Ciao Vincent. Ma che t'importa se gli altri capiscano o no? E' una domanda che ti fa perdere energie preziose. L'esperienza del cancro e' talmente particolare che la persona piu buona e perbene del mondo non riesce a mettersi nei tuoi panni. Ognuno di noi peraltro la rielabora a modo suo. C'e' un solo caso vero e reale di immedesimazione totale ed e' quando ad ammalarsi e' un figlio. La mamma e il papa', tranquillo, sono tutt'uno con la loro creatura. In tutti gli altri casi ci si rimbocca le maniche e ci si fa forza: non ci crederai ma questa forza e' inesauribile, ne avrai finche' servira' come e' capitato a tutti noi. Quello che mi sento fraternamente di consigliarti e' di non sentirti in colpa se cerchi di vivere la tua vita. Anzi, devi. Quando esci con gli amici o con una ragazza o torni da una piccola gita porti alla tua mamma sofferente un soffio d'aria fresca e pulita: sei piu' forte tu e piu' serena lei che ha l'impressione di pesarti di meno. Comunque mio caro....siamo qui

Vincent quello che stai facendo per la tua mamma è solo da ammirare. È quello che io ho cercato di fare per il mio papà. Non sentirti egoista se qualche volta fai qualcosa anche per te. Anzi, te lo meriti. Tua mamma può solo essere contenta se ogni tanto ti concedi qualche distrazione. Così è stato per me. Non aspettarti molto aiuto da parenti e amici. Purtroppo ognuno pensa ai fatti suoi. Troverai invece aiuto in persone che ti stupiranno. Io dopo la malattia di papà ho capito che gli amici veri si contano sulle dita di una mano.