PARALIZZATA DALLA PAURA

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
isaB
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Iscritto il: gio 4 apr 2013, 21:10

Messaggio da isaB »

Grazie, grazie a tutti.

Grazie al caro Ernesto, con cui condivido una storia difficile dai tanti punti in comune e che considero una persona speciale

Grazie a Fraa, a te Eli47 e a Sgrausina, con cui ho virtualmente sorriso e festeggiato all'arrivo di buone notizie.

Ognuno con la propria storia diversa, ma tutti uguali nelle proprie paure.
Se solo mia sorella sapesse la mia disperazione, credo che si arrabbierebbe moltissimo.

Infatti lei è molto più forte di me, molto più forte di noi.
Per tutti noi credo che il tempo sia ciò che dobbiamo imparare ad aspettare, perchè come ha detto Ernesto sono grandi avventure dal finale non scritto.

Io non sono affatto brava, nonostante stia scrivendo queste parole.

Mi sento però di riportare qui sotto questo testo, molto noto, di Gibran e che riguarda proprio il tempo:
"Maestro Parlaci del Tempo.

E lui rispose:

Vorreste misurare il tempo, l'incommensurabile e l'immenso.

Vorreste regolare il vostro comportamento e dirigere il corso del vostro spirito secondo le ore e le stagioni.

Del tempo vorreste fare un fiume per sostare presso la sua riva e guardarlo fluire.
Ma l'eterno che è in voi sa che la vita è senza tempo.

E sa che l'oggi non è che il ricordo di ieri, e il domani il sogno di oggi.

E ciò che in voi è canto e contemplazione, dimora quieto entro i confini di quel primo attimo in cui le stelle furono disseminate nello spazio.

Chi di voi non sente che la sua forza d'amore è sconfinata?

E chi non sente che questo autentico amore, benché sconfinato, è racchiuso nel centro del proprio essere, e non passa da pensiero d'amore a pensiero d'amore, né da atto d'amore ad atto d'amore?

E non è forse il tempo, così come l'amore, indiviso e immoto?
Ma se col pensiero volete misurare il tempo in stagioni, fate che ogni stagione racchiuda tutte le altre.

E che il presente abbracci il passato con il ricordo, e il futuro con l'attesa."
Un abbraccio fortissimo a tutti e in particolare a te caro Ernesto.

Una nuova strada si apre con le terapie, anche tu SCORZA DURA, mi raccomando!

ernesto
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Messaggio da ernesto »

Ciao Isab grazie del ..speciale....
I versi li leggerò con calma al TEMPO giusto adesso sono al lavoro e scappo a casa...
Anche io riesco a predicare bene e razzolare male come molti di noi credo, ma a forza di dirlo e scriverlo forse funzionerà.
A presto ,

Ernesto

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Monik
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Messaggio da Monik »

Ernesto Isa ciao. Vi ho letti in silenzio, ma in silenzio non posso stare.

Ernesto hai scritto -sentimenti di invidia e rabbia ...io provo qualcosa del genere non quando vedo quarantenni ma quando vedo persone piu' anziane perchè penso.. loro ce l'hanno fatta noi no chissà....non ti nascondo che anche la paura è un sentimento..-
Ho una nonna malata d'Alzheimer e sinceramente..non so più da quanti anni!

Ma credi sia facile per me continuare a vederla "vegetare" passatemi il termine, ed aver salutato per sempre mio fratello di 35anni? Lui in 8 maledetti mesi ha lasciato tutto e tutti. Soprattutto lasciato orfane le sue due figlie piccole!

Avete letto il post: una famiglia di cancrogeni? Wasp l'ha aperto.. e più di qualcuno ci ha scritto.

Non voglio polemizzare, sia chiaro ragazzi. Ma avevo necessità di dirVi che se quei vecchietti vivono ancora.. un motivo ci sarà.. Io non l'ho ancora trovato.. ma di sicuro ci sarà.
SONO SOLO UN PICCOLO GRANELLO DI SABBIA IN QUESTA ENORME E DESOLATA SPIAGGIA.

Forza ragazzi.

Monik


Monik
isaB
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Messaggio da isaB »

Ciao Monik.

Anche se il mio stato emotivo di oggi è decisamente abbattuto, ho pensato comunque di risponderti.

Non penso proprio sia facile per te, nè credo che nessuno abbia mai voluto intendere questo. Io posso solo immaginare, probabilmente senza riuscirci, cosa stai passando.

Penso soltanto che quando vivi delle situazioni di disperazione, come le nostre, ciascuno di noi lavora con i pensieri e le sensazioni in maniera incontrollata ed a volte irrazionale.

Non ti nascondo che ho fatto dei pensieri tutti miei anche sulle persone che si suicidano, di questi tempi.. Riflessioni che in altri momenti della mia vita elaboravo di certo in maniera completamente diversa.

Ciascuno di noi vive il proprio malessere a la propria paura in maniera "egoistica", e si esprime, anche in questo forum, vomitando le angosce che ci tormentano.

Almeno è così per me.

L'invidia di cui abbiamo parlato, per quello che mi riguarda, può essere tradotta in quel disagio interiore a cui non si riesce a dare una spiegazione e a cui non ci si riesce a rassegnare; non per questo penso che sia giusto che persone anziane muoiano al posto dei miei cari..ci mancherebbe.

Certamente che un motivo c'è, se queste persone vivono ancora.

Ma come dici tu, non l'hai trovato; nemmeno io, devo essere onesta.

Così come non trovo - e forse non troverò mai - un valido motivo per cui giovani uomini come tuo fratello se ne siano già andati, o giovani donne come mia sorella o la sorella di Ernesto debbano lottare in un modo così disumano per sopravvivere..
Un caro saluto.

Isabella

ernesto
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Messaggio da ernesto »

Ciao Isabella ciao Monik....
Monik ho letto molto di te su questo forum ed apprezzo molto il tuo carattere da guerriera ... ti appartiene...in un post scrivi che mordi e mi hai fatto sorridere oltre che apprezzarti molto.
Ho letto di te perchè parli di tuo fratello quindi sensazione simile alla mia e Isabella.....
Spero che questo tuo carattere forte ci possa essere di aiuto.. noi siamo più morbidi ed anche insicuri forse...

Monik concludi i tuoi interventi sempre con un forza per spronare chi ti legge e ti ringrazio per questo. Da parte mia aggiungo che un pò di morbidezza serve per andare avanti con gli altri ( sono indispensabili e dobbiamo trovare le chiavi per relazionarci ) e spero che sia possibile una permuta virtuale ... a te un po' di tolleranza a me un po' della tua forza ....
Ognuno ha il suo dolore e lo vive a suo modo ..aiutiamoci a superare i momenti più duri....
Isabella ..ti leggo sempre con piacere ti sono vicino ...ma ancora non ho capito la gravità della malattia di Giorgia. Non vorrei che " paralizzata dalla paura " non sei lucida nelle scelte e decisioni da prendere per tua sorella. Non so dove sei in cura ma Milano mi sembra una buona base da dove partire per essere certi di non trascurare nulla. Il cancro è difficile da affrontare , ma almeno andiamo dove sanno cosa fare.
A presto un buona giornata a voi

Ernesto

isaB
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Messaggio da isaB »

Sono sicuramente paralizzata, e di certo questo non mi permette di essere lucida, né di poter decidere o interpretare ciò che sta succedendo nel migliore dei modi.

Come hai detto tu a Monik, sarebbe davvero meglio se si riuscisse a compensare la sua grinta con la mia fragilità, per ottenere una ricetta equilibrata, dal sapore perfetto.
Mi chiedi la gravità di mia sorella e francamente non so rispondere oggettivamente.

L’oncologa quando è scoppiata questa bomba, non le aveva detto nè che non c’erano speranze né che poteva venirne fuori.

Ma solo che c’era un’unica strada da percorrere con le chemio.

Si spera solo che funzionino, ma fino a quando non arriverà il momento del controllo, non so proprio dire quale sarà il futuro di mia sorella, e il nostro.

E’ in cura a Monza e Lecco, da medici che riteniamo validi e competenti e di cui ci fidiamo.

Una recidiva a distanza di poco più di 5 anni con linfonodi positivi era inimmaginabile. Come ci siamo già detti, pensavamo di aver pagato abbondantemente il nostro conto con il male.
La mia frustrazione nasce anche dal fatto che mia sorella non parla molto e non parla volentieri; nei momenti che passiamo insieme (e non sono molti), non si parla di tumore, di chemio, di ospedali. Non c'è spazio per capire, scavare, sperare, sfogare in maniera condivisa. Ognuno lo fa per conto suo, forse.

Cerchiamo solo di essere normali, come prima, se ci riusciamo.

In ogni caso non mi è concesso, né lo è ai miei genitori o al suo compagno, di prendere decisioni per lei.

Grazie al cielo tutto ciò che ha scelto fino ad ora per se stessa, lo ha scelto con fermezza e convinzione, se non altro apparente.
E’ tutto sempre appeso ad un sottile filo di equilibri riusciti o mancati.

Oggi manco clamorosamente.

Dopo un periodo di black out emotivo, da ieri si sono svegliati i fantasmi neri di qualche tempo fa.

Sono impaurita, ansiosa, nervosa. Tratto male mio marito e fatico nel mio prezioso ruolo di mamma. Non dormo. Al lavoro concludo poco, e forse anche male.

Si innescano i sensi di colpa verso tutti quelli che non c’entrano niente, che mi stanno intorno e che mi amano, ma che prendono il peggio di me.
Isabella

ernesto
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Messaggio da ernesto »

...Isabella ....anche io tratto male mia moglie , e viceversa , ma questo deriva sempre dal fatto che siamo incompresi ( ma non è una giustificazione per loro, anzi!! ) e trascuro molto il lavoro. I miei adorati figli ( 2 ) sono il mio ossigeno.
Perchè non passate molti momenti insieme? tu presentati dove sta lei poi state insieme per forza....
...non pensare ai controlli ma giorno per giorno se lei è in forma perchè preoccuparsi del futuro controllo? dobbiamo cambiare prospettiva anche noi e non pensare sempre come prima ma in modo differente.

La vita è cambiata.... cambiamo anche noi.

..altrimenti rimaniamo stritolati...
...dai Isabella dai...che la giornata migliori...

ernesto

angiame
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Messaggio da angiame »

Ciao Isa... È vero che gli altri non ci capiscono... Ma è vero anche che tutta la situazione oltre ad essere pesante è anche molto stressante... La mente va sempre lì ... Il cuore pensa lei...

In più il non parlare con lei complica ancora di più!!

Troppi pensieri... Troppi silenzi... E quando magari vorremmo silenzio tra figli e mariti... O mogli... Non si riesce a trovare!

Per il marito prendilo a pentolate :-D per i tuoi bimbi, anche se è dura prova a sorridere con loro oppure digli la mamma è tanto triste mi dai un abbraccio forte forte loro hanno la capacità di tirare fuori il peggio di noi!! Io ne ho tre quindi so bene cosa vuoi dire... Ma loro ti e ci amano così tanto

dai Isa e se vuoi scrivi scrivi e scrivi tira fuori tutto

un bacio grande a tutti anche a te Ernesto

uno stritolo fortissimo alle vostre sorelle!!

Io domani avrò esito della risonanza della mia CHE ANSIA!!

Ambra

ernesto
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Messaggio da ernesto »

Ciao Ambra grazie dello stritolo e in gamba per tua sorella. Ho seguito un po' la tua storia con la tua mammina ..come va adesso? ...spero alti e bassi ma almeno non solo bassi...
Anche tu con una sorella dentro al vortice ? ...spero sia qualcosa di risolvibile..

a presto,

Ernesto

isaB
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Messaggio da isaB »

Avete toccato due punti fondamentali.

Il primo è quello di cambiare prospettiva...così come la vita è cambiata, cambiare anche io stessa. Ho un rifiuto verso questo senso di adattamento che non so proprio combattere.

I giorni in cui sto meglio, non è certo perchè sia più in grado di modellarmi alla nuova vita; faccio piuttosto come gli struzzi, nascondo la testa sotto la sabbia e faccio finta che non ci sia niente. Non penso. Se non penso, non esiste.

Questo non può che avere effetti limitati nel tempo e soprattutto poco riparatori nella mia anma.

Puntualmente ricado in giornate come quelle di oggi in cui ho solo paura e tutto quello che mi circonda mi sembra sciocco e di poca importanza.

Non sto lavorando dentro me stessa purtroppo, ma sto solamente cercando di non guardare l'ostacolo, vicino o lontano che sia.
La mia famiglia, mio marito e mio figlio mi amano tantissimo.

Ma io trovo maledettamente difficile trovare in loro la forza per vivere in maniera diversa. Vi sembrerò una mamma strana, assurda, insensibile...ma solo poche volte il mio bambino mi fa davvero da ossigeno.

Piuttosto ho molta più voglia di stare sola.

Solo solitaria e taciturna di carattere, in questi periodi vorrei proprio scappare.
Ernesto...perchè io e mia sorella non ci vediamo spesso?

I miei pensieri sono contraddittori..

Da una parte temo di potermi pentire di questo tempo perso.

Io non la chiamo per non disturbarla, per non stressarla, perché fondamentalmente non ho niente di particolare da dirle e soprattutto perché normalmente non è mai stata nostra abitudine sentirci o frequentarci assiduamente. E così cerco di mantenere anche ora questa “normalità”. Qualunque atteggiamento diverso dal solito la infastidisce, la irrigidisce.

A volte avrei voglia di sentirla o vederla, perché in qualche modo questa cosa mi rassicura.
Molto più spesso invece ho paura a chiamarla o vederla, perchè la sua voce sofferente o il suo aspetto trasformato mi spaventa.

Forse è infantile, molto spesso me lo dico, ma non ho il coraggio e la forza di sopportare questo peso. Non voglio vedere la sofferenza.

Pensa che qualche giorno fa mia mamma mi ha obbligata a chiamarla... chiedendomi "perchè? perchè non vuoi?".. Non le ho risposto.
(perchè sono un pò vigliacca in fondo)
Buon pomeriggio e buona serata carissimi.

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