Mi manca da morire

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
celeste09
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Re: Mi manca da morire

Messaggio da celeste09 »

Ewa ha scritto: sab 16 mar 2019, 19:12 Mi vengono i brividi leggere il tuo racconto, mi auguro che adesso stai meglio ... ma penso che soltanto chi ha amato come hai amato tu ti può capire . Io ero sposata da 16 anni ... Eravamo una bella famiglia; io, mio marito, mia figlia e un volpino. In un anno è cambiata la mia vita ; da una principessa che non si interessava di nulla ho imparato a fare anche le siringhe per mio marito... Ho vissuto questa malattia in stretto contatto contatto 24su 24 , e per questo è così difficile accettare la sconfitta.... io sto agli inizi... dolore è così forte che a volte mi manca respiro .... Non riesco ancora realizzare che il mio amore non torna più .... ... Non saremo mai come prima 😔 Ti abbraccio forte
Anch'io ero una principessa. Adesso mi sento abrutita. Non c'è nulla di male a fare la spesa settimanale da sola, molte donne lo fanno, ma quelle donne magari scelgono così, io mi sento una povera sciagurata che si deve fare venire i muscoli nei bracci per portare casse d'acqua e buste pesanti. Prima ci pensava mio marito. Faceva lui la spesa di sabato mattina presto, mentre io restavo a casa con la piccina. Lui mi chiamava spesso per dirmi che c'erano cose in offerta e io alla fine gli rispondevo di non chiamare più di continuo per chiedermi delle cavolate! Adesso vorrei portare indietro il tempo. Mi sento stupida, ingrata e cattiva se penso a ogni volta che rispondevo irritata.
Anch'io mi sono ritrovata infermiera improvvisata e mi sono dovuta convincere ad andar da sola in autostrada. Mio marito non voleva che prendessi l'autostrada da sola per raggiungerlo a Cisanello, ma ho dovuto superare me stessa in tante cose e il risultato è comunque che la gente non lo sa. Le persone ti guardano e non afferrano che percorso tu abbia fatto, quanto ti sei abusata per colpa di una sfortuna che avrebbe potuto capitare a loro invece che a te. Le colleghe domandano sempre " come va?". Vorrei rispondere che non basta una risposta al volo per spiegare come va oppure che vorrei tanto dire loro che non va, non migliora. Ma che parlerei a fare,? Il morto in casa ce l'ho io. Non posso non immaginare che tornano a casa dopo una giornata di lavoro e ritrovano il loro compagno e si sfogano con lui di ciò che non va. Cose semplici, che ormai ho quasi dimenticato.
PETRAINES
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Re: Mi manca da morire

Messaggio da PETRAINES »

Primo: sia io che mio marito ed ora mio figlio non siamo mai stati credenti.
Secondo: non ho mai avuto parenti abitanti nella mia città, per cui tanti problemi (e aspettative) in meno.
Terzo: ogni aiuto ho dovuto pagarlo, babysitter, dogsitter, lavori in casa.
È normale pensare con rabbia a certe persone cattive e/o inutili che vivono tranquillamente mentre i nostri cari se ne sono andati tra tante sofferenze.
Mai contare sui parenti, io ho solo mio figlio, se un giorno avrò bisogno vuol dire che pagherò qualcuno. Non ho alternative.
A Celeste09: anche a me comunque è subentrata un po' di apatia Non credo agli angeli. Sono perseguitata dalle ore doppie, dovrei avere una schiera di angeli pronti a darmi messaggi! Ma forse si sono adeguati ai tempi e li mandano sul cellulare.
A Giovanni72: è ovvio che non esiste un Dio che ci ama. Il segreto della nostra esistenza in questo universo non lo sapremo mai.
celeste09
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Re: Mi manca da morire

Messaggio da celeste09 »

PETRAINES ha scritto: lun 14 nov 2022, 16:24 Primo: sia io che mio marito ed ora mio figlio non siamo mai stati credenti.
Secondo: non ho mai avuto parenti abitanti nella mia città, per cui tanti problemi (e aspettative) in meno.
Terzo: ogni aiuto ho dovuto pagarlo, babysitter, dogsitter, lavori in casa.
È normale pensare con rabbia a certe persone cattive e/o inutili che vivono tranquillamente mentre i nostri cari se ne sono andati tra tante sofferenze.
Mai contare sui parenti, io ho solo mio figlio, se un giorno avrò bisogno vuol dire che pagherò qualcuno. Non ho alternative.
A Celeste09: anche a me comunque è subentrata un po' di apatia Non credo agli angeli. Sono perseguitata dalle ore doppie, dovrei avere una schiera di angeli pronti a darmi messaggi! Ma forse si sono adeguati ai tempi e li mandano sul cellulare.
A Giovanni72: è ovvio che non esiste un Dio che ci ama. Il segreto della nostra esistenza in questo universo non lo sapremo mai.
Sono d'accordo
Giagnoni
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Re: Mi manca da morire

Messaggio da Giagnoni »

Con tanto rammarico sono d accordo con tutti voi...
Vale73
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Re: Mi manca da morire

Messaggio da Vale73 »

Anch'io.
Valentina2004
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Re: Mi manca da morire

Messaggio da Valentina2004 »

Vi leggo, il mio compagno sta per lasciarmi, sto passando l’inferno e leggendovi ho conferma di ciò che provo immaginando il futuro. Quando celeste hai scritto che stai abbandonando simbolicamente la vita per impossibilità di riconciliazione, mi hai tolto le parole di bocca. Potrò imparare ad adattarmi con uno sforzo immane , ma la rabbia per la sua di vita, interrotta così crudelmente a 42 anni , una vita piena felice, con una famiglia che ti ama, una bambina che ti adora, un lavoro che ti sei costruito com sudore e che ti stava dando ottime soddisfazioni.. una vita strappata senza senso alcuno, se non un fato avverso che non ti lascia scampo nonostante tu ce l’abbia messa tutta, hai anche affrontato stoicamente e senza troppa rabbia il tuo percorso.
Io invece brucio dalla rabbia e dalla
Disperazione.
Alessandro, sei il mio amore, il mio compagno di vita, il perfetto papà per la nostra bambina, dovevamo
Poter stare insieme fino ad essere anziani , questa era la sola cosa ammissibile. Ti amo tanto.
Volessi scrivere a voi, ma alla fine ho scritto a lui. Scusatemi.
celeste09
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Re: Mi manca da morire

Messaggio da celeste09 »

Valentina2004 ha scritto: mar 15 nov 2022, 14:13 Vi leggo, il mio compagno sta per lasciarmi, sto passando l’inferno e leggendovi ho conferma di ciò che provo immaginando il futuro. Quando celeste hai scritto che stai abbandonando simbolicamente la vita per impossibilità di riconciliazione, mi hai tolto le parole di bocca. Potrò imparare ad adattarmi con uno sforzo immane , ma la rabbia per la sua di vita, interrotta così crudelmente a 42 anni , una vita piena felice, con una famiglia che ti ama, una bambina che ti adora, un lavoro che ti sei costruito com sudore e che ti stava dando ottime soddisfazioni.. una vita strappata senza senso alcuno, se non un fato avverso che non ti lascia scampo nonostante tu ce l’abbia messa tutta, hai anche affrontato stoicamente e senza troppa rabbia il tuo percorso.
Io invece brucio dalla rabbia e dalla
Disperazione.
Alessandro, sei il mio amore, il mio compagno di vita, il perfetto papà per la nostra bambina, dovevamo
Poter stare insieme fino ad essere anziani , questa era la sola cosa ammissibile. Ti amo tanto.
Volessi scrivere a voi, ma alla fine ho scritto a lui. Scusatemi.
Anche ciò che dici tu potrei averlo detto io. Trovo molti sfoghi tali e quali ai miei.
Da quando Salvatore non c'è più sento un senso di solitudine atroce, la mancanza di una persona che aveva a cuore il mio bene e che pianificava la vita con me. Mio marito era veramente l'unico essere la cui esistenza era identificabile con la mia. Avevamo in comune ciò che conta.
Non ho mai avuto una famiglia affettuosa ed empatica e quando l'ho sposato per me è stato un costruirmi la vita che volevo, applicando quei principi in cui credevo insieme a lui
Quando è morto mi sono sentita come se gli anni fossero tornati indietro di quindici e io non fossi più una donna sposata con la propria vita stabilità in due, ma di nuovo una figlia e, peggio, una ragazza madre.
Di fatto si diventa ragazze madri e per qualche motivo tutti pensano di poter invadere gli spazi. Ho sentito come se ciò che mio marito ed io avevamo costruito in anni venisse calpestato e disconosciuto. Questa è stata la mia esperienza , altre donne magari vanno d'accordissimo con i propri familiari e si sentono aiutate e sollevate, beate loro.
Io ho dovuto invece lottare per difendere i confini.
Tutto mi è sembrato assurdo e ai confini della realtà, ma è successo.
Odio anche l'espressione "lutto complicato", la ritengo un'espediente per portare clienti ai terapeuti. Come si può stabilire che il lutto dopo un paio d'anni va considerato non elaborato e quindi patologico? Due anni sono sufficienti per dimenticare una vita insieme?
Anche io penso che non invecchieremo più guardando con soddisfazione i risultati delle nostre scelte; non sarà con me in ogni momento importante della vita delle figlie. Toccherà per sempre a me decidere ogni cosa .
Non trovo il coraggio nemmeno per andare a fare visite di controllo routinarie perché se dovesse saltare fuori qualcosa, non saprei come affrontarla senza lui accanto.
Valentina2004
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Iscritto il: ven 14 ott 2022, 16:42

Re: Mi manca da morire

Messaggio da Valentina2004 »

celeste09 ha scritto: mar 15 nov 2022, 17:03
Valentina2004 ha scritto: mar 15 nov 2022, 14:13 Vi leggo, il mio compagno sta per lasciarmi, sto passando l’inferno e leggendovi ho conferma di ciò che provo immaginando il futuro. Quando celeste hai scritto che stai abbandonando simbolicamente la vita per impossibilità di riconciliazione, mi hai tolto le parole di bocca. Potrò imparare ad adattarmi con uno sforzo immane , ma la rabbia per la sua di vita, interrotta così crudelmente a 42 anni , una vita piena felice, con una famiglia che ti ama, una bambina che ti adora, un lavoro che ti sei costruito com sudore e che ti stava dando ottime soddisfazioni.. una vita strappata senza senso alcuno, se non un fato avverso che non ti lascia scampo nonostante tu ce l’abbia messa tutta, hai anche affrontato stoicamente e senza troppa rabbia il tuo percorso.
Io invece brucio dalla rabbia e dalla
Disperazione.
Alessandro, sei il mio amore, il mio compagno di vita, il perfetto papà per la nostra bambina, dovevamo
Poter stare insieme fino ad essere anziani , questa era la sola cosa ammissibile. Ti amo tanto.
Volessi scrivere a voi, ma alla fine ho scritto a lui. Scusatemi.
Anche ciò che dici tu potrei averlo detto io. Trovo molti sfoghi tali e quali ai miei.
Da quando Salvatore non c'è più sento un senso di solitudine atroce, la mancanza di una persona che aveva a cuore il mio bene e che pianificava la vita con me. Mio marito era veramente l'unico essere la cui esistenza era identificabile con la mia. Avevamo in comune ciò che conta.
Non ho mai avuto una famiglia affettuosa ed empatica e quando l'ho sposato per me è stato un costruirmi la vita che volevo, applicando quei principi in cui credevo insieme a lui
Quando è morto mi sono sentita come se gli anni fossero tornati indietro di quindici e io non fossi più una donna sposata con la propria vita stabilità in due, ma di nuovo una figlia e, peggio, una ragazza madre.
Di fatto si diventa ragazze madri e per qualche motivo tutti pensano di poter invadere gli spazi. Ho sentito come se ciò che mio marito ed io avevamo costruito in anni venisse calpestato e disconosciuto. Questa è stata la mia esperienza , altre donne magari vanno d'accordissimo con i propri familiari e si sentono aiutate e sollevate, beate loro.
Io ho dovuto invece lottare per difendere i confini.
Tutto mi è sembrato assurdo e ai confini della realtà, ma è successo.
Odio anche l'espressione "lutto complicato", la ritengo un'espediente per portare clienti ai terapeuti. Come si può stabilire che il lutto dopo un paio d'anni va considerato non elaborato e quindi patologico? Due anni sono sufficienti per dimenticare una vita insieme?
Anche io penso che non invecchieremo più guardando con soddisfazione i risultati delle nostre scelte; non sarà con me in ogni momento importante della vita delle figlie. Toccherà per sempre a me decidere ogni cosa .
Non trovo il coraggio nemmeno per andare a fare visite di controllo routinarie perché se dovesse saltare fuori qualcosa, non saprei come affrontarla senza lui accanto.
Cara celeste mi dispiace tanto che sia stata così dura la vita dopo di lui. Io ho la fortuna di avere ottimi legami con la mia famiglia e con gli amici, ma trovo impensabile pensare che potrò stare con gli stessi affetti che condividevo con lui, senza di lui.. partirei per un’isola deserta, cercherei di scappare dagli stessi luoghi e persone che faranno risuonate il vuoto sempre di più, perché tutto è condiviso con Alessandro da quando eravamo poco più di ventenni.
Penso che forse troverò il modo di sopravvivere, ma la rabbia che provo per la sua vita spezzata è qualcosa che non potrà mai attutirsi.. della mia di vita mi interessa ormai poco, spero solo di non danneggiare ulteriormente mia figlia e di darle una mamma all’altezza, lei non ha colpe di questa vita così ingiusta che la priva de suo papà che la ama e L fa divertire, io so di non poterla privare anche del
Resto ma non so dove troverò la forza
celeste09
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Iscritto il: mer 1 nov 2017, 10:05

Re: Mi manca da morire

Messaggio da celeste09 »

Valentina2004 ha scritto: mer 16 nov 2022, 9:15
celeste09 ha scritto: mar 15 nov 2022, 17:03
Valentina2004 ha scritto: mar 15 nov 2022, 14:13 Vi leggo, il mio compagno sta per lasciarmi, sto passando l’inferno e leggendovi ho conferma di ciò che provo immaginando il futuro. Quando celeste hai scritto che stai abbandonando simbolicamente la vita per impossibilità di riconciliazione, mi hai tolto le parole di bocca. Potrò imparare ad adattarmi con uno sforzo immane , ma la rabbia per la sua di vita, interrotta così crudelmente a 42 anni , una vita piena felice, con una famiglia che ti ama, una bambina che ti adora, un lavoro che ti sei costruito com sudore e che ti stava dando ottime soddisfazioni.. una vita strappata senza senso alcuno, se non un fato avverso che non ti lascia scampo nonostante tu ce l’abbia messa tutta, hai anche affrontato stoicamente e senza troppa rabbia il tuo percorso.
Io invece brucio dalla rabbia e dalla
Disperazione.
Alessandro, sei il mio amore, il mio compagno di vita, il perfetto papà per la nostra bambina, dovevamo
Poter stare insieme fino ad essere anziani , questa era la sola cosa ammissibile. Ti amo tanto.
Volessi scrivere a voi, ma alla fine ho scritto a lui. Scusatemi.
Anche ciò che dici tu potrei averlo detto io. Trovo molti sfoghi tali e quali ai miei.
Da quando Salvatore non c'è più sento un senso di solitudine atroce, la mancanza di una persona che aveva a cuore il mio bene e che pianificava la vita con me. Mio marito era veramente l'unico essere la cui esistenza era identificabile con la mia. Avevamo in comune ciò che conta.
Non ho mai avuto una famiglia affettuosa ed empatica e quando l'ho sposato per me è stato un costruirmi la vita che volevo, applicando quei principi in cui credevo insieme a lui
Quando è morto mi sono sentita come se gli anni fossero tornati indietro di quindici e io non fossi più una donna sposata con la propria vita stabilità in due, ma di nuovo una figlia e, peggio, una ragazza madre.
Di fatto si diventa ragazze madri e per qualche motivo tutti pensano di poter invadere gli spazi. Ho sentito come se ciò che mio marito ed io avevamo costruito in anni venisse calpestato e disconosciuto. Questa è stata la mia esperienza , altre donne magari vanno d'accordissimo con i propri familiari e si sentono aiutate e sollevate, beate loro.
Io ho dovuto invece lottare per difendere i confini.
Tutto mi è sembrato assurdo e ai confini della realtà, ma è successo.
Odio anche l'espressione "lutto complicato", la ritengo un'espediente per portare clienti ai terapeuti. Come si può stabilire che il lutto dopo un paio d'anni va considerato non elaborato e quindi patologico? Due anni sono sufficienti per dimenticare una vita insieme?
Anche io penso che non invecchieremo più guardando con soddisfazione i risultati delle nostre scelte; non sarà con me in ogni momento importante della vita delle figlie. Toccherà per sempre a me decidere ogni cosa .
Non trovo il coraggio nemmeno per andare a fare visite di controllo routinarie perché se dovesse saltare fuori qualcosa, non saprei come affrontarla senza lui accanto.
Cara celeste mi dispiace tanto che sia stata così dura la vita dopo di lui. Io ho la fortuna di avere ottimi legami con la mia famiglia e con gli amici, ma trovo impensabile pensare che potrò stare con gli stessi affetti che condividevo con lui, senza di lui.. partirei per un’isola deserta, cercherei di scappare dagli stessi luoghi e persone che faranno risuonate il vuoto sempre di più, perché tutto è condiviso con Alessandro da quando eravamo poco più di ventenni.
Penso che forse troverò il modo di sopravvivere, ma la rabbia che provo per la sua vita spezzata è qualcosa che non potrà mai attutirsi.. della mia di vita mi interessa ormai poco, spero solo di non danneggiare ulteriormente mia figlia e di darle una mamma all’altezza, lei non ha colpe di questa vita così ingiusta che la priva de suo papà che la ama e L fa divertire, io so di non poterla privare anche del
Resto ma non so dove troverò la forza
Avere buoni legami con la famiglia è un passo avanti. Mio marito, per esempio, si sarebbe trovato avvantaggiato sicuramente più di me perché, anche se i fratelli per me sono quelli che sono, con lui andavano d'accordo, oserei dire in un modo piuttosto infantile, ma di certo non gli avrebbero negato un invito a pranzo o non gli avrebbero rifiutato di guardare tutti insieme un film. Dopotutto era me che non volevano fra i piedi.
Però quella parte di vita che si mette su con quella persona che non c'è più non si può recuperare.
Io mi sono isolata anche per il motivo che dici tu, di provare sofferenza nel vivere da sola cose prima condivise.
La prima volta che sono andata dai suoi a pranzo la mancanza di mio marito si è fatta sentire in modo surreale
Le vacanze nella mia casa in montagna non sanno più di nulla. Lui ha cominciato a frequentare quei posti dall'età di 19 anni! Non c'è un cm che non mi faccia venire in mente un ricordo.
La mia vita prima di conoscerlo mi sembra un sogno sfocato e se guardo delle foto mi viene da piangere perché quella gioia io non la provo più.
Mi rivedo molto negli stati d'animo di mio marito quando era malato . Anche lui si mise a piangere davanti all'album di matrimonio. Ora so bene cosa pensava.
Per quello che è capitato alle mie figlie poi provo una rabbia e un dolore da fare scoppiare il cuore nel petto! Proprio è meglio che non ci pensi!
PETRAINES
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Re: Mi manca da morire

Messaggio da PETRAINES »

Ovviamente provo anch'io tutto quello che avete già esposto. L'unica cosa che mi sento di dire è per Celeste09 quando scrive che non fa più esami anche routine. Ti invito invece a controllarti più di prima. Io non sarei qui a scrivere se non avessi fatto determinati esami. Mi raccomando, la prevenzione serve. Poi se il destino decide diversamente allora........
 


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