Si può trasformare il dolore in qualcosa di buono?

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
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Ellis
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Iscritto il: ven 16 ago 2013, 1:57

Messaggio da Ellis »

Prima che mia madre si ammalasse vivevo una vita piuttosto serena e come molti fanno, ignoravo la malattia. Sì, ogni tanto sentivo di parenti lontani ammalati, ma erano realtà distanti da me, non facevano davvero parte della mia vita, e se possibile le rifuggivo, stavo ben lontana dal dolore e dalla sofferenza. Ma poi tutto è cambiato. Sono stata catapultata in un mondo di ospedali, dottori, diagnosi difficoltose, quintali di medicine, una montagna di incertezza e un inquantificabile dolore. Il tumore un anno fa è entrato a forza nella mia vita colpendo mia mamma. Nel percorso della malattia durato 11 mesi, ho conosciuto la sofferenza e le storie di disperazione di tante altre persone, molte di più di quanto pensassi. Bambini, giovani, adulti e anziani. Ho visto di tutto. Ho visto gente di 40 anni entrare in ospedale e perdere la battaglia in 3 settimane dalla scoperta del male. Bambini che gridavano di rabbia perché volevano tornare a giocare coi loro amichetti e volevano una vita normale. Ora purtroppo il mio percorso è finito, purtroppo perché mia mamma non ce l'ha fatta, ma io non riesco a dimenticare quella sofferenza. Il cancro è entrato nella mia vita e credo che non ne uscirà mai più. Ma voglio ribaltare in positivo tutto il dolore, voglio fare qualcosa, ho deciso di diventare volontaria di AIL ed AIRC per dare un senso a quello che mi è successo, per farne qualcosa di buono. Spero che aiuti gli altri ed egoisticamente me a stare meglio.

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carla.carboni
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Iscritto il: lun 14 nov 2011, 4:21

Messaggio da carla.carboni »

Ottima scelta Ellis e Hina, riceverete molto più di quello che darete.

Sarà una vita piena di incontri meravigliosi.

Carla

Carla
dany
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Iscritto il: mar 16 ott 2012, 3:13

Messaggio da dany »

Ellis, mi trovo nella tua stessa situazione, vorrei trasformare il mio dolore in qualcosa di positivo...non avendo tempo per fare volontariato(cosa che mi pesa tantissimo), mi dedico completamente ai miei studi, chimica farmaceutica...non credo che riuscirò mai a trovare una cura(sono del parere che la natura sarà sempre più furba di noi), ma mi indirizzerò nel migliorare la vita delle persone che devono combattere ogni giorno(la vedo qualcosa di più concreto, più realizzabile, come il volontariato)...intanto nella vita di tutti i giorni mi impegno a perseguire tutto quello che lei mi ha insegnato e cerco di far ragionare le persone intorno a me, rendendoli consapevoli del fatto che finchè non arriva qualcosa di irreversibile,come la morte, tutto si può risolvere!!

ovviamente fare tutto ciò è estremamente difficile,certe volte è più facile piangere e disperarsi, ma è una conquista che va fatta giorno per giorno...

In bocca al lupo per i vostri propositi!

emilio64
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Iscritto il: sab 29 giu 2013, 2:20

Messaggio da emilio64 »

E' sempre la stessa storia, fin quando non capita a noi il male, non esiste......ci piobamo nel giro di pochi minuti,,,la conferma di un a diagnosi, perchè gia all'insorgenza di un pur grave indizio, continuiamo a sperre nell'errore e ci ritroviamo catapulcati nel mondo del cancro in secondi..."purtroppo si!!!" la risposta che segue "E' cancro..allora?"pochi secondi almeno per me è stato così.

Sono tre anni e per ora il melanoma coroidale mi ha portato via solo l'occhio.ma il momento della conferma è uguale per tutti.

Il male si può trasformare in qualcosa di buono?...No, perchè non c'è niente di buono...però: si può cavalcare e non farsi travolgere anche nell'estrema conseguenza vivere con assoluta padronanza la più importante esperienza dalla vita se la forza ce lo permetterà naturalmente. Non abbiamo alternative e l'occasione è irripetibile anche per rispetto dei nostri cari che la nostra sofferenza la vivono persino più intensamente di noi.

Ellis
Membro
Messaggi: 26
Iscritto il: ven 16 ago 2013, 1:57

Messaggio da Ellis »

Sono contenta di sapere che in tanti scelgono questa strada! Hina e Carla, mi fate pensare ancora di più che sia una decisione giusta!
Dany, io invece penso che una cura si troverà, per certi tumori è già successo, ad esempio per la leucemia mieloide, che fino a 10 anni fa era una condanna a morte, mentre ora guarisce l'80% dei pazienti. E questo accade grazie a gente come te, che studia e si impegna per cambiare le cose. È difficile, ci vuole tempo, servono soldi per la ricerca, ma sono sicura che la cura, anzi le cure, visto che i tumori son tanti e tutti agiscono in maniera differente, prima o poi si troveranno.
Emilio, io non so cosa si prova a stare dalla tua parte, ho provato ad immedesimarmi in mia mamma tante volte, ma non è possibile capire appieno quello che si prova in quei momenti. Di sicuro so che nel dolore in sé, non c'è niente di buono. Quello che intendevo è che avendolo provato e continuandolo a provare, fare in modo che non resti lì, ma che sia una spinta a fare qualcosa di meglio.

In bocca al lupo e che tu non perda mai la forza di lottare!!

emilio64
Membro
Messaggi: 27
Iscritto il: sab 29 giu 2013, 2:20

Messaggio da emilio64 »

paura, panico,è improvviso, come un tuono che non ti aspetti.....la prima volta che ti dicono...cancro, non riesci nemmeno apronunciare la parola senza metterti a piangere, anche incrociare gli sguardi dei tuoi cari è impossibile

E' la paura della morte la più antica, atavica dell'uomo. Il sentimento più viscerale che tu possa provare.

Da li comincia un lavoro di conquista fatto di piccoli passi, il primo dei quali è semplicemente riuscire a dire fisicamewnte la parola cancro nel discorso parlando con i tuoi famigliari....

Preciso che ho vuto un melanoma coroidale tre anni fa, ora sto facendo i controlli semesrtrali e fino ad adesso va tutto bene, quindi personalmente stò vincendo la mia battaglia, ma l'esperienza cambia la vita veramente, non è un luogo comune.

Quindi mi sono permesso rispettosamente di riportare quale atteggiamento mi auspicherei in caso dovessi trovarmi un giorno ad affrontare consapevolmente l'ultimo periodo della mia vita.

Cercherei di viverla e non subirla...bisogna avere paura della morte, ma rispetto di essa e dei nostri amati che dovessero vivere insieme a noi questa importante esperienza.

Sai quant volte i primi tempi mentalmente mi preparavo a questo.....

Più l tempo passa e più le probabilità che ciò avvenga, nel mio caso diminuiscono, e anche se non si azzereranno,sono stato fortunato di avere trovato le persone giuste, dal mio oculista,che si accorse della presenbza nel mio occhio destro, ai medici dell'ospedale Galliera di Genova che mi ha operato. Da questo forum leggo storie veramente commoventi, spesso mi commuovo e vorrei che trovassero la forza di affrontare la morte, come una esperienza della vita,pensa se fosse possibile.....allora il cancro potrebbe solo ucciderci, ma non ci sconfiggerebbe...un abbraccio affettuoso a tutti, ma soprattutto a coloro che vivono questo epilogo della vita.....spesso di loro leggi gli ultimi post e poi....volano..un abbraccio d'amore a loro.

 


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