A mio padre, 66 anni, hanno trovato un tumore ormai esteso, fegato praticamente andato, una macchia nei polmoni e ha iniziato a mangiarsi anche le ossa.
E' anemico, senza più fiato, ha perso 10kg in due mesi... Due mesi.

E' iniziato tutto in due mesi, valori del sangue totalmente a picco, dolore ad una gamba, gambe gonfie come palloncini... Dopo l'ultima serie di esami, lunedì lo ricoverano per "accertamenti approfonditi", e dopo la tac di ieri, la notizia. Tumore diffuso, metastasi, nelle sue condizioni potrebbe andarsene tra qualche giorno come tra qualche mese, ma sono stati abbastanza chiari: anche nell'ipotesi più ottimistica, non arriverà all'inverno.
La dottoressa che lo ha al momento in cura ha detto che durante un consulto tra i dottori che hanno esaminato i suoi esami, uno dei dottori ha usato la frase "questo è un cadavere che cammina".

Non so come mi sento, al momento mi sembra di essere in pilota automatico, tutto meccanico, come se stessi guardando qualcun'altro, non so spiegarmi.

Non so che fare, i medici non hanno detto nulla a mio padre, gli hanno solo detto che il fegato è messo maluccio e bisogna fare alcune cure particolari.

Non so se dirglielo a mio padre, uno che si è rotto la schiena tutta la vita per la famiglia, uno che aveva sempre qualcosa da fare, un lavoretto dall'amico, una dipintura da un altro... sempre disponibile per chiunque, a volte anche troppo...

Che devo fare?

Tutti pensavamo che fosse qualcosa di serio, ma non così serio. Gli hanno dato mesi, forse settimane di vita.
2 mesi fà è andato da sua sorella (più vecchia e ormai con le gambe bloccate dall'artrite) a sistemargli il giardino. Un giardino grande! E' tornato a casa tutto contento, le braccia segnate di graffi dei roseti.
Fino a un mese fa aveva ancora fiato per portare in giro il nostro cagnetto.
Non riesco ancora a crederci...

Come si fa a dire ad una persona piena di energia e vita come mio padre che gli resta pochissimo? Poche settimane di vita? Così di punto in bianco?
Come?

Scusate ma questo è più uno sfogo nervoso, sento che devo fare qualcosa, perché ogni volta che mi fermo arriva lo stesso pugno che mi è arrivato nell'ufficio della dottoressa.

Caro Lorenzo mi dispiace tanto per tuo papa',che dirti? Stagli accanto più che puoi .
un abbraccio a te e al tuo papa'.

Ciao Lorenzo. In base alla mia esperienza ti consiglierei di non dire la verità, anche se a un certo punto capirà. A nessuno piacerebbe sentirsi dire di dover morire. Cercate assieme ai medici di accompagnarlo cercando in tutti i modi di alleviare le sue sofferenze fisiche e non. Fatti forza perché ora tocca a te sorreggere tuo padre. Ti abbraccio forte

Un po' di aggiornamenti... mercoledì al massimo torna papà dall'ospedale, sta meglio, i dolori alla gamba sono scesi, ma ovviamente è il maledetto è sempre li che corre, e non mi faccio minimamente illusioni.

Il dottore (un uomo stavolta) ha detto di aspettarci un graduale indebolimento, e di essere pronti a tutto, dalla semplice caduta, alla confusione mentale o anche ad un'improvvisa emorragia di quelle grosse... Sarò egoista, sarò insensibile o non so che altro ma a questo punto, piuttosto che vederlo consumarsi lentamente tra dolori sempre più forti, quasi spero che si risolva cosi, con un rapido passaggio all'incoscienza e alla morte...

Il dottore ci ha parlato anche di eventuali hospice (non mi convincono, sanno troppo di abbandono), e di eventuali aiuti dall'avapo, volontari che aiutano pazienti oncologici e loro famiglie.

Altra cosa, è quasi certo che sa di avere qualcosa, il dottore ha detto che tra i vari esami c'è una ecografia di maggio dove è chiaramente scritto "fegato con metastasi". E' un esame che è andato da solo a fare e a ritirare i risultati. Probabilmente sa di avere l'ospite, perché ora racconto anche un episodio significativo.

Un mese fa o poco meno, era già giù di corda parecchio, aveva già perso 6-7 kili e durante uno dei suoi brontolii, mia madre, per dargli una scossa in buona fede, gli ha detto più o meno "Eh dai su, cosa dovrei dire io che ho il trigemino (perché, tanto per gradire, pure a lei il destino ne ha fatte passare un po di tutti i colori...) e l'emicrania cronica" e mio padre stizzito ha sbottato "Beh sai una cosa , se proprio lo vuoi sapere, ho le metastasi sparse qua e la".

Mia mamma , a quel punto si alza con un "ma sparane un'altra" e se ne va a fumarsi una sigaretta in terrazzo. Io, serissimo, chiedo subito a mio padre "Ma parli sul serio o cosa?" e lui dopo avermi guardato un secondo mi dice qualcosa tipo "no, niente, è una cazzata, stai tranquillo".

Ecco, io credo che sappia già di avere qualcosa di brutto, ma sono sicuro non ai livelli che ci hanno detto i dottori. Questo forse potrà attutire la botta che prima o poi arriverà a sapere, da noi o per conto suo...

O forse no, non so...
Sono ancora in modalità "robot" sento tutto ovattato, come in un brutto sogno, mangio perché ho fame ma mi sembra semplicemente di "assumere nutrienti", e tutto quello che faccio è meccanico, metodico...

CIao Lorenz,

come sta tuo papà?

Ti capisco perfettamente, so cosa vuol dire vivere la vita come un robot. Io ho la mamma malata, ormai hanno smesso le cure, i medici mi hanno detto che se ne potrebbe andare da un giorno all'altro come tra qualche mese. Ora è peggiorata passa il tempo a dormire, e quando è sveglia non è lucida.

L'unico consiglio che ti posso dare è di goderti ogni momento con tuo papà finchè è lucido, putroppo tutti mi dicono che devo accettare questa realtà ma io non ci riesco quindi non lo dirò neanche a te.
Ma vivi ogni giorno al massimo con lui finchè riesci, per lui e per te stesso. E sfogati quando puoi e vuoi. non con lui ovviamente, ma con chi hai vicino.anche con noi.

Un abbraccio

Barbara

Ciao Lorenzo e ciao barbara. Ti capisco.. a fine maggio a mio padre 65 anni gli hanno diagnosticato un tumore pancreas con carcinosi peritoneale... ora è in hospice. Lui sa tutto e anche mia mamma che è gravemente malata. Ti capisco è difficile!!!!! Lui ancora prima di sapere tutto aveva già capito!!!!! È stato professore per più di 40 anni e tutti i medici e le infermiere hanno una grande stima nei suoi confronti