supporto psicologico?

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
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Petralavica
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Iscritto il: ven 25 ott 2013, 4:07

Messaggio da Petralavica »

Ciao a tutti. Molti mi conoscono ma comunque mi presento e faccio un sunto della mia storia.

Mi chiamo Roberto, quasi 5 mesi fa a mio padre di 65 anni è stato diagnosticato un tumore alla testa del pancreas con metastasi epatiche: non operabile. Si iniziano terapie farmacologiche (chemio + terapia omeopatica e fitoterapica), mio padre era molto giù. Dopo 5 cicli di folfirinox il controllo evidenziava una regressione sostanziosa della malattia. Ciononostante papà continua a non reagire. Con i miei fratelli stiamo pensando ad un supporto psicologico. Papà è contrario. Voi avete qualche esperienza? Noi vorremmo agire anche contro la sua volontà. Che fare?

Un saluto a tutti.

rori
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Iscritto il: mer 23 gen 2013, 6:06

Messaggio da rori »

Ciao! Ti posso raccontare la mia esperienza, ma tutto dipende dal carattere di tuo padre! Quando la malattia di papà ha cominciato ad essere invalidante ( metastasi alle anche, dolori atroci e stampelle o sedia a rotelle) ho attivato l'assistenza domiciliare, che tra le altre cose disponeva pure di psicologi. Papà li ha fatti venire 2 volte, poi si è chiuso in stanza e non voleva nemmeno salutarli, quindi l'abbiamo disattivata. Lui la malattia non l'aveva accettata, quindi figurati parlarne con uno psicologo. L'unica cosa che lo rendeva sempre di buon umore era parlare della sua barca, di quando sarebbe tornato in mare e fare piccoli lavoretti a casa. Tutto il resto non riusciva più a farlo, non si concentrava, la TV gli dava fastidio.. ( lui grande amante della tv)..

Ognuno reagisce in modo diverso, quello che ho capito io, è che il più delle volte forzarli a fare qualcosa è peggio.. Papà soffriva molto perché non era più indipendente ( diceva di essere inutile, non servire a niente), quindi levargli anche la sua volontà, sarebbe stato troppo!

Petralavica
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Iscritto il: ven 25 ott 2013, 4:07

Messaggio da Petralavica »

Grazie rori.

Papà fisicamente non è a terra. Naturalmente ha perso peso (e questo lo mette giù) e si sente stanco (ma purtroppo si alimenta poco e per questo è una "guerra" continua). Per il resto non ha eccessivi problemi (ad esempio questo ciclo di chemio oltre a sonnolenza non gli ha portato altro), ma ogni piccolo ostacolo (una volta la stitichezza, una volta la diarrea, un'altra le emorroidi, adesso un bruciore di stomaco) diventano tragedie.

Ha anche avuto riscontri positivi al controllo ma nega l'evidenza e dice che la situazione è sempre la stessa. Passa le giornate davanti alla tv o al pc e, pur potendo, non esce più (o almeno lo fa raramente). Una volta andava sotto casa a chiacchierare con gli amici e adesso nemmeno questo.

Un altro problema è che mangia pochissimo.

Noi gli parliamo tanto ma sembra confrontarsi con un muro. E lui non era così. È sempre stato razionale e aperto al dialogo. Non sappiamo come farlo reagire e per questo avevamo pensato ad un supporto psicologico.

rori
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Iscritto il: mer 23 gen 2013, 6:06

Messaggio da rori »

Purtroppo ognuno reagisce alla malattia a modo suo.. Io credo che voi possiate sempre provare.. Al massimo si rifiuterà! In ogni caso chiedere consiglio sulla situazione ad uno psicologo credo sia una buona idea! Ti capisco, anche noi a casa cercavamo tutti gli stragemmi possibili per farlo stare meglio psicologicamente! I suoi dolci preferiti, i suoi amici a casa...!

 


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