Mi spiace essermi sbagliata Ernesto, ho avuto una sensazione che non è quella che ti appartiene.
Almeno hai questo pregio, di crederci. Ora non è il tempo della serenità, ma arriverà anche quel tempo. Non è poco sai..
Mah..la pizza "quassù" è buona..come dire diversamente, mi tocca questa!
Scherzi a parte, non mi lamento, bisogna sapersi accontentare.
Allora che dire..."godiamoci" anche questa pioggia (qui battente, con 10 gradi circa..), che in effetti la rimpiangeremo quando soffriremo il caldo ed il secco.
Tutto va apprezzato (Giuseppe e anche tu mi insegni..)
Buona giornata anche a te, davvero.
Ogni giorno.....
Grazie Isabella, grazie Ernesto: apprezzo la vostra positività nei miei confronti.
Ernesto il mio "primo" volo risale a circa 46 anni fa quando dalla mia città di residenza mi trasferii in una città del Nord per lavoro!!!!!
Adesso, adesso sono talmente leggero che potrei volare ma preferisco mantenere i piedi per terra: sulle mie spalle porto "uno zaino virtuale" con dentro poche cose(amore per la vita, per i miei cari, per la natura, per il mondo che mi circonda). Uno zaino che non mi pesa affatto, particolarmente nella mia vita postcancro.
La parola pizza mi ricorda il periodo di chemio: a causa del calo delle difese immunitarie mia moglie ed io evitavamo di andare in pizzeria , come di consueto, il sabato sera. Quasi alla fine del trattamento chemioterapico decidemmo di andare nella solita pizzeria; fu una bella serata ad oggi indimenticabile non una banale abitudine come precedenza(prima del cancro). Ecco perché è salutare apprezzare le piccole cose giorno per giorno.
Siete entrambi giovani, vi auguro di cuore ogni bene.
Un caro saluto a tutti!
Ciao!
Giuseppe
Ernesto il mio "primo" volo risale a circa 46 anni fa quando dalla mia città di residenza mi trasferii in una città del Nord per lavoro!!!!!
Adesso, adesso sono talmente leggero che potrei volare ma preferisco mantenere i piedi per terra: sulle mie spalle porto "uno zaino virtuale" con dentro poche cose(amore per la vita, per i miei cari, per la natura, per il mondo che mi circonda). Uno zaino che non mi pesa affatto, particolarmente nella mia vita postcancro.
La parola pizza mi ricorda il periodo di chemio: a causa del calo delle difese immunitarie mia moglie ed io evitavamo di andare in pizzeria , come di consueto, il sabato sera. Quasi alla fine del trattamento chemioterapico decidemmo di andare nella solita pizzeria; fu una bella serata ad oggi indimenticabile non una banale abitudine come precedenza(prima del cancro). Ecco perché è salutare apprezzare le piccole cose giorno per giorno.
Siete entrambi giovani, vi auguro di cuore ogni bene.
Un caro saluto a tutti!
Ciao!
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GIORNOPERGIORNO
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ritalorenza
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