Sono nuova qui. E sono qui perché sento il bisogno di aprirmi e di scrivere quello che mi sta accadendo. Ho 22 anni.
Da poco hanno diagnosticato a mio padre un tumore al polmone destro. Lui, fumatore incallito da 40 anni, si è messo una grande paura e ha smesso subito di fumare aiutato dai cerotti. Tra una settimana sarà operato - intervento in laparoscopia per togliere la massa tumorale poi si vedrà. I medici stanno indagando anche su una macchina al fegato che fa poco sperare, e i risultati della tac a contrasto (dalla testa ai piedi) saranno pronti oggi.
Quello che però mi fa preoccupare, non è mio padre ma mia madre.
Da quando la notizia è arrivata, si è lasciata andare a ansia, paure, depressione. Si immagina già un calvario che ancora non è detto e ogni ora che passa diventa sempre più sofferente.
Mi fa male vederla così, provo a ridimensionare la sua paura, a farla ragionare, a dirle che bisogna aspettare e vedere. Capisco la paura, sono io la prima che ho sofferto in passato di attacchi di panico che, non a caso, sono tornati a trovarmi dalla diagnosi del tumore. Quello che non capisco è questo suo abbandonarsi alla paura irrazionale. È sempre stata una donna forte, fa 3 lavori, non si è mai arresa di fronte a nessuna delle tante difficoltà che ha dovuto affrontare nella sua vita. Stavolta è diverso, ha la mente completamente annebbiata. Provo a parlarle, ma la vedo soffrire e provo un forte senso di rabbia perché non riesco ad aiutarla, non so come fare. E ultimamente vivo male entro le mura di casa mia. Quando posso scappo ma finisco per sentirmi in colpa e somatizzo tutto negli attacchi di ansia che aumentano.
Non so come gestirla, come aiutarla, come alleviare il suo dolore e la sua preoccupazione. E mi domando cosa accadrà, se dovremo andare avanti dopo l'operazione, se finirà per ammalarsi anche lei con tutta questa depressione e preoccupazione fin troppo preventiva.

Ciao Joy. Mi spiace molto per la situazione. Io posso dirti le parole che più mi hanno aiutato quando mi sono trovato in una situazione analoga alla tua: 1) sforzati assolutamente di pensare positivo, imponitelo con tutta te stessa, perché al negativo ci penserai comunque, e se andrà bene non avrai sofferto inutilmente, se andrà male sarai comunque preparata; 2) affronta un piccolo passo alla volta. Ora c'è l'operazione - che è già una bella notizia, perché vuol dire che ci sono margini di intervento - poi si penserà al resto.
Un abbraccio e in bocca al lupo.

Ciao Joy tua madre non si ammalera' perché l'amore che ha per te le darà la forza di affrontare. Quando il compagno della tua vita si ammala di una malattia così grave tu che sei la moglie e lo ami perché hai scelto di dividere tutto con lui ti senti smarrita come se tutto quello in cui hai creduto i progetti gli obiettivi i sacrifici siano stati inutili. È come se la tua vita finisse. Tu stai vicina a tutti e due con coraggio amore e comprensione sei una ragazza forte si vede da come scrivi per questo c'è la farai. Un abbraccio

Ciao Joy..tua mamma ha una reazione normale. Il cancro fa paura a tutti. Nemmeno i più virtuosi in questo forum possono dire di essere stati immuni alla paura. Ti capisco perché nella mia famiglia è successo il contrario. Ognuno di noi è differente ma voglio ugualmente raccontarti cosa ho fatto io magari può esserti di aiuto. Ho preso in mano la situazione letteralmente mettendo mio padre da parte. questo per potergli permettere di essere costantemente aggiornato ma senza lo stress di vedere e subire le conseguenze del cancro e della sua cura.perciò ho lasciato che lui continuasse ad occuparsi del suo lavoro e delle sue incombenze caricando sulle mie spalle tutto il resto. Non è stato per nulla facile anche perché spesso e volentieri i malati oncologici cambiano umore e carattere... però questa scelta mi ha reso più forte e più decisa. Cara Joy nessuno è mai pronto ad affrontare una cosa del genere ma è davanti alle difficoltà che devi decidere che tipo di donna vuoi essere. Sarà per il mio retaggio di liceo classico ma di fronte alla tragedia io ho scelto di combattere. E non ti nego che ci saranno giorni in cui piangerai rivolgendoti al Cielo perché non ce la farai più, ma devi stringere i denti come un eroina greca e andare avanti. Del resto tu sei frutto dell'amore tra i tuoi genitori e sei tu che puoi restituire parte di quell'amore ora che ne hanno bisogno. Vedendoti un àncora di salvataggio anche tua mamma smetterà di disperarsi e ti verrà dietro. Sii fiduciosa. Coraggio..Un abbraccio

Brava Arabella
la scelta deve essere "Stringere i denti e andare avanti" con la speranza di vincere
Joy segui i suggerimenti di Arabella e vedrai che i risultati verranno

Un abbraccio

Franco