Oncology Centre

In questo spazio è possibile confrontarsi sulle procedure diagnostiche, sui trattamenti e sui loro effetti collaterali, sui centri oncologici e sulle terapie palliative e del dolore, sempre attenendosi al regolamento del forum e in particolare agli articoli 2 e 3.
Milena66
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Iscritto il: mer 29 gen 2014, 20:49

Messaggio da Milena66 »

Avete mai sentito parlare di questo centro?

Al di là del fatto che per accedervi ci vogliono almeno 100.000€ d'anticipo, sono rimasta colpita dal fatto che questo medico... abbraccia la disciplina medica da un punto di vista olistico e non toglie mai la speranza al malato.

Dice che lui non pronuncia mai la sentenza: "non c'è più niente da fare" e che questo non è un'omissione della verità, in quanto la verità la conosce solo Dio.

Al di là dell'aspetto lucrativo che è sicuramente deplorevole, mi sembra che lui sostenga la teoria che io nella mia umile e modesta esperienza ho sempre condiviso ovvero che togliere la speranza equivale a dire che stai morendo. Infatti la diagnosi di cancro equivale a sentirsi dire che la tua fine è determinata e il malato non potrà mai affrontare il percorso di guarigione o di prolungamento della vita con la speranza di farcela e si abbatterà ancor prima del previsto. Ricevere la diagnosi di cancro è come sentirsi dire: "ok, la tua vita sta per finire....noi tentiamo di salvarti, ma servirà a poco".

La mentalità medica dovrebbe cambiare ed imparare a considerare il malato come una persona e non come un numero cui viene assegnato un protocollo standardizzato che a qualcuno funzionerà e a qualcuno no.

Questa è la mia più grossa paura del cancro!

debi
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Iscritto il: gio 29 ago 2013, 3:26

Messaggio da debi »

Condovido quello che scrivi...nessuno dovrebbe mai toglierti la speranza di potercela fare...

Un giorno ho letto"NON TOGLIETEMI LA SPERANZA DI POTERCELA FARE ANCHE SE SEI CONVINTO DEL CONTRARIO...LA SPERANZA PUO FARE MIRACOLI,PROPRIO DOVE VOI MEDICI L'AVETE PERDUTA...

Erika76
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Iscritto il: mar 9 lug 2013, 23:45

Messaggio da Erika76 »

Concordo. E sentire chiamare chi ami: quello del letto 32 è messo male o cose simili è l'aspetto peggiore della malattia. Credo che il problema vero sia nella gestione del malato, specie di quello oncologico dove entrano in gioco fattori psicologici determinanti. Credo che se Dani non avesse ricevuto tutta la forza e il coraggio che potevo dargli se ne sarebbe andato prima. Credo che i medici dovrebbero fare un bel corso di umanità e rispetto della dignità. Ho visto infermieri litigare davanti alla porta di un malato perché nessuno volevo pulirlo. Cosa diventi quando ti ammali? Un animale? Un pezzo di carne da esaminare? Cosa?

E pensare di dover pagare per essere considerati persone fa ancora più male. Questo è l'aspetto più allucinante e quello che ancora oggi, a distanza di 7 mesi, mi fa stare da schifo. Allora a questo punto, potenziamo l'assistenza domiciliare, facciamo la chemio domiciliare. Tanto è sufficiente la presenza di un infermiere che verifichi che sia tutto ok. Poi si va in ospedale solo per le tac. Dani a volte è rimasto ricoverato per 20 giorni solo per idratazione e qualche antibiotico che si poteva tranquillamente fare intramuscolare a casa.

valerino
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Iscritto il: gio 29 ago 2013, 5:31

Messaggio da valerino »

non lasciatevi abbindolare da ste cose .... questo, nuova medicina germanica, dibella e quant'altri .... la cura del cancro ancora non esiste purtroppo, se non per pochi tipi ma anche qui ci avviciniamo al 90-95% che non è il 100%. e stop, penso che su un forum come questo frequentato anche da noi malati sarebbe meglio non parlare di ciarlatanerie, o perlomeno specificando che lo sono :)
è onesto appunto il medico che dice "proviamo a salvarti, ma non è garantito".....

Erika76
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Iscritto il: mar 9 lug 2013, 23:45

Messaggio da Erika76 »

Ciao Vale, io mi riferivo all'aspetto umano. Sono consapevole che non esistano cure miracolose e bacchette magiche. Ma essere trattati come animali da macello beh, quello francamente dovrebbe cambiare. Magari sono stata sfigata io che mi sono ritrovata un chirurgo con un secchio in mano a sventolarmi davanti 50 cm di colon e a dirmi che se gli avessero tolto tutti i vasi sanguigni gli sarebbero cascate le gambe, ma cazzarola, e mi trattengo, era un primario, mica un coglione. Sono rimasta 12 ore fuori da una sala operatoria, non ero a Zelig

Milena66
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Iscritto il: mer 29 gen 2014, 20:49

Messaggio da Milena66 »

Valerino, concordo con te.

Io sono rimasta colpita dall'aspetto umano. Questo medico che si fa pagare 100.00€ in anticipo ha capito il trucco....e la gente è disposta, se ha i soldi, a pagare pur di non farsi negare la speranza di farcela.

So che la cura per il cancro non esiste e che questo è soltanto l'ennesimo "furbone" che si fa d'oro sul dolore della gente, ma proprio per questo mi piacerebbe che laddove la sanità è gratuita, come lo è fortunatamente da noi, potessimo avere anche un'assistenza umana e un filo di speranza.....

La penso come Erika proprio perchè ci sono passata e ho avuto la fortuna di incontrare sempre persone straordinarie e considero che mia mamma abbia vissuto 6 anni e non 6 mesi proprio per questo.

Però non posso dimenticare il chirurgo freddo e asettico che mi chiamò dopo un'ora che mia madre era in sala operatoria per dirmi: "abbiamo aperto e richiuso. E piena". Si stava parlando di mia madre e non di una cisterna. Piena di cosa? E alla mia ovvia domanda: "quanto le resta?". Lui rispose: "5 mesi al massimo" e se andò.

Io mi svenni....

E' umano questo?

Erika76
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Iscritto il: mar 9 lug 2013, 23:45

Messaggio da Erika76 »

No fa schifo, è tremendo e disumano. Io non dico che i medici debbano negare l'ovvietà di una situazione e nemmeno circumnavigare attorno alla gravità della patologia, ma porca pupazza, c'è modo è modo! Aperto e richiuso.... cos'è taglia e cuci? Piena di che? E che cavolo vuol dire gli sarebbero cascate le gambe?

Questi super mega signori della chirurgia hanno una sola grande fortuna. Che davanti hanno gente semi-sconvolta che non ha voglia di mandarli dove meriterebbero, altrimenti si vedrebbero risse da stadio davanti alle sale operatorie. Senza parlare dei colloqui, dalle 12.30 alle 13.15. Se devi lavorare sei fregato. Se becchi in giro il medico fuori dall'orario di visita sembra che gli strappi il cuore. Un giorno mi sono piazzata davanti allo studio medico mezzora prima dell'orario prestabilito. Mi hanno detto che non era ora dei colloqui e io ho risposto che per me invece era ora e che avrei rubato poco tempo, poi ho aspettato mentre scrivevano al computer e quando si sono rotti le scatole di vedermi lì a fissarli mi hanno parlato.

Deve funzionare così?? A parte che la sanità non è gratis perché paghiamo fiore di contributi e poi in ogni caso, è colpa mia se mio marito ha il cancro? Ti disturba che abbia voglia di sapere come sta? Io non lo concepisco

bionda
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Iscritto il: ven 24 giu 2011, 19:46

Messaggio da bionda »

No milena non e' umano tutti loro compresi potrebbero trovarsi nelle stesse condizioni Il cancro non guarda chi sei loro possono avere la visita in tempi e luoghi giusti e comunque quello e' al centro tumori avevo come vicina da letto la moglie di un medico con le mie stesse terapie tanto presi dal loro mondo che non avevano capito la gravita del malessere era ridotta uno staccio come ero ridotta io

Questo dovrebbe far riflettere un po tutti nessuno e' immune siamo tutti a rischio

valerino
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Messaggio da valerino »

boh io su questo sono un po' in disaccordo ... nel senso, non c'è maniera di addolcire la pillola quando è amara. certo, uno non può dirti "bene, bene, stai per morì" .... ma insomma, come la giri la giri sempre quello è. io per la mia esperienza attuale (di quella quand'ero piccolo non so', avevo 1 anno) non posso lamentarmi ... i chirurghi son stati molto diretti ... nel senso, è arrivato in camera il medico, e senza giri di parole mi ha detto che la malattia dopo 38 anni era tornata e sarebbe stato effettuato un intervento così e cosà, senza tralasciare niente. l'unico accorgimento che usano è questo, lo chiamano "malattia". io bene o male già me l'ero autodiagnosticata da solo, quindi non ho battuto ciglio.... almeno sul momento.

qua in reparto chemio/radio invece (a proposito, tra 2 giorni ho finito tutto e tra 3 settimane ho l'intervento per togliere la stomia!) sono più "light" ... nel senso, non ho mai sentito parlare di morte, anche con pazienti pieni di metastasi.... e in effetti l'ambiente è molto rilassato. mi trovo sempre io a chiedere ai medici i dettagli, perché boh ... non mi pare che te li dicano sempre qua, perlomeno non se la situazione non è lì lì per precipitare (tipo, quando ho avuto la trombosi alla vena cava ovviamente me l'hanno detto nel giro di 10 minuti dalla tac). l'unica volta che ho sentito la parola morte è stato ieri, che uno degli oncologi mi ha detto che se non moio lo devo invitare a cena:) detto questo, per come sono io, preferisco la crudezza .... tanto, se è è, non si scappa. è solo questione di fortuna purtroppo.

Erika76
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Iscritto il: mar 9 lug 2013, 23:45

Messaggio da Erika76 »

Crudezza sì, d'accordo. Non sto dicendo che non voglio sapere o che voglio una favoletta che metaforizzi il senso di quello che mi viene detto. Rispetto è un'altra cosa. Tu magari hai incontrato gente in gamba, e anche io nei tre anni di percorso ho incontrato bravi medici. Ma alcuni mi hanno lasciato di stucco, non per la crudezza Vale, ma per quel parlare di Dani come se fosse un pezzo di carne, un caso che non voleva nessuno.... questo per me è stato il vero problema. Poi tu l'hai vissuta in prima persona, per me forse è diverso. Perché quando poi devi indossare una maschera fatta di speranza e ottimismo avresti bisogno di non sentirti bastonare ogni due passi.

Ma tanto alla fine azzo cambia no? Lui comunque non c'è più.... e io sto qua a inkazzarmi ancora per cose che non posso modificare....

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