7 mesi senza te

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
chiarotta
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Messaggio da chiarotta »

Io non ero molto credente, e non frequentato in ogni caso la chiesa,tanto più non ritengo che le due cose siano congiunte. Il mio babbo invece era credente e nei mesi della malattia ancora di più,aveva piacere di andare a messa la domenica o il sabato.Ha parlato spesso con un prete con cui era molto in confidenza e amicizia,forse l unico con cui davvero si sia confidato delle sue paure.quindi per il funerale ci siamo affidati a lui,che fece tra l altro una bella messa,a modesto parere di chi non se ne intende molto..quando il babbo è stato male,ho cercato e pregato quel Dio che non ho mai sentito,promettendogli molto in cambio di un segno..ho pensato che se il mio babbo ci credeva forse c era, e che se c'era non avrebbe abbandonato una persona buona,onesta e generosa.Inutile dire che visto l esito infelice della vicenda Dio non solo non l ho trovato, ma ho perso la speranza che ci sia,o forse la mia speranza è che non ci sia..altrimenti non so che dovrei pensare..dovrebbe renderci conto di parecchie cose..in modo del tutto illogico mi costringo con tutte le mie forze a credere che ci ritroveremo,che i nostri sentimenti non muoiano con il corpo,che si vada da qualche parte,dove troveremo chi ci aspetta..so che è un controsenso,forse è il mio modo di resistere al dolore..darmi un obiettivo,non lo so.delle volte questa vita non basta.

france74
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Iscritto il: sab 14 dic 2013, 20:18

Messaggio da france74 »

Erika, Risha, sono d'accordo con voi sul fatto che putroppo è l'uomo stesso la causa di queste malattie. Il nostro benessere ci espone a dei rischi, ciò che mangiamo e che respiriamo a lungo andare ci uccide. In più è ovvio, non siamo eterni, siamo organismi soggetti a contrarre malattie più o meno gravi. Come ho specificato, non sono molto credente, la rabbia che ho provato e che provo ora mi porta a chiedermi percheè Dio, se esiste, ha permesso che succedesse quello che è successo. Perchè a rimetterci sono le persone più buone e gentili, le più amorevoli e disponibili con gli altri, mentre stupratori, pedofili, ladri e altri vivono tranquillamente le loro vite?? Immagino che queste siano domande legittime quando si scopre che un proprio caro ha un tumore. Forse Erika hai ragione tu, Dio (se esiste) ha cercato di alleviare il dolore mio e della mia famiglia donandoci la mia bimba, una nuova vita. So che nella mia vita ci sono tante cose bellissime, la mia famiglia, i miei bambini, i miei amici... a tre mesi dalla morte di mio padre però non riesco a non farmi sopraffare dalla rabbia e a vedere tutto nero. Spero di riuscire a ritrovare una sorta di serenità aprendo il mio cuore come giustamente dici tu Erika, ma forse al momento il dolore è ancora troppo forte...

Risha, hai vissuto una situazione simile alla mia, inutile dirti che capisco il tuo stato d'animo...mai avrei immaginato di dover fare l'equilibrista tra il dolore immenso per la perdita di mio padre e la gioia di partorire una nuova vita..

Chiarotta, sarà illogico ma anche io vivo nella speranza di ritrovare mio padre un giorno...perchè è impossibile e impensabile che l'amore forte tra due persone (che siano padre e figlio o marito e moglie)possa spegnersi con la morte terrena.

Vi sono vicina ragazze...

Francesca
Erika76
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Iscritto il: mar 9 lug 2013, 23:45

Messaggio da Erika76 »

Sai France, sono fasi naturali. Il dolore è una fase naturale e sarebbe inutile e dannoso cercare di soffocarlo. I primi due mesi non mi si poteva parlare, attacchi di panico e poi la sera, quando Lollo dormiva, piangevo tutte le mie lacrime per Dani e me la sono persino presa con lui tanto che gli ho letteralmente distrutto la chitarra che anni fa gli avevo regalato. Ero letteralmente fuori di me. Era andato via, lasciandomi un bambino piccolo da crescere, un'azienda da portare avanti da sola, una casa con un mutuo da pagare... Poi giorno dopo giorno, ho iniziato a parlare con lui, tramite whatsapp o anche solo col pensiero ed è come se lui mi avesse tranquillizzata, come se mi avesse detto: "tranquilla, ce la farai". Allora ho ripreso lentamente in mano la mia vita con la convinzione che, ovunque sia, avrà sempre un occhio di riguardo per me e Lollo e quello che mi sta succedendo ora forse ne è la prova.

Non credo che si ammalino sono le persone giuste e buone, forse i parenti di uno stupratore non ha parenti che scrivano su un forum quanto gli manca.... o magari semplicemente, chi ha vissuto da giusto e con integrità lascia un segno che altri non lasciano.

Ti sono vicina

Erika

Franco zhu
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Iscritto il: mer 26 dic 2012, 19:48

Messaggio da Franco zhu »

Erika quanto è vero ciò che scrivi.. Sai ankio scrivo spesso a papà durante le riccorenze o quando sono triste.. Ascolto spesso i messaggi vocali che ci mandavamo.. Go un messaggio dove papà dice "no non venire oggi tanto dottori di sabato non ci sono e non c'è nulla da chiedere, e poi ti stanchi e papà tanto sta a qui a letto a passare il tempo"... Lo ascoltavo ogni sabato da quando mi ha lasciato .. Come se lui me lo dicesse ogni volta.. Di non andare al cimitero .. Lo so mi immagino molte cose, sembro pazza ma ogni piccola cosa cerco di farla diventare speciale.. Poi la cosa che fa male è che dal 25 luglio 2012 non accede più a whastapp e a volte provo a telefonarli.. Il telefono sempre spento.. La mia mamma poi si sente come te Erika.. Arrabbiata Con lui per averla lasciate qui da sola con tutti i problemi sulle spalle

Che prima pensava tutto papà... A volte arrabbiata, il giorno dopo addolorata.. Mamma sta più male di tutti d'altronde hanno passato quasi 30 anni insieme e lei ha solo 48 anni..

france74
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Iscritto il: sab 14 dic 2013, 20:18

Messaggio da france74 »

Erika, sono d'accordissimo con quello che dici. Probabilmente il dolore ha delle fasi "obbligate", si passa dalla rabbia alla rassegnazione..Io alterno queste due sensazioni..dipende molto dalle giornate. Mai ho provato rabbia nei confronti di papà ma l'ho provata per la vita, che può essere così ingiusta e crudele. Altre volte mi rassegno, la vita è anche questo, la morte è una certezza e bisogna accettarla anche perché non c'è modo di evitarla. Vorrei anche io scrivere al mio papà, non posso inviare sms o messaggi vari perché il cellulare di papà ora lo usa mamma, pensavo a scrivere una sorta di diario dove raccontargli quello che succede. Quante volte vorrei alzare il telefono e chiamarlo per raccontargli delle cose...

Alice, anche io cerco dei segnali della "presenza" di papà in tutto quello che mi succede. A pochi giorni dalla sua morte vedevo segnali ovunque e sono convinta che lo fossero davvero. Lo sentivo vicino, tanto. L'ultima volta che l'ho sentito vicino è stato durante il parto di Veronica, la mia piccolina. Da li' nulla, lo invoco ma non ho risposta..o forse lui sta lavorando per me. Chissa'. La mia mamma non credo provi rabbia. Anche nel loro caso era papà che si occupava di tutto. Mamma ha preso quello che è successo come una sfida, si deve occupare lei di tutto ora e mi ha detto che vuole dimostrare a papà che anche lei è in grado di farlo! Mi ha fatto sorridere questa cosa. Non piange mai davanti a noi figli, non la vedo mai abbattuta, sicuramente non vuole farci preoccupare. Stavano insieme da 40 anni, non oso pensare cosa stia passando. Alice, tua mamma è davvero molto giovane, non sarà facile, stalle vicina come già starai facendo.

Un abbraccio a voi amiche

Francesca
Franco zhu
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Messaggio da Franco zhu »

Sono quasi 8 mesi.. Il tempo passa.. Troppo veloce per me.. E più passa il tempo e più il dolore si fa forte .. Perché più passa e più mi rendo conto che tu non ci sei più papà.. Perché nel frattempo è arrivata la

Primavera ... Questa primavera che tu non vedrai più.. Il clima si sta facendo mite proprio come piaceva a te.. Uscire con una camicia e una

Giacca quando non fa me caldo ne freddo.. E quest anno non voglio che arrivi l estate.. Perché sicuramente l estate mi ricorderà una mare di cose.. Si perché è nel l'ultima estate in un caldo giorno di fine luglio che la

Bestia ti ha portato via da me è da tutti.. 8 mesi.. Quasi un anno.. Ci momenti che "mi dimentico" della tua morte perché sto facendo qualcosa Magari solo una serata fra amici ma poi mi vieni in mente e mi sento in colpa.. In colpa di essere felice senza te.. E sicuramente la mamma si fa questi pensieri ogni attimo.. Per questo non riesce ad uscirne.. E piange tutti i giorni e io non so come aiutarla.. Io in questi 8 mesi dalla

Tua scomparsa papà io non ho mai pianto.. L ultimo pianto disperato

È stato quando hai smesso di respirare e da li nulla.. Qualche lacrima superflua e ogni tanto pianti ma non "diretti" per te ma perché ero triste per altri motivi e mi venivi in mente tu.. Invece l altro giorno sono scoppiata a piangere, senza motivo perché ti pensavo e pensavo che non c eri più e pensavo come fosse possibile che solo l anno scorso in questo periodo andavamo insieme all ospedale a fare la chemio e tu stavi bene e camminavi sulle tue gambe e mi parlavi.. Sono arrivata a una fase che cerco di ricordare ogni mento bello

Con te.. Alle semplice chiamate, alla tua voce, a come ti vestivi e alle cose belle

Che abbiamo passato insieme.. Dicono che ci sono varie fasi del lutto.. Io sono arrivata alla fase che manchi e vivere ancora per dire

Altri 50 anni senza di te mi sembra impossibile.. Perché mi manchi troppo.. Troppo il tempo che devo passare senza di te.. Troppa dura la vita senza i tuoi consigli papà..

france74
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Messaggio da france74 »

Alice mi dispiace tanto vedere che il tempo non allevia il dolore come pensavo...

Per me sono quasi 4 mesi e sembra che tu abbia scritto quello che passa per la mia testa. Sai quante volte vorrei chiamare papà per raccontargli qualcosa, per chiedere un suo consiglio. A volte quasi dimentico che lui non c'è più e, come te, mi sento in colpa se a volte mi sento più serena. Sembra impossibile pensare che non ci accompagneranno più nella nostra vita vero? Vorrei credere che non è così, che il loro spirito continua a starci vicino. Vorrei trovare conforto in qualche modo ma il dolore è troppo immenso.

La vera serenità la provo quando lo sogno, non spesso putroppo. Un paio di notti fa l'ho sognato, sapevo che era morto e mi sono avvicinata pensando che non avrei potuto toccarlo. Invece l'ho abbracciato e baciato e sembrava tutto reale, gli ho detto che gli volevo tanto bene.

Un abbraccio forte amica mia, cerchiamo di farci forza e pensare che quello che siamo è merito dei nostri fantastici papà e che una parte di loro vive in noi.

Francesca
 


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