Farneticando

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
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Franco953
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Farneticando

Messaggio da Franco953 »

Sono passati due anni. Era un papà favoloso e mi manca tanto.

Prima il ricovero all'ospedale e poi , dopo infiniti esami e prognosi contrastanti, nel mese d Maggio è entrato all' hospice. Un tumore al midollo spinale. Ciò che mi assilla è il costante pensiero di mio padre che, negli ultimi giorni della sua vita, ancora cosciente, aveva capito dov'era e che se ne sarebbe andato in breve tempo. Girava in carrozzina per i corridoi e quando incontrava una infermiera o un medico li salutava dicendo: “ Io sto per andarmene, ormai Il Signore si è stancato di me.

Penso quale stato d’animo possa avere una persona consapevole di dovere morire a giorni.
Se ne andò un mattino di Giugno in silenzio dopo aver trascorso il giorno prima in compagnia dei figli, dei nipoti, della sorella, dei cognati ecc. Eravamo tutti lì vicino a lui, e gli occhi gli brillavano dalla commozione per quella nutrita presenza di parenti e amici, che gli dimostravano tanto amore.

Un uomo splendido,buono ed amato da tutti, che nella sua vita ha lavorato duramente , dalla mattina alla sera, cercando di svolgere al meglio i suoi compiti di marito, di padre e di nonno.

Sembra che la “Bestia” colpisca preferibilmente laddove c’è una persona buona e amata perché, così riesce a distruggere non solo l’essere umano, in cui si è insediata, ma anche tutti coloro che lo amano che gli sono vicino. Li distrugge fisicamente e psicologicamente

Forse è fondato il famoso detto popolare: “ L’erba cattiva oppure la gramigna non muore mai”. Chi mai può amare un persona che ha fatto del male e che è stata cattiva ? Quindi, forse, la “Bestia” prende altre strade tralasciando coloro che non sono amati

Allora cerco di capire le ragioni di un tale comportamento e, dall'oscurità della notte, nasce il pensiero di Dio. Lui c’è esiste, ne sono sicuro, mi chiedo perché ha creato anche la “Bestia” così come ha creato le stelle, il mare, l’uomo, la donna, l’universo. Tante cose belle e affascinanti. Come è possibile? Se l’ha creato ci sarà un motivo . Ora mi sfugge ma sono certo che c’è.

Poi penso ai nostri sentimenti nei confronti dei nostri familiari ai quali vogliamo bene e che ci lasciano perché sopraffatti dalla “Male”: sconforto, disperazione, pietà, solitudine, risentimento, rimorso, pentimento, ammirazione, stima, riconoscenza , dolore, compassione, rabbia, affetto, frustrazione, tristezza.

Tutti emozioni dettati dalla nostalgia e dall’amore che sentiamo per la persona che ci lascia. Sentimenti che diventano ancora più forti nel momento in cui non sappiamo cosa c’è dopo la morte. Ci ritroveremo ? Ci rivedremo ? Ci potremo abbracciare nuovamente oppure, più semplicemente, torneremo ad essere polvere nella polvere per sempre ?

Proviamo, allora, a cambiare la prospettiva: se la Bestia non fosse una bestia , bensì un “Angelo” e quindi una cosa bella e affascinante come le stelle, il mare, l’uomo, la donna e l’universo. Un Angelo mandato da Dio per prelevare dalla terra le persone migliori la più buone da portare al suo fianco in cielo. Persone che lasceranno questa terra , a volte pagando con il dolore per meritare pienamente la vita eterna al fianco del “Creatore”

Ma anche questa “teoria” fa acqua in alcuni punti e non regge. Molti dinosauri avevano il cancro. Una ricerca rivela che i loro tumori erano simili a quelli degli esseri umani, il che dimostra che la malattia esiste, essenzialmente identica, da moltissimo tempo. "I tumori sembrano gli stessi.
Cade quindi la teoria dell’Angelo. Non credo, infatti, che, ad esempio, nel Cretaceo “Dio” potesse scegliere tra dinosauri cattivi e dinosauri buoni da portare al suo fianco.

E se provassi a togliere “Dio” da tutti i discorsi ?. Purtroppo , a mio avviso, sarebbe peggio perché dovremmo ammettere che la “Bestia” colpisce a caso senza alcun criterio. Una specie di “Tombola del male”. Oggi tocca al 23 al 45 e al 32 e domani ad altri tre, dopodomani altri 10,100, 1000
E così colpisce il vecchio e il bambino. Il maschio e la femmina, chi fuma e chi non fuma, chi abita in città e chi abita in montagna, chi mangia carne e chi mangia verdura, chi beve alcolici e chi beve solo acqua minerale, chi abita vicino ad una industria inquinante e che abita in aperta campagna, chi ha precedenti familiari e chi non li ha, chi lavora con l’amianto e chi fa l’impiegato,

Dicono che è questione di cellule Per usare una metafora, si può dire che ad un certo punto, una cellula dell'organismo "impazzisce" - perde alcune sue proprietà, ne acquisisce altre - e comincia a moltiplicarsi al di fuori di ogni regola.

E qui torna la solita domanda: la cellula impazzisce perché esiste qualcosa di prestabilito e di “scritto” oppure è un fatto del tutto casuale ? In realtà non lo sapremo mai

Franco
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Alessandra68
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Re: Farneticando

Messaggio da Alessandra68 »

Ciao.
Questi discorsi sono complessi. E su questi a suo tempo (non moltissimo tempo fa) mi sono costruita una mia personale idea.
Non so se esiste Dio. O almeno quello che normalmente si intende per Dio. Io credo che la metafora della roulette purtroppo funzioni: oggi. a me, domani a qualcun altro e via dicendo. Uomini, donne, bambini...chi capita. Non é una visione catastrofista. É realista. Se penso ad un incidente (come nel caso del.mio fidanzato) mi vien da pensare che forse se la si va a cercare. In termini di probabilità. Se penso alla malattia, ho più difficoltà. Allora penso alle predisposizioni genetiche e all'inquinamento. Contro le prime ma anche contro il secondo si può fare qualcosa. Prevenire é meglio che curare: non é solo uno slogan!
Non riesco ad andare oltre con il pensiero perché alla fine é il risultato ciò che conta: di tumore si può guarire o morire. E allora é importante fare qualcosa. Fare!!
Non stai farneticando Franco. Stai cercando un senso. Normalissimo e giusto. Io ho dovuto costruirmelo mettendo insieme i "vari pezzi" della vita, osservando me, gli altri e poi tirando (per ora) delle conclusioni.
C'é la consapevolezza che prima o poi non ci sarò più. Non é una banalità. Quel senso di immortalità che si sente da giovani é (quasi) sparito. Ora penso alla qualità della vita. Al vivere bene, per quel che posso, ora. Poi non so.
Il dolore del "bambino" che soffre, un dolore profondo, quel dolore che non si riesce a tirar fuori perché si teme di essere giudicati appunto "bambini" é importante riconoscerlo e trovare il modo di tirarlo fuori. É normale e giusto averlo. Altrimenti saremmo macchine. É un prenderci cura di noi. E secondo me la cura sta anche nel vedere la vita in termini qualitativi, non solo quantitativi, nel numero di cose che si compiono!
Al funerale della madre del mio fidanzato morto 5 anni prima, la sorella lesse una lettera (scritta dalla madre in hospice) in cui lei parlò di quanto fosse stata fortunata a vivere la vita fino a quel momento.
Di questo le sarò grata per sempre.
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Franco953
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Re: Farneticando

Messaggio da Franco953 »

Grazie Alessandra del tuo intervento.
Sei "Una grande Donna". Non lo dico solo io, E' una opinione generale nell'ambito di questo Forum.
Franco
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Zimmer
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Re: Farneticando

Messaggio da Zimmer »

Bellissimo dialogo. Grazie amici.Zimmer
Alessandra68
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Re: Farneticando

Messaggio da Alessandra68 »

Grazie Franco.
Ognuno di noi, in questo forum, é grande a modo suo in funzione dei propri problemi.
Un grande, enorme, abbraccio.
gighellina
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Re: Farneticando

Messaggio da gighellina »

Ciao franco. I sono qui accanto alla miq mamma attendendo che esali l ultimo respiro. Nella mia opinione è una fatalità quello che succede. Una roulette russa. Purtroppo è successo e sta succedendo alla mia mamma. Un caso. Cosi come un caso che mia figlia alla nascita abbia avuto un ictus e un caso fortunatissimo che abbia recuperato tutte lw funzionalità fisiche . O che mio padre abbia il parkinson. Giuro non ho ucciso nessuno. Al massimo qualche formica da bambina. Aborro l idea di un essere superiore cosi orribile da infliggere tutto a una persona. È solo questione di sfiga. Come regita una canzone.
gighellina
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Re: Farneticando

Messaggio da gighellina »

Ciao franco. I sono qui accanto alla miq mamma attendendo che esali l ultimo respiro. Nella mia opinione è una fatalità quello che succede. Una roulette russa. Purtroppo è successo e sta succedendo alla mia mamma. Un caso. Cosi come un caso che mia figlia alla nascita abbia avuto un ictus e un caso fortunatissimo che abbia recuperato tutte lw funzionalità fisiche . O che mio padre abbia il parkinson. Giuro non ho ucciso nessuno. Al massimo qualche formica da bambina. Aborro l idea di un essere superiore cosi orribile da infliggere tutto a una persona. È solo questione di sfiga. Come regita una canzone.
Alessandra68
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Re: Farneticando

Messaggio da Alessandra68 »

Già. É proprio sfiga! E poi quando piove sul bagnato!!!
Che bello per tua figlia!! La sfiga é stata compensata (tié!!) dalla Fortuna..meno male!!!!
Un grande abbraccio.
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Franco953
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Re: Farneticando

Messaggio da Franco953 »

Grazie gighellina del tuo intervento

non si tratta di colpe , di avere ucciso o meno una persona. Le cose accadono per molteplici ragioni e non tutte , anzi la maggior parte, senza giustificazioni. Non credo che gli avvenimenti tristi che accadono in famiglia possono essere il frutto del nostro comportamento
Credo invece in un essere superiore che poi si chiami Dio o Buddha ha ben poca importanza.

Ci credo perchè ho avuto dei segni, che personalmente reputo importanti, perché a volte mi sembra di sentirlo vicino e poi perchè la preghiera mi conforta e mi aiuta ad affrontare le difficoltà della vita

Premetto che non sono una persona "bigotta" oppure " tutta casa e chiesa" , vado a messa eccezionalmente e negli ultimi 30 anni ho fatto la comunione 1 sola volta. Credo però, ad esempio, alla imperscrutabilità del volere divino circa alcune cose terribile che accadono sulla terra.
So che forse, per te, non è il momento giusto, ma ricordo una breve storia sulla imperscrutabilità del volere divino e vorrei raccontarla per dare anche un senso alla nostra discussione

" Un re indiano aveva come servo un grande amico che credeva in Dio. Il servo lo accompagnava in tutte le battute di caccia perché gli sapeva dare dei consigli utili e intelligenti che arrivavano direttamente da Dio
Nel corso di una battuta il re incontrò una tigre che gli saltò addosso e che, prima che arrivasse il servo per salvarlo, gli mangiò una mano. Il re , quando si riprese , andò su tutte le furie con il servo chiedendo perché il suo Dio non lo avesse avvisato del pericolo della tigre. Il servo non seppe rispondere e venne imprigionato.
Il mese successivo il re fece una nuova battuta di caccia e venne catturato e imprigionato da una tribù di cannibali. Quando il re fu portato vicino al pentolone per essere cucinato, i cannibali si accorsero che gli mancava una mano mentre era scritto, nella loro religione, che l’uomo poteva essere mangiato solo se sano e senza menomazioni. Fu così che lasciarono il re libero
Tornato alla reggia, il re, fece subito liberare il servo al quale racconto la sua avventura dicendogli che se avesse immaginato ciò che sarebbe accaduto non lo avrebbe mai fatto imprigionare. Gli disse anche, che era stupito del fatto che il suo Dio non lo avesse aiutato lasciandolo in prigione
Il servo lo ringraziò ricordandogli, tuttavia, che se non lo avesse imprigionato ci sarebbe stato anche lui all’ultima battuta di caccia e , dato che non aveva alcun tipo di menomazione, i cannibali lo avrebbero mangiato”

E’ semplicemente un racconto e non vorrei essere stato irriverente nei tuoi confronti visto ciò che stai vivendo con sofferenza e dolore. Se fosse così ti faccio le mie più profonde scuse

Poi, naturalmente , se mi chiedi per quale imperscrutabile ragione ora tua madre è in fin di vita, tua figlia alla nascita ha avuto un ictus o perché tuo padre abbia il Parkinson, non lo so e non so risponderti

Forse hai ragione tu ed ha ragione Alessandra , “è semplicemente frutto del caso”

Non ho la soluzione in tasca. Sono solo un essere umano colpito nel profondo ma che "galleggia" in questo mondo cercando delle giustificazioni o meglio, delle ragioni,che forse neppure esistono

Non ho certezze ma solo domande

Gighellina, attendo notizie sulla mamma e fatti forza, se vuoi una mano , una parola di conforto siamo qui
Franco
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gighellina
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Re: Farneticando

Messaggio da gighellina »

Ciao franco. Ovviamente la storia delle formiche era ironica.
non sei stato irriverente e ho apprezzato la metafora.

La domanda però non cambia: una sofferenza che risulta incomprwnsibile all uomo ora ma ha un perchè più grande dopo.
Se non credi davvero fa acqua da tutte le parti questa teoria. Perchè io mi chiedo comunque uno debba soffrire in nome di un bene speriore , forse.

L uomo fin dalla notte dei tempi brama l'immortalità. Il sapere che deve esserci per forza un dopo.
Questa cosa a me non appartiene . Io cerco di accettare come m è possibile quello che mi accade.
non ho la consolazione , e non la voglio, ne del dopo ne del perdono, semplicemete cerco di vivere e gestire al meglio la mia vita presente. Mia mamma sta morendo vero. Ma i miei figli la mia famiglia mi aspetta. Non sono ne delusa ne arrabbiata, solo stanca di tutta questa sofferenza.
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