Neanche il tempo di realizzare

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Francy712
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Neanche il tempo di realizzare

Messaggio da Francy712 »

Buongiorno a tutti,
Sono qui per lasciarvi la mia esperienza e per cercare un supporto per questo dolore che non ha fine...

Da fine agosto mio padre (61anni)ha avuto dolori alla colonna vertebrale.. Fatte visite controlli ematici e non si sono palesate alterazioni... 15 giorni fa ha avuto dolori più forti, al pronto soccorso è stato ricoverato per versamento pleurico nono laterale, 10 giorni fa ha fatto la TAC che ha rivelato la presenza di una lesione pancreatica a livello della testa dell'organo con interessamento del fegato.. Oggi avrebbe dovuto far la biopsia, ma purtoppo domenica mattina ha avuto un crollo e mi ha lasciato...

Come si fa ad affrontare un dolore simile?
paola51
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Re: Neanche il tempo di realizzare

Messaggio da paola51 »

cara Francy, capisco tutto il tuo sgomento! Neanche il tempo di preparare la battaglia e la guerra e' gia' persa. L'unica consolazione , e tutti un po' te lo diranno, e' che a differenza di tanti altri casi di cui abbiamo letto il tuo papa' non ha avuto settimane, mesi, anni di dolore, di paure, di annullamento di se' in cerca della cura miracolosa. Tutto e' accaduto in un baleno....Pensa a lui, alle sofferenze che si e' risparmiato. Ti abbraccio
Simona Bellotti
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Re: Neanche il tempo di realizzare

Messaggio da Simona Bellotti »

Ciao Francy,
mi sento di scriverti perché ho vissuto una situazione altrettanto rapida pochi mesi fa.
Sicuramente hanno ragione tutti coloro che parlano del fatto che chi se ne va cosi in fretta si risparmia anni di sofferenza, ma essendoci passata penso di poter capire anche cosa provi tu. Mio padre e' morto il 25 maggio quindi sono passati poco più di sei mesi, ma mi sembra ieri. Tutto e' incominciato solo cinque settimane prima della fine, con dei dolori improvvisi e violentissimi all'addome, dolori che ci hanno portato al pronto soccorso e da cui ad un ricovero per accertamenti. Sono state 5 settimane di dolori atroci, la diagnosi e' arrivata una settimana prima della morte, ma non si poteva fare più nulla ... Io mi sento come se la vita non ci avesse tolto la possibilita' di prendere coscienza di quello che sarebbe avvenuto, non ho avuto modo di prendere atto della malattia, non ho neppure potuto salutare mio padre perché i dolori fin da subito lo hanno trasformato e reso irriconoscibile...
Ho vissuto sei anni fa una situazione di cancro terminale con mio nonno, si sapeva che non era operabile e con le varie chemio ha vissuto quasi quattro anni. Sono stati anni con momenti davvero difficili, ma perlomeno - per quanto possibile - siamo giunti alla fine preparati ed abbiamo avuto modo di dirgli e fargli tutto quello che ci sentivamo o sapevamo potesse renderlo felice. Tutto questo con mio padre mi e' mancato. Mio padre ha fatto tutto per me, ha dedicato la sua vita a far star bene la sua famiglia, e' stato un uomo fantastico e per me e' come se avessi un conto in sospeso con lui. Questo mi porta a farmi molte domande sul senso della vita e della morte e quindi anche su cosa ci sia dopo la morte. Il mio desiderio e che ci sia qualcosa solo per poter avere un momento con mio padre e per dirgli quello che avrei voluto dirgli se ne avessi avuto il tempo.
Fatti forza e se ti va di parlare io ci sono.
Un abbraccio
Francy712
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Iscritto il: mar 9 dic 2014, 15:37

Re: Neanche il tempo di realizzare

Messaggio da Francy712 »

Simona Bellotti ha scritto:Ciao Francy,
mi sento di scriverti perché ho vissuto una situazione altrettanto rapida pochi mesi fa.
Sicuramente hanno ragione tutti coloro che parlano del fatto che chi se ne va cosi in fretta si risparmia anni di sofferenza, ma essendoci passata penso di poter capire anche cosa provi tu. Mio padre e' morto il 25 maggio quindi sono passati poco più di sei mesi, ma mi sembra ieri. Tutto e' incominciato solo cinque settimane prima della fine, con dei dolori improvvisi e violentissimi all'addome, dolori che ci hanno portato al pronto soccorso e da cui ad un ricovero per accertamenti. Sono state 5 settimane di dolori atroci, la diagnosi e' arrivata una settimana prima della morte, ma non si poteva fare più nulla ... Io mi sento come se la vita non ci avesse tolto la possibilita' di prendere coscienza di quello che sarebbe avvenuto, non ho avuto modo di prendere atto della malattia, non ho neppure potuto salutare mio padre perché i dolori fin da subito lo hanno trasformato e reso irriconoscibile...
Ho vissuto sei anni fa una situazione di cancro terminale con mio nonno, si sapeva che non era operabile e con le varie chemio ha vissuto quasi quattro anni. Sono stati anni con momenti davvero difficili, ma perlomeno - per quanto possibile - siamo giunti alla fine preparati ed abbiamo avuto modo di dirgli e fargli tutto quello che ci sentivamo o sapevamo potesse renderlo felice. Tutto questo con mio padre mi e' mancato. Mio padre ha fatto tutto per me, ha dedicato la sua vita a far star bene la sua famiglia, e' stato un uomo fantastico e per me e' come se avessi un conto in sospeso con lui. Questo mi porta a farmi molte domande sul senso della vita e della morte e quindi anche su cosa ci sia dopo la morte. Il mio desiderio e che ci sia qualcosa solo per poter avere un momento con mio padre e per dirgli quello che avrei voluto dirgli se ne avessi avuto il tempo.
Fatti forza e se ti va di parlare io ci sono.
Un abbraccio

Simona... Nelle tue parole leggo ciò che provo è quelli che sono i miei pensieri più grandi... L ultimo ricordo di mio padre è di sabato mattina.. Sono passata dall'ospedale a salutarlo perché l avrebbero trasferito e io non l avrei rivisto fino al lunedì per problemi di lavoro... Mi ha fatto gli auguri del compleanno per il giorno dopo e mi ha detto di star tranquilla che ci saremmo rivisti presto... Quando domenica mattina ci hanno chiamate per dirci che la situazione era precipitata mi è crollato il mondo addosso... Sono convinta che abbia aspettato me e mia mamma per salutarci... E l'unica soddisfazione, se così si può chiamare, è che sono riuscita a dirgli quanto gli volevo bene prima che perdesse coscienza...
Mi massacra non aver avuto il tempo di fare tante piccole cose che nel quotidiano rimandiamo per impegni vari e che in questi momenti sembrano invece così importanti...
Simona Bellotti
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Iscritto il: lun 29 set 2014, 13:52

Re: Neanche il tempo di realizzare

Messaggio da Simona Bellotti »

Ciao,
condivido le tue parole e con ogni giorno che passa mi rendo conto che la morte di mio padre e soprattutto la situazione vissuta mi ha cambiata radicalmente. Prima vivevo per il lavoro e rimandavo tutto il rimandabile. Ora continuo a lavorare ma do importanza ai piccoli gesti ed agli affetti piu' cari. Dedico ogni minuto libero a mia mamma che è rimasta sola, a mio figlio che ha solo 16 mesi ed al mio compagno. Ho imparato a dare un valore diverso alla vita. Non so ovviamente dire cosa sia giusto o sbagliato, ma sono contenta di essere cambiata. Mi dispiace che mio padre non ha visto questo mio cambiamento. Lui ha lavorato sempre e giunto alla pensione se n'è andato senza godersi la vita e neppure suo nipote... questo mi fa soffrire. Tutte le sere quando porto a letto il mio bimbo mi chiedo se sia tutto un incubo e prego di svegliarmi, ma poi mi rendo conto che purtroppo e' tutto vero. Non so se sono cambiata in meglio o in peggio, ma so di essere diventata una persona diversa, ... piu' dura per alcuni versi, meno diplomatica ma piu' altruista. Mi sono convinta che senza i nostri cari non siamo nessuno, siamo vuoti e privi di scopo...
Ti abbraccio in questo triste momento
Simonetta64
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Iscritto il: mer 5 nov 2014, 10:45

Re: Neanche il tempo di realizzare

Messaggio da Simonetta64 »

Ciao Francy, sicuramente perdere così velocemente una persona cara è difficile da accettare, ma credimi anche vederla soffrire giorno dopo giorno e non riuscire a fare niente per aiutarla è devastante, leggere la paura, la delusione nei suoi occhi è una cosa che non si può dimenticare, sentire le sue parole di speranza, quando invece tu sai bene che non esiste speranza, che le cose andranno sempre peggio........ed egoisticamente vorremmo averli sempre vicino anche se stanno male, anche se la loro ormai non è più vita, ma ci sono..............e se questo può consolarti credo che nessuno riuscirà mai a dire e fare al proprio caro tutto quello che vorrebbe, non c'è mai abbastanza tempo e resterà sempre il rimorso di non aver detto o aver fatto qualcosa........
Un abbraccio
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