Come si puo andare avanti ??
È un grande dispiacere,ancora una volta.Io ho iniziato a scrivere solo dopo aver letto di Paolo, perché mi ricordava molto il mio babbo,oltre che nel nome,nella sua vicenda e nel suo spirito.Adesso purtroppo me lo ricorda ancora di più, visto che l epilogo è il medesimo.Vorrei abbracciare quei figli,nei quali mi rispecchio. Il dolore di quei giorni è insopportabile anche solo nel ricordo.ciao Paolo, farai certo amicizia con il mio babbo lassù,dove le anime belle si incontrano.
Non volevo leggere queste parole, ma alla fine il risultato è lo stesso. Sento il cuore pesante e le lacrime agli occhi, Paolo è stato tra i primi che ho conosciuto in questo forum e negli ultimi tempi la sua presenza/assenza è stata l'anima di questo spazio virtuale.Non so che dire, sto male e penso con affetto alla sua famiglia.
Sono solo felice che la morte lo abbia accompagnato "oltre" dolcemente.
Sono solo felice che la morte lo abbia accompagnato "oltre" dolcemente.
Ecco Milena 66 l'ha detto....il cancro vince sempre
quanti miracolati ci sono in questo forum? veramente pochi...
Sono le 5,00 del mattino mio marito è in ospedale per il suo consueto ciclo di chemio e io mi sento sola..
La cosa tremenda che traspare da tutte le storie è il miglioramento che ad un certo punto della strada che si percorre c'è, miglioramento da cui partono tutte le speranze...anche per Paolo 60 è stato così; e dopo la gioia e le nuove speranze del miglioramento arriva la mazzata!!!
Quale è questa forza superiore che si diverte così?
quanti miracolati ci sono in questo forum? veramente pochi...
Sono le 5,00 del mattino mio marito è in ospedale per il suo consueto ciclo di chemio e io mi sento sola..
La cosa tremenda che traspare da tutte le storie è il miglioramento che ad un certo punto della strada che si percorre c'è, miglioramento da cui partono tutte le speranze...anche per Paolo 60 è stato così; e dopo la gioia e le nuove speranze del miglioramento arriva la mazzata!!!
Quale è questa forza superiore che si diverte così?
- carla.carboni
- Membro
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- Iscritto il: lun 14 nov 2011, 4:21
Lucia, io non credo ci sia una forza superiore che si diverte a farci soffrire.
Io credo che faccia parte della vita. Purtroppo le malattie esistono, e non solo il cancro, ci sono milioni di malattie gravi (ed inevitabilmente mortali). Io sono in questo forum "in qualità" di assistente volontario in un ospedale oncologico romano, ma sono anche membro di un altro forum sulla malattia di Parkinson, in quanto la mia mamma è purtroppo affetta da quella maledetta malattia da oltre 4 anni.
E ci sono tanti, tantissimi forum che riguardano le più svariate malattie.
E' la vita, e le malattie fanno parte di questa vita, e la morte ne fa parte.
Certo, assistere a tanto male e per di più a tanto male in gente ancora giovane, è doloroso. Ma noi siamo tanti e possiamo trovare conforto nelle parole di chi soffre come noi.
Carla
CIAO PAOLO!
Io credo che faccia parte della vita. Purtroppo le malattie esistono, e non solo il cancro, ci sono milioni di malattie gravi (ed inevitabilmente mortali). Io sono in questo forum "in qualità" di assistente volontario in un ospedale oncologico romano, ma sono anche membro di un altro forum sulla malattia di Parkinson, in quanto la mia mamma è purtroppo affetta da quella maledetta malattia da oltre 4 anni.
E ci sono tanti, tantissimi forum che riguardano le più svariate malattie.
E' la vita, e le malattie fanno parte di questa vita, e la morte ne fa parte.
Certo, assistere a tanto male e per di più a tanto male in gente ancora giovane, è doloroso. Ma noi siamo tanti e possiamo trovare conforto nelle parole di chi soffre come noi.
Carla
CIAO PAOLO!
Carla
No Lucia, non dire che il cancro vince sempre. Purtroppo miete tantissime vittime, è inutile negarlo. Ma ci sono anche tante testimonianze di persone che ce l'hanno fatta. Forse annoierò ricordando nuovamente mia nonna che, ai tempi in cui queste cure erano solo un miraggio, ha superato due tumori. La mia amica ne è guarita (cancro al seno), tante persone che conosco sono ancora qui con me. Lo so che quando si è coinvolti in una situazione è difficile vederla obiettivamente e traspaiono soprattutto le paure, le angosce. Ma invece di chiederci: "perchè a noi?" per una volta proviamo a porci la domanda: "Perchè non a noi il miracolo?"
Un grosso abbraccio.
Ciao a tutti.
Un grosso abbraccio.
Ciao a tutti.
Ciao a tutti
Purtroppo non vi scrive mio padre, sarebbe bello se fosse così. Mi chiamo Stefania e sono la figlia di Paolo. Sono rimasta molto commessa e toccata da tutti i commenti per mio papà. Sapevo che mio padre scriveva in questo forum, ma per rispettare la sua privacy non ho mai letto i suoi commenti, fino al giorno dopo la sua morte. Ho deciso di scrivervi perché penso che sia giusto così.
Mio papà se n'è andato il 19 marzo 2014, il giorno della festa del papà. Dopo un anno e mezzo di battaglie, il suo cuore ha smesso di battere. Nonostante le sofferenze soprattutto degli ultimi due mesi, mio papà si è addormentato in modo sereno, con il sorriso sulle labbra.
Abbiamo fatto il funerale lo scorso martedì. È stato un funerale personale che ha ricordato molto bene il mio papà. E stato anche un funerale molto commovente, pieno di ricordi e di lacrime. Tante persone sono venute per dargli l'ultimo saluto. Alla fine del funerale ho letto una lettera per mio padre, che vorrei dividere con voi, per farvi conoscere forse dei lati di lui che purtroppo non siete riusciti a conoscere.
"Caro papà
Quando ho deciso di scriverti questa lettera, ho iniziato a pensare alle parole giuste da scrivere. Facevo fatica a dormire perché tante parole e tanti pensieri mi giravano in testa. Mi svegliavo nel cuore della notte con un’idea o con una frase che per non dimenticare mi annotavo subito nel quaderno vicino al mio letto. Per quanto però mi sforzassi, non riuscivo a trovare le parole giuste da scrivere. Poi ho capito che non dovevo cercare di scriverti la lettera perfetta ma che semplicemente, ti dovevo scrivere con il cuore.
Quando penso a te, non penso alla persona nella quale il mostro ti aveva trasformato
nell’ultimo mese. Non mi ricordo del papà confuso o del papà malato. Penso al papà che
mi è stato vicino da quando sono nata e penso al papà che mi ha cresciuta. Mi ricordo di quando da bambina riuscivo solo ad addormentarmi nelle tua braccia. Mi ricordo che mi viziavi, che mi coccolavi e che passavi ore e ore a giocare con me. Mi ricordo di quando portavi me e Marco a Oerlikon ogni domenica a comprare un giornalino e un ovetto Kinder. Ripenso alla vacanze passate al mare e mi viene da ridere perché mi vengono in mente le scottate che prendevi alla testa e gli spuntini notturni che facevamo. Mi ricordo del papà che quando mi vedeva triste o preoccupata per un esame, mi portava un fiorellino o un peluche e faceva una battuta per farmi ridere. Penso alla tua allegria e alla tua sensibilità. Penso al rapporto che avevamo, un rapporto speciale che non si può spiegare.
Quando penso a tutto questo mi assale una grande tristezza e una grande rabbia, perché mi rendo conto che per colpa di un mostro, non ci saranno altri ricordi. Mi rendo conto che non ti vedrò più scendere le scale, che non ti vedrò più davanti al computer con le gambe sopra la scrivania e che non sentirò più la tua voce e questo mi fa stare male.
Passata la rabbia e la tristezza però, mi rendo conto che anche se fisicamente non ci sei più, tu sei ancora qui con noi. Sento che mi sei vicino e sento la tua presenza. Ti vedo quando guardo Marco studiare davanti al computer o guardare una partita della Juve. Ti vedo quando guardo la mamma, perché so quanto l’ami e quanto significa per te. Ti vedo nei tuoi fratelli che ti assomigliano tanto. Ti vedo quando mi guardo allo specchio e vedo i tuoi occhi.
Per questo papà non ti dico addio, perché so che sei qui con me. Invece voglio ringraziarti. Grazie per essere stato un papà fantastico, il miglior papà che una figlia possa desiderare. Grazie per avermi insegnato ad essere forte e coraggiosa e a lottare per quello in qui credo. Grazie per avermi insegnato a non giudicare le persone ma a cercare di capirle. Grazie per avermi insegnato ad avere fiducia in me stessa. Grazie di avermi reso la persona che sono oggi.
Ti prometto che mi prenderò cura di Marco e di mamma come volevi tu. Ti prometto che non sarai mai dimenticato. Sarai sempre una parte della nostra famiglia e soprattutto, sarai sempre una parte di me. Questa è una promessa, caro papà."
Un anno e mezzo fa, mio papà ha avuto una condanna a morte. Lui però non ha mai smesso di lottare e ha sempre cercato di affrontare tutto con un sorriso. E stato coraggioso ed é stato forte, per lui stesso e soprattutto per la sua famiglia. Spero con tutto il cuore che averlo conosciuto possa aiutarvi nei vostri momenti difficili e nelle vostre battaglie. Sono vicina a tutte le persone e a tutte le famiglie che stanno vivendo quello che abbiamo vissuto noi. Non perdete mai la speranza e non perdete mai la voglia di combattere.
Con un grande abbraccio,
Stefania
Purtroppo non vi scrive mio padre, sarebbe bello se fosse così. Mi chiamo Stefania e sono la figlia di Paolo. Sono rimasta molto commessa e toccata da tutti i commenti per mio papà. Sapevo che mio padre scriveva in questo forum, ma per rispettare la sua privacy non ho mai letto i suoi commenti, fino al giorno dopo la sua morte. Ho deciso di scrivervi perché penso che sia giusto così.
Mio papà se n'è andato il 19 marzo 2014, il giorno della festa del papà. Dopo un anno e mezzo di battaglie, il suo cuore ha smesso di battere. Nonostante le sofferenze soprattutto degli ultimi due mesi, mio papà si è addormentato in modo sereno, con il sorriso sulle labbra.
Abbiamo fatto il funerale lo scorso martedì. È stato un funerale personale che ha ricordato molto bene il mio papà. E stato anche un funerale molto commovente, pieno di ricordi e di lacrime. Tante persone sono venute per dargli l'ultimo saluto. Alla fine del funerale ho letto una lettera per mio padre, che vorrei dividere con voi, per farvi conoscere forse dei lati di lui che purtroppo non siete riusciti a conoscere.
"Caro papà
Quando ho deciso di scriverti questa lettera, ho iniziato a pensare alle parole giuste da scrivere. Facevo fatica a dormire perché tante parole e tanti pensieri mi giravano in testa. Mi svegliavo nel cuore della notte con un’idea o con una frase che per non dimenticare mi annotavo subito nel quaderno vicino al mio letto. Per quanto però mi sforzassi, non riuscivo a trovare le parole giuste da scrivere. Poi ho capito che non dovevo cercare di scriverti la lettera perfetta ma che semplicemente, ti dovevo scrivere con il cuore.
Quando penso a te, non penso alla persona nella quale il mostro ti aveva trasformato
nell’ultimo mese. Non mi ricordo del papà confuso o del papà malato. Penso al papà che
mi è stato vicino da quando sono nata e penso al papà che mi ha cresciuta. Mi ricordo di quando da bambina riuscivo solo ad addormentarmi nelle tua braccia. Mi ricordo che mi viziavi, che mi coccolavi e che passavi ore e ore a giocare con me. Mi ricordo di quando portavi me e Marco a Oerlikon ogni domenica a comprare un giornalino e un ovetto Kinder. Ripenso alla vacanze passate al mare e mi viene da ridere perché mi vengono in mente le scottate che prendevi alla testa e gli spuntini notturni che facevamo. Mi ricordo del papà che quando mi vedeva triste o preoccupata per un esame, mi portava un fiorellino o un peluche e faceva una battuta per farmi ridere. Penso alla tua allegria e alla tua sensibilità. Penso al rapporto che avevamo, un rapporto speciale che non si può spiegare.
Quando penso a tutto questo mi assale una grande tristezza e una grande rabbia, perché mi rendo conto che per colpa di un mostro, non ci saranno altri ricordi. Mi rendo conto che non ti vedrò più scendere le scale, che non ti vedrò più davanti al computer con le gambe sopra la scrivania e che non sentirò più la tua voce e questo mi fa stare male.
Passata la rabbia e la tristezza però, mi rendo conto che anche se fisicamente non ci sei più, tu sei ancora qui con noi. Sento che mi sei vicino e sento la tua presenza. Ti vedo quando guardo Marco studiare davanti al computer o guardare una partita della Juve. Ti vedo quando guardo la mamma, perché so quanto l’ami e quanto significa per te. Ti vedo nei tuoi fratelli che ti assomigliano tanto. Ti vedo quando mi guardo allo specchio e vedo i tuoi occhi.
Per questo papà non ti dico addio, perché so che sei qui con me. Invece voglio ringraziarti. Grazie per essere stato un papà fantastico, il miglior papà che una figlia possa desiderare. Grazie per avermi insegnato ad essere forte e coraggiosa e a lottare per quello in qui credo. Grazie per avermi insegnato a non giudicare le persone ma a cercare di capirle. Grazie per avermi insegnato ad avere fiducia in me stessa. Grazie di avermi reso la persona che sono oggi.
Ti prometto che mi prenderò cura di Marco e di mamma come volevi tu. Ti prometto che non sarai mai dimenticato. Sarai sempre una parte della nostra famiglia e soprattutto, sarai sempre una parte di me. Questa è una promessa, caro papà."
Un anno e mezzo fa, mio papà ha avuto una condanna a morte. Lui però non ha mai smesso di lottare e ha sempre cercato di affrontare tutto con un sorriso. E stato coraggioso ed é stato forte, per lui stesso e soprattutto per la sua famiglia. Spero con tutto il cuore che averlo conosciuto possa aiutarvi nei vostri momenti difficili e nelle vostre battaglie. Sono vicina a tutte le persone e a tutte le famiglie che stanno vivendo quello che abbiamo vissuto noi. Non perdete mai la speranza e non perdete mai la voglia di combattere.
Con un grande abbraccio,
Stefania
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