Un punto di non ritorno

In questo spazio è possibile confrontarsi sulle procedure diagnostiche, sui trattamenti e sui loro effetti collaterali, sui centri oncologici e sulle terapie palliative e del dolore, sempre attenendosi al regolamento del forum e in particolare agli articoli 2 e 3.
AMJANTO
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Un punto di non ritorno

Messaggio da AMJANTO »

Buonasera a tutti. Non scrivo da un pò ma ogni sera sono qui a leggervi tutti.
la situazione qui non è delle migliori . Mio padre ha finito con le chemio (l'ultima arma a nostra disposizione ) nel frattempo un dolore dietro al polmone gli rende la vita impossibile. Credo siano nuove metastasi ossee quindi il docetaxel ha fatto poco e niente purtroppo. Continua ad espellere sangue e in settimana ha preso una brutta infezione ai polmoni ed in ospedale nemmeno se ne sono accorti pur avendo fatto le analisi. Il malato oncologico ahime nel pronto soccorso è come un barbone fuori ad una chiesa.... non se lo fila nessuno Purtoppo.
Ora è alla quinta flebo di rocefin che gli pernette di espellere muchi in continuazione, tra l' altro ieri sera è stato almeno 3/4 ore senza mai fermarsi con quella tosse e quei muchi che stranamente (non era mai successo) erano maleodoranti. Con il dolore che lo trafigge dietro la schiena il respiro corto e la morfina che non fa effetto .
chiamato il medico anestesista con 30mg di compresse per il dolore 175 mg di cerotti di morfina toradol ed altre diavolerie ha deciso che venerdi gli metteranno la pompa. Sinceramente non sono molto d accordo. non sono una pazza, mi si spezza il cuore vedere mio padre piangere e stare male ma con la pompa non si torna indietro e dopo la pompa quanto manca? Un mese o forse meno? E dopo la pompa cosa c 'è. L ultima sedazione. Sono spaventata. Non voglio che gli venga messa la pompa ma odio vederlo soffrire . Sono una figlia disperata.
In questa settimana ho avuto tanta paura. Prima di tutto questo quando sentivo qualcuno dire " ha smesso di soffrire" mi chiedevo come si potesse dire una cosa del genere.
Adesso spesso mi capita di rivolgermi a qualcuno lassu. Poi mi sento in colpa ma credetemi io sto davvero male. Vi abbraccio tutti. E spero che almeno dalle vostre parti le situazione siano piu rosee. Baci
" In piedi o seduto combatto la morte con rispetto ed onore. "
maddalena
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Re: Un punto di non ritorno

Messaggio da maddalena »

Ciao Amjanto, dentro me penso spesso come è possibile che non ci sia una soluzione per farlo riprendere o l' unica è proprio quella purtroppo che non riusciamo ad accettare? Non riesco a credere che debba essere così e non ci sia altra possibilità di restare ancora con voi e non in questo modo . Tieni duro ragazza , io ti penso .
Erika76
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Re: Un punto di non ritorno

Messaggio da Erika76 »

Mi spiace, nemmeno io volevo accettare l'elastomero, ma se ci pensi, è un rifiuto psicologico della condizione che l'elastomero implica. In realtà credo sia disumano soffrire tanto. Quando il dolore diventa intollerabile significa che purtroppo ben poco si può fare, significa che quel maledetto tumore c'è e si fa sentire con tutta la sua maledetta forza e allora almeno togliamo il dolore...
AMJANTO
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Re: Un punto di non ritorno

Messaggio da AMJANTO »

Ciao ragazze. Oggi non volevo connettermi perché avevo paura di leggere qualsiasi commento. Lui riesce a tollerare il dolore ma ad ogni colpo di tosse è come se tornasse.
Ma il punti è questo... la tosse non passerà mai ed i muchi ci saranno sempre e non voglio vederlo soffrire. Domani farà la pet e non oso immaginare cosa ne uscirà. Sicuro mio padre non è migliorato quindi suppongo che la malattia sia in progressione. non lo so vorrei tenerlo sempre con me.. altre volte invece vorrei che si liberasse da questo male. Maddalena tuo marito come procede?
" In piedi o seduto combatto la morte con rispetto ed onore. "
barbara 1974
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Re: Un punto di non ritorno

Messaggio da barbara 1974 »

Ciao io per mia mamma sono due settimane che ho attivato l'assistenza domiciliare, per il momento fans a gogo e cortisone la aiutano a stare un pochino su, la nausea però non riusciamo a controllarla!!!!Ogni giorno c'è qualcosa di nuovo, lividi, piagne !!!Poi penso che il peggio deve ancora arrivare e mi domando quale è il senso di tutta questa sofferenza!!!!A cosa serve!!!Poi egoisticamente mi dico meglio così che niente!!!!Purtroppo è un percorso pieno di sofferenza e già sappiamo chi vincerà alla fine!!!!Ti capisco e ti sono vicina!!!Barbara
romina
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Re: Un punto di non ritorno

Messaggio da romina »

Pultroppo ti capisco..mio marito è a casa da 1 settimana, era ricoverato da gennaio e l'ultimo mese lha fatto in hospice. ..l'unica cosa che ti interessa e che stia meglio, ma pultroppo non è così. ..mio marito sta ogni giorno peggio, io lo guardo mentre dorme e si, sarà brutto dirlo ma gli auguro di andarsene nel sonno , in hospice ho visto un po di tutto...poi però nelle giornate si mi dico che dai..forse va tutto meglio... Quindi non sentirti in colpa per certi pensieri, non sei l'unica a farli...
un bacio
maddalena
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Re: Un punto di non ritorno

Messaggio da maddalena »

Grazie Amjanto, mio marito dopo la terapia antibiotica e quella del dolore per l'helicobatter pilori, il tormento dei dolori da 5 giorni è passato. Siamo ancora in attesa istologico colonscopia. Grazie Amj . Spero che con terapia per dolori riesca a "stare un po' meglio". Un abbraccio forte.
AMJANTO
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Re: Un punto di non ritorno

Messaggio da AMJANTO »

Il punto è che io non riesco ad accettarlo. Sono giovane, ho 25 anni. A questa età dovrei pensare a come divertirmi ai viaggi che voglio fare , e invecr passo le mie giornate in casa tra le faccende e mio padre. Esco il sabato sera perché non ne posso più e spesso mi ritrovo in un bagno di un bar a piangere perché non è giusto. Mio padre era un tipo strano da giovane abbiamo sempre avuto forti valori per la famiglia na negli ultimi anni si eravamo uniti ma noi figli crescendo abbiamo un po abbandonato tutto.
Mi ricordo che appena finito di mangiare io ed i miei fratelli ce ne andavamo in camera nostra e lui aiutava mia madre a sparecchiare. La mattina era lui a fare le faccende perche mia mamma lavorava e ogni volta ci faceva ramanzine sull ordine della casa su come bisogna essere precisi. Quanto mi manca quel padre. Ora solo divano morfina fazzoletti e dolore io non ce la faccio più. tra i figli sono io quella che sta in casa e che si prende cura di lui. Mi dice " non preoccuparti, papà quello che stai facendo per lui non se lo dimentica"
Ma a cosa servirà? Se sappiamo già come andrà a finire!
Non mi vedrà con un abito da sposa, non vedrà i miei figli. Di quante cose dovrò fare a meno perche poi sono obiettiva... lui nn ci sarà.
Non ce la fa piu io lo vedo ma allo stesso tempo lotta con le forze che gli restano. A maggio mia sorella si sposerà, almeno lei avrà questa gioia... spero! Ed io potrò solo chiedere un ballo a mio padre ammesso che sarà in forze e chiudendo gli occhi immaginero che il matrimonio sia il mio. Mie care quanto sono triste. Il fatto è che non ho amiche con cui parlare. Solo il mio ragazzo ma non è lo stesso.
Sto cercando per lui cure alternative perche già so che questa chemio non ha fatto effetto ma non so da dove iniziare. Lo porterei anche in capo al mondo se solo servisse a farlo stare meglio. A regalargli ancora un po di tempo.
Ieri mi ha detto di mettere su un bambino... credo sia stato l'effetto della morfina. giacché un nipotino ce l ha già. A dicembre 2013 rimasi incinta ma dopo poco ebbi un aborto spontaneo. Il mese dopo mia sorella rimase incinta tenendo il bambino. A luglio l'amara scoperta. Tutto ciò che ha tirato su mio padre in questi mesi è stato il bambino nentre io gli sono stata vicino sempre tra medicine e medici. Non credo in Dio ma penso che ci sia qualcosa lassu qualcosa che non ha dato un figlio a me perché avrei dovuto badare a mio padre e lo ha dato a mia sorella per dare un pò di gioia nonostante la drammaticità di questa situazione.
Scusate per il lungo sfogo ma stasera ero piena. Un bacio a tutti
" In piedi o seduto combatto la morte con rispetto ed onore. "
Danielina
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Re: Un punto di non ritorno

Messaggio da Danielina »

Amjanto... io di anni ne ho 28. Papà si ammalò quando io ne avevo 27, solo due piu di te.
Credimi, le tue paure erano le mie, i tuoi pensieri erano i miei.
Sai quante volte mi sono chiesta "perchè proprio a me? Io ho solo 27 anni, ho bisogno del mio papà!!!" ...poi mi tornava in mente la mia migliore amica, che perse la mamma quando aveva solo 12 anni e il papà quando ne aveva 19.

Ricordo molto bene il giorno che misero la pompa elastomerica a papà. Nemmeno io volevo. Ma credimi, l'ho visto rinascere. Mi guardava e mi diceva "adesso si che va bene, se devo morire così va benissimo".
Non ha piu avuto dolori, non era nemmeno rincoglionito. La sera prima di andarsene per sempre ricordo che giocammo a carte, a scopa, e vinse lui, malgrado avesse 700 mg (70 fiale) di morfina in corpo. Certo, aveva qualche allucinazione, ma nulla in confronto alle lacrime di dolore che avevo visto fino a qualche giorno prima.

Sei una splendida donna di 25 anni a cui è stato affidato il compito di accompagnare un fantastico papà al paradiso.
Fà tutto quello che puoi per lui, è importante perchè dopo questo ti darà sollievo.
Se vuoi scrivimi in privato, sono qui per te.
Ti abbraccio forte.
Daniela
Erika76
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Re: Un punto di non ritorno

Messaggio da Erika76 »

Mio figlio ha perso suo papà quasi due anni fa (a luglio). Di anni ne aveva 5 allora. Lo chiamava Papone anche quando Dani pesava 40 chili. Non ne parla perché lo fa star male, ma di lui bisogna sempre e solo parlare bene, perché se no gli occhi diventano lucidi. Ha perso il suo punto di riferimento, ha perso il suo eroe, ed è cresciuto, troppo rapidamente, troppo in fretta. Ma quanto amore gli ha dato e quanto quell'amore ha funto da perché per lottare... coraggio, non si è mai pronti a perdere chi si ama, ma la verità è che tutte quelle cose tuo padre le vedrà da una posizione privilegiata, come le vede Dani, ne sono certa.
Coraggio!
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