tumore testa del pancreas mamma 43 anni

Enza76
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Messaggio da Enza76 »

Ciao a tutti! Sono nuova qui, non avrei mai voluto trovarmi a scrivere in questo forum ma..inaspettatamente come è la vita, mi ritrovo a farlo, spinta dalla voglia sì ma con nel cuore tanta tristezza e altrettanta voglia di non essere qui . Da circa 4 mese la mia vita è cambiata, ma non come si cambierebbe taglio di capelli, fidanzato, casa... Un cambiamento che a 21 anni pensi non possa minimamente capitare, per di più a te.
Vi scrivo dal Policlinico di Borgo Roma di Verona. Mi trovo qui perchè purtroppo da circa 4 mesi la mia mamma ha scoperto di essere malata. Già, quella brutta bestia che rimane tale quando la senti nominare da altri ma si trasforma in un carro armato dietro la porta di casa quando cominci a vederne i contorni sulla pelle delle persone che ami.. in questo caso la mia mamma. Che dire di lei.. una donna che per vari motivi (famiglia molto rigida, poche possibilità economiche) non si è mai "goduta" fino in fondo la vita. Dico questo perchè fino all'età di 18 anni lei non ha mai potuto uscire di casa per colpa di un padre troppo severo; a 21 anni si è sposata e l'anno dopo sono nata io. Mai avuto vizi, mai fatto un viaggio, mai uscita (come le ho sempre detto io) da quelle quattro mura che è la nostra piccola città, Asti. Una vita di sacrifici sì, come tutte le famiglie, ma anche di felicità e amore, requisiti indispensabili della nostra famiglia. E' vero tante incomprensioni ci sono state, soprattutto nel periodo dell'adolescenza ma, come penso in ogni famiglia succeda, tutto si è risolto con un bel pranzo e un abbraccio a fine giornata. Ma ecco che all'età di 43 anni, poco più di 4 mesi fa, la sua vita è cambiata, la nostra vita è cambiata.
Questa malattia ci ha scaraventato in un'altra realtà: come una bomba ha raso al suolo tutto, vita quotidiana, progetti per il futuro, sogni, desideri... Un fulmine a ciel sereno. In poco tempo io e la mia famiglia (papà, mio fratello e il mio fidanzato che se non fosse stato per lui non sarei dove mi trovo adesso) abbiamo dovuto fare i conti con paura, sangue raggelato ad ogni esame e tristezza che si sono trasformate, al momento della diagnosi definitiva, dapprima in disperazione più totale e successivamente in sconforto. Quei giorni sono stati i più brutti della mia vita, della nostra vita: vivevamo con la voglia di NON vivere, non avevamo le forze di respirare tanto era lo sconforto che ci ha travolto. Poi grazie a quell'angelo di fidanzato che mi ritrovo accanto siamo riusciti a trovare le forze di riprendere in mano la nostra vita e fare i conti con la realtà, questa bastarda che ci sta mettendo a dura prova. Ci siamo documentati sulla malattia (tumore alla testa del pancreas) e su come poterci muovere. La situazione era devastante: all'ospedale di Asti dove era ricoverata, al momento della diagnosi, ci hanno detto che le possibilità di sopravvivere da qui a pochi mesi erano pressochè scarse. Capisci che detto questo a me e papà ci è passata tutta la vita davanti. Una donna di 43 anni, giovane, con due figli di 21 e 17 anni, come è possibile? Ma poi.. come dirglielo alla mamma? Lei è sempre stata una persona con tante paura, addiruttura ha paura della sua stessa ombra, figurati a scoprire di essere malata. Sono cominciati gli esami di accertamento e la mamma ha iniziato a impensierirsi quindi era arrivato il momento di dirle come stavano le cose. Quando ho dovuto dirle che molto probabilmente aveva il cancro (ho preferito dirglielo io piuttosto che i medici che con i loro tecnicismi ti fanno capire tutto e niente) la situazione era molto grave.
Ed ora eccoci qui... in un centro specializzato a Verona per questa bestia. E' più di 4 mesi ormai che io e la mamma ci siamo trasferite qui, lasciando tutta la nostra vita a quasi 350 km da noi. Qui viviamo solo io e lei tra casa (un piccolo monolocale alle spalle del Policlinico) e ospedale. Papà, ancora shoccato dalla cosa purtroppo non riesce a prendere consapevolezza della realtà e, mi dispiace dirlo, ma all'inizio non ha aiutato per niente la mamma ad affrontare la malattia; piangeva come un bambino ad ogni occasione. Ho dovuto prendere in mano io la situazione, la mamma, la sua salute, il suo essere... Ho lasciato tutto: l'università, gli amici, la mia vita, per cominciarne un'altra accanto alla mia mamma, una nuova vita nella battaglia contro il peggior nemico dell'essere umano. Abbiamo tanti momenti di sconforto (io li ho indescrivibili ma mai mi permetterei di averli davanti a lei) e anche lei ne ha: ha paura di non farcela, attacchi di panico.. Ma non so come, riesco sempre a trovare il modo di farla tornare cazzuta e con la voglia di vincere questa battaglia. Tutta la mia famiglia, caduta nello sconforto più totale, pensa che io sia una roccia, la roccia a cui ancorarsi, il punto di riferimento, solamente perchè non mi faccio prendere dai sentimenti ma riesco a mantenere il sangue freddo in ogni circostanza. Ma NON E' COSì.

Il 7 gennaio farà il 7° ciclo di chemio (schema Folfirinox) ma nel frattempo Lunedì farà la tac di controllo.. L'ansia non ve la nascondo... So che il percorso sarà lungo e tortuoso ma.. se sento qualche esperienza vicino alla mia penso possa darmi la forza di continuare a tenere duro! Grazie di cuore

Susanna64
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Messaggio da Susanna64 »

Sei una forza della natura ma siamo di cartapesta dentro, stai pensando alla tua famiglia e il tuo fidanzato Ti ha capito, non è cosa da poco, guarda intorno quanta miseria morale abbiamo intorno. Non ti racconto la mia esperienza personale con mia madre (T. di Krukenber a 75 anni e mezzo) una vita di sacrifici anche Lei, e pure Lei ha voluto sapere la malattia ma io le ho raccontato una mega storia basta togliere l'ovaio e poi è tutto a posto. Sacca per alimentazione, mamma riprende chili e forza e mangia autonomamente, un pochino, integratori alimentari, me la sono vista andarsene in venti giorni, il giorno prima in ospedale mi ha accolto con un sorriso e due occhi carichi di felicità come se fosse al Grand Hotel, mi ha detto di pensare al mio futuro è stata più forte della malattia se ne è andata per un collasso cardiaco l'ho truccata come era nelle sue volontà cremata ce l'abbiamo in casa nel salotto che Lei amava tanto dentro un bellissimo vaso di ceramica con vicino sempre di ceramica portavaso con piantina che a Lei piaceva tanto e sotto vaso di ceramica: a Natale senza albero di Natale le ho fatto un regalo simbolico poi a mio padre (classe 1934) e al mio fidanzato che come il Tuo è meraviglioso. 43 anni e mezzo sono una vita rubata ma carissima più si sta insieme, pur talvolta con qualche incomprensione per la quale non devi provare alcun senso di colpa, più diventa difficile il distacco. Non racconto storie. Coraggio è una parola grossa tua madre è una combattente come Te. Un abbraccio e uno stritolo fortissimo come direbbe Ambra che è una forza della Natura anche Lei.

Scusa se Ti ho raccontato la mia esperienza, spero di non averti ferito molto spesso la via Te la indicano loro su come fare e cosa non fare, è un modo per proteggerci.

Ciao carissima e in bocca al lupo e complimenti per il tuo fidanzato. Il tuo papà troverà la forza gliela darete ancora una volta te e tua madre.

Chiamami quando vuoi se Ti fa piacere

Susanna

Enza76
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Messaggio da Enza76 »

Ciao Susanna, ti ringrazio di aver letto la mia esperienza di avermi raccontato la tua. Penso che in un momento come questo il sapere delle persone vicino alla propria esperienza non può far altro che sentirsi capite... Bisogna tenere duro lo so hai ragione, ma in questo periodo molto spesso, mi capita proprio di cadere nello sconforto più totale, di non avere la forza neanche di alzarmi dal letto e affrontare la giornata...Anche io come te sto raccontando un sacco di "balle" a mia mamma (intervento che toglie il pancreas e torni nuova - lei non sa che l'intervento non ci potrà mai essere) Mi sto rendendo conto che forse alla mia età non sono ancora cosi pronta per tutte queste responsabilità (cosa che non pensavo all'inizio della malattia della mamma). Grazie Susanna di cuore per le belle parole, penso che anche tu sia stata una grande donna e figlia accanto alla tua mamma.. Vanne fiera davvero!

1 abbraccio

Enza

Susanna64
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Messaggio da Susanna64 »

Enza non sai che forza hai tu, nessuno è mai pronto o pronta di fronte alla "bestia", non sai quante imprecazioni al cielo ho detto subito dopo la mancanza di mia madre. Forse è umano chiedersi se Dio è veramente Dio in certi frangenti della vita. Chi mi dà la forza è mio padre (buon toscano) e il mio fidanzato, che non ha più le sue radici tranne i suoi fratelli. Non sono una grande donna cerco di fare tutte le cose che a mia madre piacerebbe che io facessi (come scegliermi le piastrelle del bagno dell'appartamento in ristrutturazione acquistato in parte da me e in parte da miei genitori). Dopo la mancanza di mia madre pensavo di venderlo, ma mio padre mi ha detto "faresti un torto a tua madre" e così io e il mio fidanzato lo stiamo ristrutturando e durante l'inverno papà (classe 1934 che spero stia più a lungo con me) verrà a stare con noi. Siamo una Famiglia come voleva mia Madre. Tutte le volte che Tu vorrai parlarmi io sarò qui per Te e la Tua cara mamma. Anche Tu sei una figlia eccezionale. Vanne fiera anche Tu. Mi raccomando. Un abbraccio al Tuo dolce papà.

Ti abbraccio.

Susanna

cadi
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Messaggio da cadi »

Cara Enza,sono rimasta molto colpita dalla tua storia perchè una volta di più ti fà capire quanto sia ingiusta e schifosa la vita. Pensare che una ragazza giovane come te si trovi in codesta drammatica siuazione insieme ad una mamma altrettanto giovanissima, veramente mi addolora.Anche io sono stata con mio maritero in codesto Ospedale che è ritenuto uno dei migliori in Italia per la cura del tumore al pancreas ed anche io mi sono trovata in una città lontana dalla mia da sola ad affrontare l'intervento e la degenza di mio marito. Lui,infatti è potuto essere operato; l'intervento è molto lungo e l'attesa è snervante, dopo molte ore l'hanno riportato in camera ed era contento perchè, malgrado il dolore,era andato tutto bene.Anche il periodo postoperatorio andò per il meglio e dopo dieci giorni ritornammo a casa. Ricomincò presto alla vita di prima anche se era dimagrito molto ed anche i sei cicli di chemio li resse bene. La vita sembrava quasi normale, ma solo in apparenza perchè quando sai di avere la BRUTTA BESTIA addosso non c'è più niente di normale, il pensiero ti cade sempre lì. Gli unici momenti positivi sono quando i risultati degli esami vanno abbastanza bene e allora puoi tirare un sospiro di sollievo, ma dura poco, perchè, a quelli che doveva fare dopo tre mesi, io cominciavo a pensarci un mese avanti e quindi è un' ansia continua. Comunque tra paure forti e piccole gioie siamo andati avanti tre anni, quando poi c'è stato un peggioramento, un tracollo che, come posso vedere in tanti altri casi, l'ha portata in poco tempo alla morte e tutte le sue speranze, che aveva fino all'ultimo periodo, sono andate perse ed anch'io, come Susanna, devo senza voglia occuparmi della ristrutturazione di una casetta, che lui avrebbe desiderato più di ogni cosa di veder finita. Ti ho raccontato la mia esperienza e ti auguro che per tua mamma l'epilogo della storia sia un altro. Comunque mi rivedo in codesta città, dove ho detto di non voler più ritornare, sempre nelle vicinanze dell'Ospedale, in attesa di poter entrare a trovare mio marito con la speranza di vederlo un po' meglio del giorno precedente . Ti saluto e ti abbraccio e speriamo che, col passare del tempo, arrivino nuove terapie

Enza76
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Messaggio da Enza76 »

E' vero i progetti di vita devono continuare nonostante tutto... Forse è difficile partire ma poi Susanna hai preso la decisione migliore di far rinascere questa casetta.. in fondo è quello che avrebbe voluto tua mamma.. Anche se immagino i momenti di sconforto e tristezza che ti possono venire osservando ciò che stai portando avanti senza di lei.. A me questi giorni di Natale mi hanno fatto molto riflettere... Sento che sono stanca, la situazione un po' mi sta opprimendo psicologicamente..

Grazie Cadi per avermi raccontato la tua esperienza... si diciamo che anche io ho passato e passo tutt'ora le tue stesse sensazioni e emozioni... Mia mamma vede l'intervento come la soluzione a tutti i suoi problemi (lo stesso mio papà che ancora non ha ben chiara la realtà, oppure non vuole averla chiara)... 3 anni accanto a tuo marito penso siano stati lunghi perché immagino quanta ansia ad ogni esame, visita ecc.. io è questo che mi fa paura... avrò la forza di starle accanto nonostante tutto (cambiamenti di umore, cambiamenti fisici,..)?? Questo mi spaventa e questo penso spaventi il mio papà che ancora oggi dopo 4-5 mesi piango come un bambino ogni volta che mia madre ha mal di schiena o mal di pancia....

Sono proprio ingiustizie della vita queste.... e mi fanno tanta paura!!

cadi
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Messaggio da cadi »

Cara Enza, quante volte ho pensato di non farcela! Quando siamo in attesa delle risposte degli esami vorresti che il tempo passasse in fretta per arrivarci al più presto ma nello stesso tempo non vorresti arrivarci mai.E poi quando hai la fatidica busta in mano .... per aprirla ci vuole un gran coraggio e devo dire che mio marito ce l'aveva io no. Io magari non ho paura di tante altre cose, ma del male ho sempre avuto il terrore e soprattutto del cancro ed alla fine sono andata a cadere proprio lì non per me in prima persona, ma comunque l'abbiamo vissuto insieme mio marito ed io anche perchè non ci sono figli, fratelli e sorelle. Comunque, a detta di tutti,sono stata brava ,chi mi conosce pensava ad un mio cedimento ed invece anche ora stò andando avanti non so neanch'io come. Per te la situazione è migliore perchè non sei sola hai anche tuo padre, tuo fratello ma è peggiore perchè a codesta età non ci si dovrebbe trovare ad affrontare certe prove, dovrebbero esserci solo cose belle e divertenti. Però bisogna sempre pensare che il peggio è per la persona malata e alla sua sofferenza che sarà sempre più grande della nostra. Ciao e tieni duro

Susanna64
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Messaggio da Susanna64 »

Carissime amiche, per un tumore osseo ho perso uno zio adorato il 25 marzo 1977, (classe 1925) il giorno dopo il mio compleanno a 12 anni. Era il fratello di mia Madre. Lei e mio padre insieme con i suoi figli si davano il cambio per le notti. In quel periodo mio Padre e mia Madre lavoravano in fabbrica e studiavano al serale. All'età di 43 anni, nel 1981, a causa di stress emotivo per eccesso di lavoro, esame di maturità nel 1980, crepacuore per la morte di mio zio e (scusa mamma ma lo devo dire) fumo, mia Madre ha avuto un brutto infarto miocardico. Facevo la Prima Liceo Classico rimasi rimandata di Latino per una materia e temetti di perderLa dandoLe anche questa notizia. Lei per tutta risposta una volta tornata a casa mi disse che se non fosse successo il fattaccio non sarei rimasta rimandata: "Ti è mancato il supporto psicologico, Susy" mi diceva. A settembre rimasi promossa dopo aver studiato tutta l'estate. Le chiesi per favore di smettere di fumare ma Lei non l'ha mai fatto. Forse non sarà colpa del fumo forse sì, ma io, cercando di farLa riflettere, Le ripetevo che era un fattore di rischio e mi stupivo che Lei, essendo donna molto intelligente, non lo capisse o facesse finta di niente "Oh Susy! - mi rispondeva - Quanto sei noiosa, povera ragazza, hai paura forse che muoia? Fatti i cazzi tuoi(testuale parola, scusa mamma ma è la verità)!" Ve lo immaginate come ci rimanevo, io figlia unica... eppure non c'era verso. Lei diceva che era il crepacuore per la morte di suo fratello ... Che fare ... non ho più festeggiato un compleanno tranne i 18 anni nel 1982. Ha ragione Cadi sei troppo giovane per affrontare questa prova ma purtroppo si comincia presto: certo è peggio per chi ci lascia ma chi rimane si porta un peso nel cuore. Tanti cari abbracci.

Susanna

france74
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Messaggio da france74 »

Cara Enza, anche io sono rimasta molto colpita dalla tua storia. Il mio papà se ne è andato lo scorso 9 dicembre proprio per un tumore al pancreas. Quando lo hanno diagnosticato (inizio novembre) il tumore era già molto esteso con diverse metastasi e quindi ci hanno subito detto che la situazione era molto grave e a papà restava poco da vivere. Non era possibile operarlo e la chemio era fuori questione perché era troppo indebolito. Un mese dopo papà se ne è andato, una persona di 67 anni ancora molto attiva e con tanti progetti per il futuro. E' terribile leggere della tua mamma, cosi giovane, ha solo pochi anni più di me. Mai perdere la speranza pero', so che l'ospedale di Verona è eccellente per questa patologia e ho letto di persone che, dopo vari cicli di chemio, hanno potuto subire un'operazione visto che il tumore si era rimpicciolito abbastanza. Sei giovanissima ma molto forte, stai vicino alla tua mamma come stai facendo e dalle forza, non farle mai perdere la speranza. Vi auguro che tutto vada per il meglio e per qualsiasi cosa sono qui.

Un abbraccio fortissimo a te e alla tua famiglia!

Francesca
Susanna64
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Messaggio da Susanna64 »

Scusate se ho raccontato un po' la mia storia, non era forse attinente alla situazione di Enza Vi chiedo scusa. Un abbraccio forte

Susanna

 


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