Perché un paziente dovrebbe partecipare ad uno studio clinico?
- Staff Aimac
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- Iscritto il: ven 9 apr 2010, 20:02
Perché un paziente dovrebbe partecipare ad uno studio clinico?
Cari amici il 29 novembre si terrà a Verona un convegno sull'importanza della ricerca clinica in Oncologia e Ematologia.
AIMaC e FAVO sono state inviate a partecipare al convegno per portare la voce delle persone malate di cancro che hanno partecipato o parteciperebbero o parteciperanno a trial clinici (studi sperimentali). Raccontateci le vostre esperienze e riflessioni su questo importante tema che può contribuire a cambiare la storia della vita di chi si ammala di tumore. Diteci:“Perché un paziente dovrebbe partecipare ad uno studio clinico?”.
Grazie di cuore per ogni pensiero che vorrete condividere!
Cari amici il 29 novembre si terrà a Verona un convegno sull'importanza della ricerca clinica in Oncologia e Ematologia.
AIMaC e FAVO sono state inviate a partecipare al convegno per portare la voce delle persone malate di cancro che hanno partecipato o parteciperebbero o parteciperanno a trial clinici (studi sperimentali). Raccontateci le vostre esperienze e riflessioni su questo importante tema che può contribuire a cambiare la storia della vita di chi si ammala di tumore. Diteci:“Perché un paziente dovrebbe partecipare ad uno studio clinico?”.
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Per maggiori informazioni e orientamento gratuito, contatta l'help-line di Aimac.
Chiamaci allo 06 42989570 o scrivici: https://www.aimac.it/scrivici
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Perchè quando la medicina ufficiale ammette di non riuscire a curare una persona, la speranza va coltivata in ogni modo anche partecipando ad uno studio clinico. E quando si arriva alla conclusione che non c'è più nulla da fare per se stessi si può sorridere all'idea che forse il proprio vissuto possa aiutare altre persone in futuro.
Non è con gli studi clinici che si scoprono le cure che diventano protocolli ufficiali?
Personalmente la vedo molto simile alla donazione di organi ...
Buon lavoro,
Ernesto
Non è con gli studi clinici che si scoprono le cure che diventano protocolli ufficiali?
Personalmente la vedo molto simile alla donazione di organi ...
Buon lavoro,
Ernesto
Per consentire alla ricerca di non fermarsi, per legare la propria storia a quella di altri esseri umani che magari "verranno dopo"..non importa quando.. Magari beneficeranno di migliori conoscenze acquisite durante gli studi clinici..magari avranno una sopravvivenza maggiore ed una migliore qualità della vita..
Solo una buona ed onesta Ricerca può consentire alle persone di vivere malgrado una diagnosi impegnativa..
Non bisogna smettere di crederci...
Linetta
Solo una buona ed onesta Ricerca può consentire alle persone di vivere malgrado una diagnosi impegnativa..
Non bisogna smettere di crederci...
Linetta
Caro staff AIMaC,
Perché...
Per la speranza che da... Sia al malato e sia per i suoi familiari!
Per molti sembra poco... Ma per noi che conosciamo il cancro, per noi che sappiamo cosa può fare,
E che abbiamo visto quello che può fare...
Beh la mia mamma ha perso... Ma se serve a trovare una cura... Una salvezza...
Bisogna far parte di uno studio clinico!! Senza se e senza ma...
Il cancro deve diventare curabile... Non più mortale e soprattutto non deve più far paura!!!
Saluti staff AIMaC
GRAZIE di tutto
Ambra
Perché...
Per la speranza che da... Sia al malato e sia per i suoi familiari!
Per molti sembra poco... Ma per noi che conosciamo il cancro, per noi che sappiamo cosa può fare,
E che abbiamo visto quello che può fare...
Beh la mia mamma ha perso... Ma se serve a trovare una cura... Una salvezza...
Bisogna far parte di uno studio clinico!! Senza se e senza ma...
Il cancro deve diventare curabile... Non più mortale e soprattutto non deve più far paura!!!
Saluti staff AIMaC
GRAZIE di tutto
Ambra
- carla.carboni
- Membro
- Messaggi: 538
- Iscritto il: lun 14 nov 2011, 4:21
Se i protocolli ufficiali non sono piu' applicabili ben venga il mettersi a dispozione della ricerca. Quella onesta, che rispetta l'uomo e la medicina. E' un regalo di speranza dal valore incalcolabile che si fa agli altri ma anche a noi stessi. Dalla ricerca sono nati i farmaci e le terapie che hanno salvato la vita a milioni di persone.
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- Membro
- Messaggi: 1177
- Iscritto il: lun 18 ott 2010, 16:08
Buonasera,
sono un lungo vivente al cancro.
Certamente, nell'ipotesi di un'opzione alternativa, seguirei il motto paolino "Contra spem in spem credidi(Contro ogni speranza ho creduto nella speranza): accetterei di partecipare a trial clinici con la speranza di essere curato, di migliorare la conoscenza medica a vantaggio di altri malati nel futuro.
Un caro saluto.
Giuseppe
sono un lungo vivente al cancro.
Certamente, nell'ipotesi di un'opzione alternativa, seguirei il motto paolino "Contra spem in spem credidi(Contro ogni speranza ho creduto nella speranza): accetterei di partecipare a trial clinici con la speranza di essere curato, di migliorare la conoscenza medica a vantaggio di altri malati nel futuro.
Un caro saluto.
Giuseppe