Ho acquistato il libro di Alessandro Milan " Mi vivi dentro" che parla della perdita di sua moglie a causa di un tumore. Sulla copertina c'è una frase che mi fa sperare e che spero possa farti sperare in un domani migliore, nonostante tutto, per te e per la tua creatura. Anche lui ora è solo con due bambine è la frase è :" Sei mesi fa non ci avrei scommesso un centesimo . Invece ce l'abbiamo fatta. Siamo qui, siamo vivi, siamo una famiglia"

Grazie Anna, avevo visto quel libro e ho visto una intervista all'autore. Adesso è presto, ma lo leggerò.

Io comunque sto bene. Il dolore c'è, ma, al di là dei momenti di crisi, della stanchezza, della malinconia e della rabbia che ciclicamente tornano, sento di poter dire che sto bene, e mi sembra una enorme conquista.

Grazie a mia figlia ovviamente, ma anche alla forza che mi ha trasmesso in questi anni mio marito, un combattente senza paura che Ironman, Wolverine o Superman gli fanno un baffo!

Però ogni tanto il quarto d'ora di autocompatimento me lo concedo e poi si riparte.

Era l'alba del 27 dicembre 2015 quando entrai inconsapevolmente a contatto col male che 16 mesi più tardi mi avrebbe portato via mamma.
Complice il jet leg che durante quelle vacanze non riuscivo proprio a smaltire, quella mattina mi alzai molto presto quando sentii che mamma stava andando a fare colazione prima di uscire per la sua passeggiata quotidiana verso il santuario fuori paese (3 km in salita sotto zero). Cuando vidi che, dopo mangiato, tiró fuori da uno sportello e usò un broncodilatatore le domandai preoccupato che problema avesse. Mi rispose che aveva difficoltà ad aprire i polmoni e che comunque era stata dallo pneumologo che non aveva riscontrato particolari problemi. Questo bastò a rassicurarmi anche perché 10 anni prima (a soli 31 anni) per un paio di mesi, io stesso avevo avuto quello che sembrava il suo stesso innocuo disturbo.
Purtroppo il disturbo di mamma non era affatto innocuo, come rivelò una tac 8 mesi più tardi.
Adesso che è andata come è andata, come faccio a non pensare in continuazione che avrei potuto cambiare il corso degli eventi? Ok, sarebbe stato come tirare fuori un coniglio dal cilindro e nemmeno è detto che sarebbe servito per una guarigione completa. Fatto sta che il destino mi aveva concesso una possibilità ed io l'ho sciupata.
Per non parlare poi della scelta di non lasciare il lavoro per starle vicino in pianta stabile. Questo per voler ingenuamente sperare nella vittoria della cura sul male, proprio come te 3persempre, per aver preferito non leggere 2 righe sul microcitoma che illude sempre e (quasi) mai perdona.
È durissima...

Forza Cristian vero stradura

Raboia inaccettabile recriminazioni sono tutte cosé che accompagnavano il dopo...A voglia sentire chi dice e andata così ognuno nasce col giorno stabilito....Tutti pensieri la vita è una giostra....bisogna avere la fortuna di incappare nella Buona sorte....Dopo si sopravvive si va avanti ma non con felicità per lo meno io.....Non farti recriminazioni Cristian. ..Hai voluto bene ha tua mamma....

In effetti è un po’ così..ma qnd arrivo a casa devo cercare di lasciarmi tutto dietro per la mia bimba di tre anni,non se lo merita,anke se è talmente intelligente che nn le sfugge assolutamente nulla..
Comunque andrà siamo uniti e pronti ad affrontarla un abbraccio a te e alla piccola

Buon pomeriggio
Come state trascorrendo la domenica x fortuna è ritornata Barbarella a farci compagnia
I nostri guerrieri come se la cavano?
Cristian sono una mamma con un tumore recidivo
Operato e ritornato sempre al polmone
Non devi farti prendere da nessun senso di colpa
Ne tu ne nessun altro può cambiare il destino di nessuno.
A gennaio di due anni fa quando il mio calvario ha avuto inizio stavo malissimo era evidente
In casa ho figli e marito escono la mattina rientrano la sera facevo le cose di sempre spesa preparare pranzo cena in più facevo da tata a due piccoli angeli che abitavano porta accanto alla mia
Sentivo di star male piangevo dicevo io sto morendo
Tante mattine senza dir nulla andavo al pronto soccorso ma nessuno mi sapeva dire nulla
Avevo perso 15kg in un mese e mezzo x il mio medico era :ansia. stress depressione ecc
Fin quando non vado da un interista
Il quale mi da una serie di esami tra cui un marcatore che esce altissimo
E di li un corri corri x sapere dove era nascosto
Chiunque era al mio fianco non ha potuto modificare e tanto meno cambiare il percorso di ciò che stava succedendo
Nessuno era già tutto scritto
Mi sentivo guidata da una mano
Alla fine la tac ha mostrato il cancro al polmone
Tre mesi di vita
Operata fatta chemio radio
Non è servito a nulla
Faccio chemio biologica
I miei figli mi guardano con stupore
Adesso?
Viviamo tutti con un ansia incredibile
Ogni controllo è un morire
Si perde il sorriso notti senza dormire
Ma chi può fare nulla?
Nessuno
È già un libro scritto
E solo Dio conosce il finale
Io sono qui e lotto x la vita
E invito a tutti e dura
Ma non molliamo
Uniti si vince

Buonasera a tutti. Questi ultimo due giorni sono stati veramente brutti
Ho dovuto metabolizzare il referto della tac di mio padre e purtroppo prendere consapevolezza che sono iniziati i dolori da metastasi ossee. Sono distrutta .spero solo che la terapia che gli hanno dato sia quella corretta, che non gli faccia sentire troppo dolore.

Vi abbraccio.

Io venerdì mi specializzo. E non ci sarà la persona che mi ha dato la forza per affrontare tutto.
Nel 2012 mi sono laureata ed è stato un giorno bellissimo, lui era bellissimo. Ho delle foto splendide di quel giorno. Ero raggiante, tre mesi dopo mi avrebbe chiesto di sposarlo. Lui era fiero di me, un sorriso meraviglioso.

Il dolore è meno intenso, non mi sembra più di impazzire come i primi mesi. Adesso ho più che altro una malinconia che sobbolle e che mi fa recuperare tantissimi ricordi, che purtroppo non riesco più a vivere con la gioia di prima, li sfoglio e li riguardo con la lacrimuccia. Spero che sia ancora fiero di me.