È solo per capire

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
AMJANTO
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È solo per capire

Messaggio da AMJANTO »

Buonasera amici di sventurA. Lo so avevo detto che non avrei più scritto ma ho bisogno di farlo ancora una volta per mettermi tutto alle spalle una volta per tutte. Molte persone non capiranno il senso di questo post e lo capisco ma io voglio ugualmente affrontare la situaziome. Sono atea ma vengo da una famiglia cattolica e credente. Mio padre se n'è andato il 17 di aprile ed il modo in cui è andato via mi ha praticamente sconvolta. Si dice che ognuno ha la morte che merita.
Ma in questo caso ho i miei dubbi. È stato sempre un uomo speciale il mio papà e se n'è andato soffrendo. Tre ore di agonia e trapasso durante le quali ci ha detto di tutto e di più. È stata questa la cosa più sconvolgente a cui ripenso notte e giorno.
Aveva la pompa elastometrica da 10 giorni e quindi da un pò diceva cose senza senso, ma più giorni passavano più le domande riguardo la morte aumentavano. nell ultimo suo giorno nel vedere l'infermiera mi chiese se era giunta l'ora di morire. Tremava come un bambino. L ho accarezzato tranquillizzandolo. Preso poi da una respirazione forte ai addormento. Erano le dieci di sera quando svegliandosi ricominciò con quei respiri continui ed il rantolo ancora lo sento. Mi chiese dell'acqua ma non riuscì a berne nemmeno mezzo sorso.
INIZIÒ subito dopo nel parlare delle madonne, tutte e parlo di una corona di spine. Noi eravamo li accanto a lui, avevo immaginato che stesse per andare via ma non mi aspettavo altre tre ore di agonia. Queste tre ore passano rendendoci conto che le sue estremità stavano cambiando temperatura e colore ma forse erano i piedi gonfi a comportare tutto cio.

Niente di piu sbagliato. Mio padre stava proprio andando via.
Ricominciano cosi i suoi discorsi. Recita ciò che dice lo sposo sull'altare e dedica a mia madre le parole piu belle che un marito possa dire.
i suoi ti amo detti cosi sfacciatamente davamti a tutti noi, chiedeva i baci a mia madre che piangeva come una disperata senza farsene accorgere. Guardando me e mio fratello volle la nostra mano ci guardò e disse "tutti insieme "

si sdraio tolse l ossigeno dicendo che non gli serviva affatto. Notai il suo naso bianco. Lo toccai e avrei preferito morire. Il suo naso, il suo mento il suo collo erano freddi, quel freddo che solo chi ha toccato un corpo senza vita sa quanto possa essere gelido. Mio fratello riuscì a chiamare mia sorella.

Lui non riusciva a stare fermo. I suoi occhi a tratti sbarrati e a momenti semichiusi.
Quando arrivo mia sorella lui aveva smesso di parlare. La guardò e penso che non aveva ben capito chi era quella ragazza che gli teneva la mano.
Si mise seduto e li pronunciò le ultime parole che mi fermarono il cuore " in piedi o seduto combatto la morte con rispetto ed onore "

Queste parole ci fecero capire ancora un a volta chi era mio padre, che uomo poteva essere. una vita a rispettare ed onorare famiglia, lavoro, persone e così anche la morte.

Dopo quella frase ricordo di aver sentito con il cuore a pezzi il respiro del mio papà via via diminuendo Da 57 al minuto a poco meno di venti.Gli accarezzavo la gamba e nella mia mente ripetevl " se devi andare vai"
non lo guardai in quel momento i suoi occhi guardavano ovunque

Arrivarono gli.ultimi respiri che sembravano singhiozzi. Come se non avesse più aria dentro se. Come un pesce fuor d'acqua. Quei respiri facevano troppo rumore per essere respiri ed erano troppo lenti , troppo distanti tra loro. Mancava l'aria solo.a sentirli.
Lo guardai mentre esalava gli ultimi respiri e la smorfia che vidi sul suo volto non la dimenticherò più. Mi tormenta.
Cosa aveva mai visto mio padre? Aveva sofferto?
Aveva capito?

Me lo chiedo notte e giorno. Con quella smorfia li raggiunsi il culmine e scoppiai in un pianto disperato prendendo a pugni i muri.

Non mi importava se ancora mi sentiva lui se ne stava andando ed io stavo soffrendo. Stabo perdendo la persona piu importante della mia vita quella di cui mi sono presa cura per nove mesi con tanto amore.

Mio padre aveva 53 anni e mi ha lasciata cosi a 26. Mi chiedo sempre cosa ha visto quella sera, e se c era nel suo ultimo respiro. Sono su questo forum da febbraio e ne ho letto abbastanza di persone andate via con il cancro ma mai e mai nessuna andata via come mio padre.

Come.dicevo pochi comdivideranno la mia scelta di scrivere questo post ma io ho bisogno di parlarne non voglio sentirmi sola ed unica in questo. Non chiedo attimo pet attimo ma se qualcuno ha vissuto la mia stessa esperienza vorrei ascoltarla con tutto il cuore.

Un abbraccio amici miei. Scusate per questp sfogo
" In piedi o seduto combatto la morte con rispetto ed onore. "
profmanu
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Re: È solo per capire

Messaggio da profmanu »

la mia esperienza è diversa, mio padre ha chiuso gli occhi senza vivere l'agonia, senza arrivare alla morfina, senza tutto lo sperpetuo che tanti , purtroppo troppi, devono vivere.
Razionalmente è stato "un bene". Se doveva andarsene è meglio che sia avvenuto in questo modo.
irrazionalmente non è affatto così.
Mi sto rendendo conto che, per quanto diverse possano essere le storie, il punto di arrivo è sempre identico. Per quanto il trapasso possa essere dolce o un inferno si viene assaliti dalla medesima ondata emotiva che non ti abbandona.
Ognuno di noi sa come sta ed è talmente difficile descriverlo che diventa impossibile confrontarlo.
Non so dare una risposta ai tuoi dubbi, ma non so darla neanche ai miei. Anche io mi chiedo se sapesse, se si fosse reso conto, se ci sia stato un attimo in cui abbia compreso che il suo viaggio fosse giunto al capolinea. Neanche so dirti se tutto questo dolore possa essere "canalizzato". Non so se debba essere così o se sia tutto sbagliato. Non so se facciamo bene a torturarci, ma di certo è il pensiero che viene da noi, non il contrario.
So solo che come stiamo lo sappiamo solo noi e che nessuno ha il diritto di dirci come dovremmo stare, cosa dovremmo fare, quali dovrebbero essere le nostre reazioni. Nessuno proprio.
Mi rendo conto di aver divagato, non è questo che chiedevi. In fondo mi rendo conto che rispondo ad ogni post più a me stessa che agli altri...
Ti abbraccio e ti prego di non scusarti per lo sfogo. Siamo tutti qui perchè conosciamo il dolore e parlare tra di noi significa rivolgersi a chi può comprenderci.
Là fuori, spesso, è tutto diverso ...
AMJANTO
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Re: È solo per capire

Messaggio da AMJANTO »

Non hai divagato hai risposto alla mia domanda anche se in modo breve e coinciso. Il dolore non è uguale per tutti e nemmeno le esperienze ma io volevo comunque un confronto sulla mia tragedia personale se cosi si puo chiamare. Volevo solo capire se mio padre è stato l'unico ad andare via in modo così triste e cruento. E solo qui posso chiedere risposte perche solo noi possiamo sapere come muore un malato di cancro
" In piedi o seduto combatto la morte con rispetto ed onore. "
Monica66
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Re: È solo per capire

Messaggio da Monica66 »

Ciao Amjanto, ti sto inviando un mess privato, un saluto, Monica66
romina
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Re: È solo per capire

Messaggio da romina »

Come sai , mio marito è morto il 16 , anche lui 53 anni...erano 2 settimane che eravamo a casa dall'hospice, una sorta di pausa premio...stava relativamente bene, non camminava più faceva fatica a vedere e non era ormai più autonomo in niente, avevamo iniziato che la mattina ci concedevamo tappa con colazione al bar , e dopo scuola prendavamo i 2 figli più piccoli ed andavamo al mare...di fatto gli mancava l'aria quindi voleva sempre uscire di casa..nel frattempo le metastasi al cervello iniziavano a renderlo confuso..molto confuso...la notte era straziante, erano gia 3 giorni che praticamente viveva sulla sedia a rotelle perché non si voleva stendere nel letto...poi è arrivato quel martedì pomeriggio maledetto..durante la notte aveva avuto problemi più seri di respiro, tanto che ho chiamato l'hospice ed ho fatto 2 flebi fuori programma...il respiro andava meglio, verso le 13 sarebbe arrivata la dottoressa dell hospice per controllare la situazione verso le 12 l'ho convinto ad andarsi a stendere, dormiva tranquillo a pancia sotto e respirava bene...poi alle 13 mi chiama, faceva una gran fatica a respirare e faceva fatica a parlare, era molto confuso..suona il campanello, nel frattempo arriva la dottoressa, aveva la saturazione a 82..gli abbiamo dato dell'altra morfina e fatto un paio di altre punture, la dottoressa mi avverte che se non riprendere il respiro dobbiamo chiamare il 118..noi non abbiamo l'ossigeno e ci sarebbero voluti un paio di giorni per ottenerlo..con il senno di poi non l'avrei mai chiamato..lo ricoverano in ospedale con l'ossigeno ma niente di più, un reparto fatto di macellai ( medicina)..la situazione non migliora, non respira e mio marito vuole scappare, ci trattano come se dessimo fastidio...lui sta male mi guarda con gli occhi di fuori in cerca di ossigeno ed io non so casa fare..così chiamo l'hospice dicendo che vogliamo tornare a casa perché PERSINO LA MORFINA CI VIENE NEGATA.. passiamo la prima notte da film horror e finalmente la nostra dottoressa dell'hospice viene in reparto per parlare con i medici ..almeno ora abbiamo la morfina al bisogno ed il valium..ora è mercoledì se resiste fino a giovedì rientriamo in hospice... (era la mia speranza perché in quasi 2 mesi di ricovero ne ho visti parecchi andarsene, ma non ho mai visto nessuno soffrire cosi)..con quelle dosi di morfina verso sera ha gli occhi buttati all'indietro, ogni 2 ore circa si agita perché vuole scappare , poi con la morfina si calma..io non riesco più a vederlo così, chiedo a suo zio che nel frattempo era venuto a trovarci se si ferma per la notte .. (quando provava a scappare da sola non ero in grado di aiutarlo)..passiamo la notte sperando solo che arrivi mattina per andare in hospice, nel frattempo non chiudeva neanche più le palpebre...alle 8 della mattina è morto...non riesco ad accettare che nel 2015 si debba morire così ..come non riesco ad accettare il fatto che usciti da oncologia o hospice non ci sia un reparto che rispetti un uomo che deve morire.
è la prima volta che racconto quello che è successo e penso mi abbia fatto bene..
amjanto. ..non potevamo fare nulla di più
leggendo il mio racconto però ora io una cosa la posso fare..denunciare il reparto, così magari la prossima volta ci pensano 2 volte prima di trattare un malato terminale come carne da macello..
un abbraccio.
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Monik
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Re: È solo per capire

Messaggio da Monik »

Certo che aveva capito che stava morendo Amjanto!
Credi che non gli sia mai venuto in mente il perché stesse soffrendo in questa maniera crudele e cruenta??
Sul cosa abbia visto prima di lasciarCi non lo so. Non lo so proprio! Vorrei saperlo anch'io ma, mio fratello non è tornato da me a raccontarmelo! Se leggi il mio post: 'sono triste' leggerai come ho raccontato brevemente il trapasso di mio fratello 34enne. Nessuno scrive e descrive in che modo muore una persona cara. Perché la vita di e per ogni individuo è diversa.
E diverso è, anche l'iter della malattia e la conseguente morte.
Io ero lì.
Tu eri lì. ..e credo che quello che abbiam vissuto e che abbiam visto, non lo dimenticheremo MAI.
MAI.
Mai.
Un saluto ed un augurio di forza interiore.
FORZA Amjanto

Monik
AMJANTO
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Re: È solo per capire

Messaggio da AMJANTO »

Romina fai bene a denunciare il reparto. In italia la vita di ogni individuo non vale niente. Tu sarai sola ed hai scelto di portarlo in hospice noi eravamo in tre e lo abbiamo tenuto qui in casa. È atroce guardarli senza poter fare assolutamente nulla. Mio padre mi chiedeva di aiutarlo ed io non ho fatto altro che mentire mentire e mentire. Mio padre non aveva nessuna infezione nessun batterio, era quella maledetta malattia che lo stava divorando. Che pena, non per loro ma per noi che restiamo. Penso spesso che il mio percorso è finito e mi dispiacr per quello che inizieranno adesso. Noi non abbiamo piu paura ma gli altri si. Quanto ci costerà andare avanti con la costante paura che ancora un altro dei nostri cari ppssa andare via cosi?

Monik: ti ho sempre letta ed ho sempre visto in te una forza che nessuna persona in questo mondo possiede e molte volte le tue parole mi hanno rassicurata su molte cose. È vero che nessuno mai parla dell ultimo momento ma giacché siamo qui diciamocela tutta e non solo per noi, ma anche per quelli che verranno. Magari potranno sapere che nel momento in cui sentono il rantolo o che magari il respiro cambia frequentemente possono iniziare a salutare i propri cari anche se fortunatamente nonntutti vanno via nello stesso modo.
Sono consapevole del fatto che mio padre avesse capito che stava per oltrepassare la linea tra vita e morte. Il fatto che vorrei proprio sapere è se lui era consapevole del modo che lo stava portando via. Ha capito che stava soffocando? Ha avuto paura?

A me sembrava che già da qualche minuto lui jon era più li con noi. Magari lanciando un urlo lui non l avrebbe nemmeno sentito.
cosa che ho fatto mentre esalava gli ultimi respiri e mio zio mi disse di star zitta perche lui ancora mi sentiva cosa a cui non ho creduto e voglio sperare che sia davvero cosi.
Morirei se sapessi con certezza che mio.padre si è accorto della mancanza di respiro. Mi dissero che la morfina non fa avere paura ma mio padre è stato spaventato per tutto il giorno con gli occhi sbarrati non si faceva nemmeno toccare.
" In piedi o seduto combatto la morte con rispetto ed onore. "
romina
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Re: È solo per capire

Messaggio da romina »

Amjanto ci tengo a precisare che abbiamo sceto l'hospice per la terapia del dolore che stava facendo. ..io gli sono sempre stata accanto i nostri figli venivano tutti i pomeriggi dopo scuola e mangiavamo tutti insieme la sera..poi loro tornavano a casa dove c'era mia madre che si occupava di loro..pero in hospice stava usando un macchinario nuovo che in soli 10 giorni gli aveva ridotto a quasi zero il dolore alle gambe...non ero sola....ho sempre avuto l'aiuto dei miei genitori...e non ho mai lasciato solo mio marito....
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Monik
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Re: È solo per capire

Messaggio da Monik »

Se mi hai già letto sai che sono realista, e che non mi nascondo e che sono "diversa" dal mondo buonista che ci circonda.
Normalmente quando scrivo per rispondere ai post non mi rivolgo ad una persona sola, perché so che qualcuno purtroppo leggerà.
Per quanto ne so io l'aria veicolata dalla mascherina che solitamente chiamiamo ossigeno, è composta da: ossigeno, anidride carbonica e azoto.
La mettono ai malati per aiutare le persone sofferenti a tener ossigenato cervello, tessuti ed organi interni...
Il malato terminale facendo respiri sempre più lenti e profondi riempie il suo corpo di anidride carbonica che si lega all'emoglobina facendo si, che la capacità di trattenere l'ossigeno, cali lentamente e saturi tutti i tessuti !
Praticamente da ciò che ho dedotto dalle letture, è uno scambio gassoso che compromette drasticamente il sistema neurologico e il sistema cardiovascolare senza lasciare chances!! Maledetto cancro! Maledette malattie!
Il mio tarlo è stato (conoscendo meccanicamente tutte queste nozioni) che cosa avvenisse davvero, all'interno del corpo di mio fratello con la combinazione dei maledetti/benedetti farmaci "offerti" dalla ns sanità!
E' solo per capire mi ripetevo!
Vi siete mai soffermati a leggere i bugiardini confrontando ciò che ci viene detto dai medici?
Non fatelo! Io l'ho fatto e diversamente da prima della perdita di mio fratello, ora sono diventata un guerriero "feroce"!
Difficilmente nella vita si fanno discorsi così profondi come in un forum dedicato.
Tornando a noi, ripeto che sono convinta che si soffra solo nella fase dove avvengono tutte queste metamorfosi mostruose precedente la morte che ho ricordato qui sopra grossolanamente.
Ovviamente si soffre, ma in maniera diversa da come viviamo la sofferenza da persone capaci di intendere quali siamo noi che leggiamo. Perché ricordo, che la mancanza di ossigenazione cerebrale, porta ad un tipo particolare di assuefazione.. qualcuno la chiama limbo, qualcuno dice coma, io direi semplicemente che l' inconscio si spegne.
Vorrei però tranquillizzare dicendo questo: perché se tu ci pensi bene.. rivivendo passo per passo, dettagliatamente la tragica scomparsa dei ns cari.. riesci a tollerare ciò che han dovuto sopportare capendo che il loro corpo si stava "spegnendo" con un' acidosi... aspettando un probabile scompenso cardiaco, un coma, un enfisema polmonare, un' emorragia e chissà cos'altro...
Di certo è, che solo un'emozione drammatica di questo peso Ci accomuna e ci porta ad esprimere assistendoLi negli ultimi istanti o nelle ultime ore o negli ultimi giorni:

"spero TU finisca di respirare il prima possibile" FORZA Vittorio. VAI.
Vai.
Sei libero.

Monik
AMJANTO
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Re: È solo per capire

Messaggio da AMJANTO »

Romina perdonami non volevo insinuare nulla. Solo tu puoi sapere i motivi che ti hanno spinto a portarlo li. se io avessi portaro mio padre in quella struttura si sarebbe reso conto del finale cosa che gli abbiamo nascosto fino alla fine.
Anche se poi abbiamo fallito miseramente perché lui con tutta la morfina era abbastanza lucido.

Monik è vero che dopo tante batoste si diventa scettici. Io li ho letti i bugiardini avoglia e se ne ho letti solo che a me è stata sempre detta ogni meschina verità dal mio medico curante. Gli ho fatto tante domande dopo che mio padre è andato via tranne quella che ho fatto qui alla quale tu hai risposto. E spero davvero che sia così. Non lo saprò mai con certezza perché il mio papà da questo viaggio non tornerà mai. E forse sarebbe meglio non pensarci più anche se mi è difficile. Non ricordo la vita di mio padre, i sorrisi e le cose buffe che faceva, ricordo solo quel viso, le fosse scavate sotto agli occhi, le ossa che emergevano dal suo dimagrimento, quella bocca secca ed aperta, ricordo l'odore nauseabondo in quella camera dove ne aceto ne alcol riuscivano a coprirlo e poi ricordo l espressione del suo volto nei suoi ultimi respiri e da li rinasce sempre la stessa odiosa domanda del cosa diavolo ha visto...e quelle lacrime forse sono la tisposta alle mie domane
" In piedi o seduto combatto la morte con rispetto ed onore. "
 


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