti mesi ad andare dagli psicologi
Anche io non sono credente ed ho anche una visione molto scientifica della morte e se penso a mia moglie ora, non posso che pensarla in un nulla mentale, a decomporsi fisicamente.
Quello che non accetto, oltre alla mancanza, è proprio il fatto che una persona che ha condiviso molto con me e che percepiva il mondo insieme a me, ora sia lì a non percepire più nulla, a non avere più ricordi.