Anch'io ero una principessa. Adesso mi sento abrutita. Non c'è nulla di male a fare la spesa settimanale da sola, molte donne lo fanno, ma quelle donne magari scelgono così, io mi sento una povera sciagurata che si deve fare venire i muscoli nei bracci per portare casse d'acqua e buste pesanti. Prima ci pensava mio marito. Faceva lui la spesa di sabato mattina presto, mentre io restavo a casa con la piccina. Lui mi chiamava spesso per dirmi che c'erano cose in offerta e io alla fine gli rispondevo di non chiamare più di continuo per chiedermi delle cavolate! Adesso vorrei portare indietro il tempo. Mi sento stupida, ingrata e cattiva se penso a ogni volta che rispondevo irritata.Ewa ha scritto: ↑sab 16 mar 2019, 19:12 Mi vengono i brividi leggere il tuo racconto, mi auguro che adesso stai meglio ... ma penso che soltanto chi ha amato come hai amato tu ti può capire . Io ero sposata da 16 anni ... Eravamo una bella famiglia; io, mio marito, mia figlia e un volpino. In un anno è cambiata la mia vita ; da una principessa che non si interessava di nulla ho imparato a fare anche le siringhe per mio marito... Ho vissuto questa malattia in stretto contatto contatto 24su 24 , e per questo è così difficile accettare la sconfitta.... io sto agli inizi... dolore è così forte che a volte mi manca respiro .... Non riesco ancora realizzare che il mio amore non torna più .... ... Non saremo mai come prima Ti abbraccio forte
Anch'io mi sono ritrovata infermiera improvvisata e mi sono dovuta convincere ad andar da sola in autostrada. Mio marito non voleva che prendessi l'autostrada da sola per raggiungerlo a Cisanello, ma ho dovuto superare me stessa in tante cose e il risultato è comunque che la gente non lo sa. Le persone ti guardano e non afferrano che percorso tu abbia fatto, quanto ti sei abusata per colpa di una sfortuna che avrebbe potuto capitare a loro invece che a te. Le colleghe domandano sempre " come va?". Vorrei rispondere che non basta una risposta al volo per spiegare come va oppure che vorrei tanto dire loro che non va, non migliora. Ma che parlerei a fare,? Il morto in casa ce l'ho io. Non posso non immaginare che tornano a casa dopo una giornata di lavoro e ritrovano il loro compagno e si sfogano con lui di ciò che non va. Cose semplici, che ormai ho quasi dimenticato.