mio padre se ne sta lentamente andando...

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•Ametista~
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Iscritto il: mar 22 nov 2016, 14:30

mio padre se ne sta lentamente andando...

Messaggio da •Ametista~ »

...e nessuno può far più niente.
Mio padre ha una cirrosi epatica, conseguenza dovuta all'epatite, la malattia sembrava essersi arrestata per 4-5 anni, per poi ripartire più forte di prima.
Lui ha 68 anni ed io 22.
Ormai è qualche anno che non riesco a darmi pace, che mi dico che questa situazione di stallo non può durare per sempre e che dovrò realizzare che un giorno si risveglierà la malattia, e dovrò accettare il fatto che lui se ne dovrà andare.

Probabilmente penserete che sia partita col piede sbagliato, e senza nessuna speranza. Purtroppo abbiamo preso questo male in ritardo, e per il trapianto non c'è niente da fare in quanto ritenuta una persona anziana.
È cambiato in questi anni, è pelle e ossa, non può mangiare niente, di conseguenza mangia le solite cose.

In questi giorni, purtroppo, abbiamo scoperto che il male si è spostato anche verso la milza, lui inizia a sentire dolore ed io mi sento, giorno per giorno, come se una fune intorno al mio collo si stringesse piano piano. Mi manca l'aria.
Cerco di non pensarci, passo molte ore sui libri e a fare attività fisica; cerco di non pensarci, mi occupo facendo altro...ma sono debole.
Il pensiero di dovergli dire addio è una cosa che mi logora dentro. Quando siamo tutti insieme, cerco di ridere e scherzare e vedere che il suo umore spegnersi è una pugnalata.
Mangio, e mi si riempiono gli occhi di lacrime soprattutto davanti a lui, mi ripeto che non è il momento di piangere, ma piuttosto godere di questi attimi...o almeno di non fargli pesare la situazione.
Mi alzo vado in bagno, piango, mi lavo il viso e aspetto un po' che il rossore sparisca, per poi riunirmi come se non fosse successo niente...e dopo poco ripetere lo stesso procedimento.

Dormo poco, ho le occhiaie e gli occhi gonfi, mia madre mi chiede se ho pianto, le risposte sono sempre le solite "no. Dormo poco, devo studiare molto se mi voglio laureare a marzo", mio padre che dice " non vedo l'ora di assistere alla tua tesi" , è come se tutto si bloccasse, sento un nodo alla gola e allo stomaco.

Ancora peggio quando affrontiamo l'argomento in questione: "se io muoio, non devi essere triste. È la vita, se non muoio di questo sarei morto di altro...ormai sono vecchio"
Probabilmente è un modo per esorcizzare la paura, o per tranquillizzarmi...non lo so, ma mi sento logorare dentro giorno per giorno.
Vorrei sparire, questo dolore è immenso, non è gestibile.

Dopo cosa farò?
In questi momenti di enorme dolore, cerco di tranquillizzarmi e quando riesco a farlo , mi dico che la vita è fatta di alti e bassi.
Sento una lotta dentro di me, da una parte sento la volontà di abbandonarmi a questo dolore e di lasciarmi divorare. Sarebbe sicuramente più facile...dall'altra mi dicono che non è quello che lui vorrebbe, e mi dà molta carica, sono stufa di essere triste e malinconica, devo sorridere ed essere positiva e quando lui se ne andrà, abbracciarlo e ringraziarlo degli insegnamenti dati. Tenermi stretta i ricordi felici trascorsi con lui e ricordarlo con lo stesso sorriso che lui ha sempre avuto, prima che questo male lo prendesse a sé.

Purtroppo è più facile a dirsi. Adesso ho solo voglia di piangere e stare sola con me stessa.
La prossima volta dovrò accompagnarlo a Pisa per altri controlli, l'unica cosa che spero è di non crollare.
Fladale30
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Iscritto il: dom 9 ott 2016, 22:18

Re: mio padre se ne sta lentamente andando...

Messaggio da Fladale30 »

Ciao Ametista, io ho la tua stessa eta', mi dispiace da morire per tuo papa'...quello che ti posso dire e di godertelo il piu tempo possibile! Digli tutto quanto quello che pensi e parlagli di cose belle che ti rendono felice...e' la gioia piu grande per loro, vederci felici. Lo so che pensare a lui che se ne va ti e' diventato un chiodo fisso, ma cerca di controllare i tuoi pensieri...e se proprio non riesci pensa che questa, e' la vita. Vita infame ma anche maledettamente bella e piena di sorprese. Io so come ti senti anche io ho vissuto 7 anni di tensione e sofferenza per la mia mamma che questo sabato notte mi ha lasciata...e' dura, io adesso sto passando dei momenti in cui fisicamente mi manca l'aria...sto male... Questi giorni per me e' stato tutto difficile e sento che la mia vita, la mia casa e io sono cambiata, in un attimo tutto e' diverso. mi manca tanto ma ti ripeto SEMMAI dovessi ri avere brutti pensieri pensa che comunque andra, TU STARAI BENE! TI LAURERAI E VIVRAI SERENA LA TUA VITA E QUEL DOLORE PIAN PIANO SPARIRA' CON LA CONSAPEVOLEZZA CHE LUI STARA BENE E FELICE IN PARADISO TI PROTEGGERA' E NON SOFFRIRA PIU :) SARA' ORGOGLIOSO DI TE E SOPRATUTTO, ANCHE SE NON LO VEDRAI CREDIMI, SENTIRAI LA SUA PRESENZA, E SE VORRAI PARLARCI, LUI CI SARA' PER ASCOLTARTI. NON SARAI MAI SOLA E TI SENTIRAI ABBANDONATA DA LUI COME PENSI. <3
Adesso, non pensare a nulla, cerca di scacciarli questi brutti pensieri... GODITELO! :) E dagli tutto il tuo amore possibile! Non ti struggere se penserai di non fare abbastanza, loro sono i nostri genitori e apprezzano tutto anche il minimo che diamo! Fatti forza :) Un abbraccio forte Ametista!
Eleonora.
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Iscritto il: gio 31 mar 2016, 14:27

Re: mio padre se ne sta lentamente andando...

Messaggio da Eleonora. »

Ciao Ametista,

anche se non lo pensi, sono sicura che dentro di te hai un'enorme forza. Non c'è un modo giusto per affrontare queste cose, credo che la cosa migliore sia percorrere al meglio ora dopo ora, non pensando troppo a cosa succederà domani. Io ho perso la mamma a giugno, dopo sei anni di malattia. Quando ci hanno informati che non c'era più niente da fare, ho solo cercato di farle vivere ogni secondo su questa terra nel miglior modo possibile: le davo da mangiare, la facevo ridere, ascoltavamo insieme la musica e guardavamo la tv. Trovavo la forza nel vederla serena e felice, ma quand'ero sola il mondo mi crollava addosso. Io posso solo consigliarti di stargli il più vicino possibile, di farlo stare bene secondo le tue possibilità.
Il dopo è un mistero. Anche oggi, cerco di affrontare giorno dopo giorno, cercando di dare un senso al dolore.
Ti abbraccio forte.

Eleonora
 


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