UN ANNO SENZA TE.

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
paola51
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Re: UN ANNO SENZA TE.

Messaggio da paola51 »

io credo che ogni incontro ci arricchisca. Anche persone che ci accompagnano solo per un tratto di strada ci hanno regalato comunque un briciolo di serenita', ci hanno strappato una risata, ci hanno aiutato a sognare e soprattutto ci hanno teso una mano mentre eravamo in fondo al pozzo e ci hanno tirato su. Se nascere non e' uno scherzetto figurarsi RInascere. Eppure ci si fa. ...
romana218
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Re: UN ANNO SENZA TE.

Messaggio da romana218 »

Proprio vero. Non tutti sono in grado di farcela. Ricordo che spesso, soprattutto nei mesi del "dopo" la rabbia e il dolore che avevo oltre per aver perso mia madre, ma anche per non essere riuscita a vivere serenamente il lutto, mi portava ad aggrapparmi con tutte le mie forze a lui. E con molta serenità posso dire che se non ci fosse stato, probabilmente non sarei qui adesso a scrivervi. Ma ricordo anche che per lui era difficile gestire la situazione. Perchè è sempre stata una realtà che non gli apparteneva e che cercava di evitare perchè dolorosa sia per lui, ma soprattutto per me. Ma quella realtà era, ed è parte mia, e stando insieme a qualcuno che questa storia cell'ha segnata nel cuore, inevitabilmente diventa parte di te.
D'altra parte lui sapeva tutto da Gennaio. Io il primo giorno gli ho raccontato tutto e molto tranquillamente gli ho detto "vai se non ce la fai". Lui è rimasto e la felicità che mi ha dato soprattutto nei mesi dopo la morte di Mamma non la dimenticherò mai. Però adesso credo di riuscire a gestire le situazioni in maniera un po' più matura (credo). Io continuo a testa alta ad affrontare ogni giorno che questa vita mi riserva. E proprio oggi presa da un momento di debolezza, piangevo e guardavo la foto dove abbracciavo la mia mamma a Parigi.. E proprio in quell'istante ho pensato a quanto spesso mi dicesse che ammirava la mia combattività, la mia voglia di farcela, sempre e comunque. Con mille salite e mille pesi sulle spalle.. Perseveranza che veniva ripagata da uno splendido panorama guadagnato con la forza e dolore. Diceva anche che "senza sole non possiamo brillare" e dopo che si ammalò il suo pensiero era "Coraggio, penso all'oggi che il domani non mi appartiene". e io penso ad adesso, in questo momento. Nessuno può togliermi la voglia di sorridere ancora per un raggio di sole che mi accarezza il viso, nessuno può rendere il mio cuore più gelido di quanto non lo sia già. Oggi scelgo me, domani sceglierò di sorridere e dopodomani sarà di nuovo così. Sorriso e occhi che saranno sempre velati di sofferenza ma affronterò il domani cercando Serenità. Solo questo. Credo di meritarmene un po'. E forse prima o poi arriverà.
art
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Re: UN ANNO SENZA TE.

Messaggio da art »

Scusate se dico la mia o quello che è base della mia diretta esperienza vissuta con il cancro di mia moglie. Il dopo sia esso sia stato "il dopo" della moglie , marito, mamma , padre o figlio....è un dopo diverso e capovolto perchè la vita ti è stata capovolta e nello stesso tempo anche la persona che ha visto drammaticamente disunirsi dalla propria l'esistenza coloro che amava ,moglie ,marito,madre............,,cambia si cambia perchè quello che ha vissuto o il sentimento che ha provato di grande amore, si rimane amore certamente, ma è intrinseco di dolore e la vita che ripercorri è una vita che non è più quella di un tempo anche se essa è recente perchè la mancanza ti ha cambiato ,ti ha purtroppo forgiato ,puo' darsi che ti addolcisca come ti incattivisca ma , io penso, che non si è e non si possa essere come eri stato un tempo.E capita che le altre persone se ne rendino conto che sei una persona diversa dentro e forse fuori come capita che se ne incontrino altre che si avvicinano .

Un esempio :prendete una foto di qualche tempo fa ed osservatela bene c'è uno scatto che è un secondo che ha fotografato quell'attimo della tua vita e se lo guardi attentamente quell'attimo è e sarà irripetibile per come vestivi , per dove ti trovavi o con le persone attorno forse occasionali o come portavi i capelli o come era disposto il tuo sguardo....quell'attimo e quel contesto sarà difficilmente ripetibile e se rifletti anche tu sei cambiato non solo fisicamente ma anche nei pensieri e nel modo di essere ..............e quello era un solo attimo ma pensiamo quanti attimi abbiamo vissuto con chi amavamo e quante cose abbiamo detto e fatto......non potremmo essere noi persone più come quegli attimi già vissuti e già passati .

Buona notte e serena notte a tutti ed a chi è tormentato nel fisico ancora tanta vera forza e tanta serenità attraversi anche coloro che soffrono nei pensieri
Art
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carla.carboni
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Re: UN ANNO SENZA TE.

Messaggio da carla.carboni »

Un libro: Perché l'Amore finisce di Daphne Rose Kingma.

Ogni persona "che passa" nella nostra vita ha un compito e, finito di assolverlo, se ne va, togliendoci a volte il fiato, ma lasciandoci sicuramente qualcosa di importante.
Forse a questo è "servita" la vostra storia.

"Offre un nuovo punto di vista per guardare alla coppia, non soltanto utile e risanatore ma che può soprattutto trasformare la separazione in un'occasione per riacquistare la fiducia in se stessi e uscire dal fallimento di un amore più forti, più consapevoli e pronti per innamorarsi di nuovo: perché la fine di un amore può essere anche l'inizio di una nuova vita.

La fine di una relazione è sicuramente una delle esperienze emotive più dolorose e laceranti che gli esseri umani possano sperimentare. A essa è legata una serie di interrogativi che spesso sembrano non trovare risposta. E perché a un certo punto le relazioni amorose entrano in crisi?"

A me è stato utile.
Spero lo possa essere anche per te.

Un abbraccio.
Carla
Erika76
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Re: UN ANNO SENZA TE.

Messaggio da Erika76 »

Ecco, sai l'avevo scritto anche nel mio libro. Ciascuno mi ha dato o tolto qualcosa, ma tutto ha contribuito a fare di me la persona che sono e in ogni caso, a rendermi più forte. Per esperienza personale, e credo che qui ormai tutti sappiamo che non ho alcun problema a espormi, ti posso dire che molti si credono in grado di AIUTARE, ma in realtà sono davvero in pochi a sapere cosa significhi. AIUTARE non significa tentare di eliminare un dolore a ogni costo. Chi decide di stare al fianco di chi porta dentro un dolore così grande deve saper vedere scorrere lacrime, asciugarle, magari lenire quella sofferenza, ma se fa parte di te, farà parte anche di lui. Ho incontrato persone che credevano che aiutarmi significassi farmi sfogare, piangere disperarmi, "ne hai diritto" dicevano... ma quanto può durare uno sfogo, quanto può durare la rabbia? A un certo punto serve un sostegno vero, qualcuno che riesca a farti apprezzare quel raggio di sole, qualcuno che ti dica che è possibile, che il dopo è possibile e non è facile. Ringrazio ogni giorno Dio (o Dani) per aver messo sulla mia strada una persona che non si è tirata indietro, una persona che si è lasciata inondare dalle lacrime senza affogare, anzi, che a quelle lacrime ha dato un senso, le ha valorizzate e le ha amate, le ha amate come ama un figlio non suo. Sai quante volte ho creduto di annientarlo? Quante volte ho creduto che quel mio dolore avrebbe finito col distruggerlo, ma invece no. L'amore fa miracoli... fa sopportare il dolore in qualsiasi forma...
Sabrina6418
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Re: UN ANNO SENZA TE.

Messaggio da Sabrina6418 »

Erika le tue parole emozionano sempre, purtroppo poche persone riescono a rimanerti vicino "nel dolore", per incapacità o perchè proprio non se la sentono, nel mio caso io ho iniziato un gruppo di auto aiuto per il sostegno al lutto ...in cui il confronto è importantissimo come anche la possibilità di sentirsi capiti e di poter esprimere il tuo dolore senza remore. In pìù ho aggiunto incontri con una psicoterapeuta. La strada è lunga lo so...spero di essere fortunata come te.....e che il mio angelo lassù me ne mandi uno qua sulla terra.
Erika76
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Re: UN ANNO SENZA TE.

Messaggio da Erika76 »

Sabrina, succederà a patto che si apra il cuore al domani e anche questo non è facile. Nemmeno quando incontri un angelo in carne e ossa lo è. Il senso di colpa, i rimorsi sono sempre pronti a distruggere quel poco che ti sembra di aver costruito come un vento che ti spinge indietro quando credi di aver percorso ormai tanta strada e che si fa allora? Si ricomincia, ancora passo dopo passo. Il tuo dolore, il nostro dolore, ha una componente uguale e opposta, l'amore. Se il dolore annienta, l'amore che l'ha originato nella perdita è in grado di dare energia, forza, determinazione ad andare avanti nonostante tutto e nonostante tutti. Sono pochi quelli che riescono a rimanerti vicino, e da quelli dai quali ti aspettavi di più arrivano le delusioni più grandi. Anche quelle delusioni però si trasformano in te e ti fanno capire che le persone non sono tutte uguali. Ce ne sono di mediocri che si credevano speciali e di speciali che si credono mediocri.
Ti sono vicina
Erika
romana218
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Re: UN ANNO SENZA TE.

Messaggio da romana218 »

Questi giorni pensare a lei mi ha fatto più male. E' un anno fa che ho iniziato a stare male, a non dormire la notte, a svegliarmi, a cercare tranquillità con tutte le mie forze, senza riuscire ad ottenere risultati. Sto rivivendo le stesse cose ma con un dolore consapevole che a distanza di un anno è maturo, è un dolore malinconico, non isterico. Ma la sua assenza è così forte che ho le fitte che ritornano a colpirmi dentro al cuore. Casualità o non, il mio pc si è rotto. Così ho preso quello di mia Madre rimasto fermo da quando l'ultima volta, a gennaio 2014, lo toccò per l'ultima volta.Forse è stato un errore. Ho controllato tutto. Sono andata sulla sua posta elettronica: 17 mila email non lette. Da Flickr. Amava così tanto la fotografia che passava il suo tempo libero a postare foto lì, a fare concorsi di fotografia online. Ecco, scorrere tutte queste email, trovare le ultime inviate e lette, mi ha fatto crollare in un pianto e in un urlo di dolore che avevo dimenticato. Non pensavo potesse tornare quella sensazione di disperazione.. Sono andata sul suo letto e rannicchiata li sopra disperandomi guardavo il suo comodino. Ancora tutto lì: portafoglio, quaderno con appunti,apparecchio per controllare l'ossigenazione del sangue. Tutto così doloroso. Flashback di lei sul letto. Del rumore di quel letto che si alzava. A volte mi sembra ancora di sentire l'eco degli step della bombola d'ossigeno, 3 per la precisione, per arrivare a 1,5. a volte sento ancora lo strappo di quel busto che mi avvertiva che lei si stava alzando e allora io subito che correvo per aiutarla ad alzarsi.
flashback dolore per tutto quello che mi è successo e per tutto quello che ho dovuto vedere, sopportare.
Serenità. a volte ne vorrei solo un po'. Chiedo troppo? è come se fossi tornata ad essere intrappolata su quel treno che corre corre corre corre senza fermarsi. Corre ma io ho bisogno di scendere, solo un minuto, solo per respirare e non per trattenere il respiro come sto facendo adesso. Voglio scendere da quel treno. Voglio tornare a camminare a piccoli passi. Voglio solo pura e semplice serenità, nient'altro. Sto chiedendo troppo?
Erika76
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Re: UN ANNO SENZA TE.

Messaggio da Erika76 »

No, non chiedi troppo e quel momento arriverà. Quella che stai attraversando è una fase, quella della consapevolezza, della presa di coscienza. Quella che fa più male. Ho fatto quello che hai fatto tu con il computer di Dani, con la sua pagina facebook, con il suo skype e le sue mail. Ogni parola letta era una ferita che sanguinava, non si era mai chiusa e quindi grondava. Le sue cose sono lì, ancora lì. A distanza di quasi due anni (a luglio), non le ho tolte, non le ho sistemate, non le ho regalate o buttate. Sono lì. Solo da pochi mesi ho realizzato davvero che non lo rivedrò mai più. Ho ricordato le frasi dette, una in particolare che disse Dani: "quando guarirò da questa cosa, penseremo a questi momenti e ne sorrideremo".... già... invece no... ma passerà anche questa fase sai? Sono step obbligati, arriverà anche la serenità, ma serve tempo e serve la volontà di trovarla senza lasciarsi trasportare oltre il confine dai flashback.
Ti sono vicina
Erika
Milena66
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Iscritto il: mer 29 gen 2014, 20:49

Re: UN ANNO SENZA TE.

Messaggio da Milena66 »

Romina sono momenti obbligati. Sai quante volte torneranno alla memoria i flashback? Sai quante volte ti chiederai perchè hai dovuto sopportare tutto questo? I suoni, gli odori, gli sguardi, il dolore, la consapevolezza della fine e la morte.
Sono esperienze che ti segnano, piccola Romina, soprattutto alla tua giovanissima età.
Ti immagino sdraiata sul letto di tua mamma, come se tu cercassi un ultimo abbraccio, una carezza o una parola di conforto.
Chiedi serenità? Non è facile trovarla, ma sono sicura che col tempo questo dolore apparità meno pungente, ma la tua mamma ti mancherà sempre.
Non riesco ad aggiunere altro, piccola Romina. Le tue parole tagliano le vene...
 


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